Rinascita!


Ieri ero felice. Oggi sono felice. Domani sarò felice. Nonostante tutto, perché finalmente, a 37 anni, ho imparato a conoscermi. E quando si è in pace con se stessi, è più facile affrontare le gioie e i dolori della vita quotidiana. Non credete ai profeti del cambiamento, quelli che dicono "dovete cambiare radicalmente per essere felici". Cambiare è semplicemente un percorso di crescita, fatto di piccoli passi. Non ci sono formule magiche. Significa soprattutto accettare i propri difetti, come d'altra parte hanno fatto, nei miei confronti, le persone che mi vogliono bene. Oggi sono felice, ma soprattutto sento un'energia interiore che non ho mai posseduto. Una piccola magia? No, il compimento di quel percorso di crescita. 

LA BLOG TERAPIA In un momento di calma apparente della mia vita, un momento piuttosto piatto (inizio 2017), ho ripreso in mano il mio vecchio blog, "Il bazar di Riky". Cercando informazioni su un vecchio programma della mia giovinezza, mi sono imbattuto nel "Moz O' Clock", l'unico sito italiano che trattava l'argomento. Mi ha colpito il modo di fare blogging di Miki Moz e ho deciso di seguire il suo esempio. Parlando di vecchi giocattoli e di vecchie storie di Topolino, ho iniziato a raccogliere tasselli di me. Sono entrato nella rete della blogosfera, conoscendo tante persone. Alcune sono diventati dei veri e propri amici, altre delle conoscenze piacevoli. Si discute spesso, del "do ut des" dei blog, ma il vero "do ut des" è questo: la condivisione, la reciproca conoscenza. Ho dato me stesso, mi avete dato voi stessi. La blogosfera mi ha fatto sentire apprezzato, perché nella "vita reale" spesso ci si dimentica che un complimento e una parola d'affetto non sono mai spese invano. Ma la blogosfera ha rappresentato il momento di confrontarmi con le mie paure e le mie insicurezze, i demoni che infestavano il mio armadio e che ho accumulato in anni di vita, mentre mi blindavo dietro la sicurezza dei miei muri, nella paura di essere ferito dagli altri, o di ferirli. Nel mio percorso all'interno della blogosfera non ho avuto paura di aprirmi a persone che in modo sincero mi hanno accolto nei propri blog, ma soprattutto nelle loro vite. E' stato (ed è) un percorso lungo, un percorso di raccolta dei miei tasselli. Ho chiuso "Il bazar di Riky". A posteriori è stata una decisione non giusta, ma giustissima. "Il bazar di Riky" aveva esaurito il suo corso. 

