Nel 1992 un giovane cantautore riminese, Samuele Bersani, esordì con il singolo "Chicco e Spillo". Una melodia allegra e immediata per un testo che racconta di due giovani fratelli, delinquenti e tossicodipendenti ("Chicco prova al sole di scaldarsi il cucchiaino", riferimento all'eroina), i quali, dopo una rapina, muoiono in un incidente stradale.
Il talento di Bersani era già intuibile in questa canzone dai versi "grezzi" (paradossalmente basti pensare ai "cazzi disegnati sul palazzo del cornuto", verso secondo me geniale per indicare la casa di una moglie
infedele). Bersani descrive in modo semplice, ma estremamente efficace il quartiere in cui vivono i due protagonisti, evidentemente una zona piuttosto periferica e degradata ("Tubi di cemento, scatoloni, pannolini. Sacchi d'immondizia messi come pali dai bambini"). Finale cult, tra versi celebri "non voltarti la sirena è quella della Polizia", "Schizzano a tutta manetta" (da bambino quante volte usavo il termine "a manetta"!) e un'interruzione brusca della canzone, con quel "Frena" che non basta per salvare la vita ai due giovani delinquenti.
E' innegabile il talento di Samuele Bersani.
RispondiEliminaTalento qui grezzo, poi forgiato e sfociato in poesie pure.
EliminaE "la felicità racchiusa in un fazzoletto"? :D Diciamo che è stato uno dei primi ad osare raccontare certe cose, questi poi sono figli di una periferia degradata
RispondiEliminaDecisamente altri tempi, quelli della felicità nel fazzoletto :D
EliminaUn pezzo meraviglioso.. tempi passati, purtroppo..
RispondiEliminaTempo passato..da tanto tempo. Questa canzone ha quasi 30 anni..
EliminaAnche a me all'epoca colpirono le "parolacce" :D Grande esordio di un grande artista, anche se sto facendo un po' di fatica ad apprezzare il suo ultimo lavoro.
RispondiEliminaIo ero un "cinno" , come si dice a Bologna. Ma in generale fui colpito da questa canzone, una sorta di favola "sporca".
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