LOCKDOWN Lo scorso marzo, il picco della prima ondata della pandemia da nuovo coronavirus, è stato un mese terribile. Ma con il senno di poi ho capito che a pesare non era il lockdown, ma era semplicemente il momento della resa dei conti con me stesso: mi sono isolato e ho iniziato un processo di auto-distruzione, necessario per espellere le tossine di una vita. Processo che ho fermato, al momento giusto, prima di auto-distruggermi completamente. E da lì ho iniziato il mio percorso di rinascita, passo dopo passo. Riprendendo in mano il discorso blog, con l'Abcb, ma non solo. A metà giugno ho fatto il passo: l'iscrizione a Facebook. Ho sempre osteggiato questo social network, ma riconosco di essere stato prevenuto. Facebook, come qualsiasi altro strumento, deve essere usato correttamente. Ho deciso di usarlo come uso il blog:  entrambi espressioni del mio "io", di quello che sento e provo.
Ed è stato questo il grande cambiamento. Un cambiamento partito dal "virtuale", ma destinato a sfociare nel "reale", perché io sono sempre lo stesso: davanti a uno schermo di computer, in un messaggio vocale su Whatsapp, davanti a una pizza. Certo in epoca di distanziamento sociale costretto il virtuale è nettamente prevalente, ma tornerà il tempo degli abbracci e spariranno coprifuochi e lockdown. Il mio problema, comunque, era mettere filtri, erigere muri. I filtri non c'erano, sulla blogosfera. C'erano altrove. Ma se prima c'era il pubblico del blog, ora c'è un pubblico più ampio di cui fanno parte anche gli amici dei blog. Tutti insieme. E io non ho più paura di mostrarmi a questo grande pubblico, fatto di amici e anche semplici conoscenti, per quello che sono veramente: nel bene e nel male, con i miei pregi e i miei difetti. Non ho più paura del rifiuto o di vedermi sbattere i portoni in faccia. Sto riprendendo, passo dopo passo, i contatti con il mio passato: sapevo di essermi allontanato io, da molte persone, ma l'ho fatto perché avevo paura di deluderle. Ma l'unico deluso ero io, da me stesso. Ora ripenso alle cazzate e agli errori del passato con più serenità: ho imparato a perdonarmi.  Ho avuto bisogno di autocommiserarmi, perché solo in questo modo potevo accettare di perdonare me stesso. E ho capito che il mio rifugiarmi nel passato è stato un processo fondamentale per la rinascita: ho raccolto i miei tasselli, ho dato loro ordine, ma soprattutto ho rivalutato il mio passato. Ho capito che, bene o male, ho lasciato in tanti traccia con le mie azioni. Ho vinto la sindrome del "compleanno di Paperino" (una celebre storia di Don Rosa) o de "La vita è meravigliosa" (film che ha ispirato la celebre storia sopracitata). Ho pensato spesso, nella mia vita, che la mia esistenza fosse stata uno spreco e che se non ci fossi stato, le vite degli altri non sarebbero cambiate. Ora so che non è così. Sono riuscito a far ricongiungere la persona e il professionista. A volte, mi vergognavo del mio lavoro: le pressioni, che dall'esterno possono sembrare inesistenti, mi schiacciavano.  Oggi, soprattutto, ho capito finalmente che anche io posseggo un talento. Chiamiamolo - con un sorriso e le virgolette - "potere", in omaggio ai miei vecchi cartoni animati: sapere usare le parole.

Le parole mi hanno sempre affascinato: sono un lettore indefesso di parole. In passato in più di un'occasione ho sbagliato le parole, ma soprattutto troppe volte sono stato in silenzio. Tuttavia negli ultimi tre anni mi sono esercitato, con le parole. Mi hanno conosciuto, attraverso le parole. Mi sono conosciuto, attraverso le parole. Faccio pubblica ammenda per il passato, per le parole e i comportamenti sbagliati. Per i silenzi prolungati. Oggi voglio usare le parole. Le voglio usare con forza. Sui social si va di fretta, si incontrano le parole e non si leggono. Sui social le parole spesso si usano male. Ho la presunzione di voler spegnere gli incendi e di spargere parole. Parole che sono piccoli tasselli di un mosaico. Ricostruite il mosaico e chissà, forse avrete una sorpresa inaspettata.

Scrissi così, lo scorso 21 luglio. Non sono un scrittore, però oggi lo voglio dire, senza essere presuntuoso: ho imparato a usare le paroleperché ho avuto la fortuna di ricevere in dono la capacità di entrare in empatia con chi ho davanti. Un dono che purtroppo ho lasciato troppo spesso inutilizzato. E se qualcuno mi dovesse "bollare" come retorico, noioso o addirittura ridicolo, questa volta non mi chiuderò in me stesso, ma sorriderò, finalmente convinto di esprimere me stesso, dopo aver trovato la mia dimensione. E da difensore, ho imparato anche talvolta a lanciarmi in avanti alla ricerca del gol: merito anche di quelle "partite" mal giocate da attaccante, che però mi hanno fatto imparare importanti meccanismi...del gioco d'attacco.

Commenti

  1. Finalmente un super post.
    Sono fiera di aver in minima parte contribuito a questa tua evoluzione e spero che l'incipit valga davvero oggi, domani, e per sempre! :*

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    1. "Minima" è un po' riduttivo. Sai cosa ti dico? L'incipit non si spera che valga davvero per sempre. Deve valere per sempre. Noostante tutto. Anche quando arriveranno i tempi duri.

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    2. Ben detto! E proprio in quei tempi duri sarò lì a pungolarti, mostrandoti lo screen di questo commento. 😉

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    3. Dovrete farlo. Dico dovrete perché è lo stesso compito che ho dato all'amico Bonigol, dopo il vocale dello scorso 2 novembre in cui gli ho anticipato i temi oggi scritti qui su carta :D

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  2. Il cambiamento non è un pensiero, ma un atto. Devi seguitare a scoprire te stesso e la verità senza nessuna concessione a un presunto "quieto vivere". La verità, anche la più dura deve emergere cercando le parole giuste che non feriscono, ma esprimono amore verso l'altro.
    E' una strada dura perché molti non accettano certe valutazioni per un falso orgoglio.

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    1. E' un atto fatto di piccoli passi, ovviamente. "La verità, anche la più dura deve emergere cercando le parole giuste che non feriscono, ma esprimono amore verso l'altro". Verissimo.

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  3. Sei come l’araba fenice...risorgi dalle ceneri del tuo vecchio io! Scusami carissimo ..io non ho ancora capito se questo è un sito o un blog?
    Son ancora fermo a quel post dove scrivevi che attaccavi la giacca al chiodo ...non sto scherzando , tutt’ora non ci sto capendo un cazzo ahahah!!!
    Ma son contento per te .
    Forse più che cambiato sei migliorato rispetto al passato...son convinto che in fondo non si cambi mai.
    Ciao

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    1. L'abcb è un blog, il Bazar del Calcio oramai è un vero e proprio sito...
      Comunque sì, ho appeso la giacca al chiodo idealmente "per un certo modo di fare blogging". Ho trovato in questo il mio equilibrio..

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  4. Grazie per aver apprezzato. E grazie a te per la compagnia, ancor prima che per i post :)

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  5. È anche difficile esprimere qualcosa di fronte a un post così.
    Che più di rinascita tout-court, mi fa pensare proprio a un'altra parola (che usi comunque): equilibrio.
    Scendere a giusti patti con quel che si è, con quel che si ha, con quel che non si è, con quel che non si ha.
    E far convergere tutti i mondi.
    Nascondersi ci sta, in fondo è una cosa che facciamo tutti, sempre cacciatori ma spesso anche prede, in svariati ambiti.
    Penso sia normale.
    Se hai trovato la tua dimensione precisa è solo un bene.

    Moz-

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    1. Da un profeta della via di mezzo, devo dire che non sono mai stato maestro di equilibrio. Mai lunatico, ma anche io, troppi alti e bassi. Adesso sento un equilibrio...

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  6. bello bello questo post, fattelo dire da chi questo cambiamento l'ha percepito a poco a poco, pur senza dire niente :) E anche se ero affezionata al "vecchio Riky", questo nuovo mi piace ancora di più, perché più consapevole della persona che è.
    Prosegui per questa strada, sei forte, sei talentuoso, sei una persona sincera ed onesta. Noi ti vogliamo bene e siamo felici di averti qui con noi. Buona domenica sera.

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    1. Grazie davvero, per questo commento e per tutto...
      Soprattutto quando mi sei stata vicina quando ero pronto a mollare...
      "Sei forte, sei talentuoso, sei una persona sincera ed onesta"...
      non mi rimane che ripagare la tua fiducia, e quella di tutti voi..

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  7. Bellissima "confessione" di un "cammino" che tra debolezze passate e certezze presenti ti ha condotto non solo ad essere felice ma alla convinzione che lo sarai, a prescindere, in futuro. Sei una persona dalla rara sensibilità e dalla (ancor più pregiata) sincerità. Coltiva la tua energia e continua a regalarci belle riflessioni, recensioni, bei ricordi e (certo) anche a condividere pizze, caffè, note vocali. Continua ad essere te stesso a testa alta. Bella la "presunzione di poter spegnere gli incendi con le parole" purché ci sia consapevolezza che il fuoco scotta (anche quello che divampa sui social). Mi dispiace un po' non aver fatto parte del principio di questo volo da fenice ma d'altra parte mi rende assai felice l'essere partecipe di una parte del percorso che, mi auguro, ti regalerà molte soddisfazioni.

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    1. Durante la mia autodistruzione, ho prescelto una sola persona affinché assistesse ad essa, e indubbiamente ho scelto la persona migliore, cioé tu. Quindi sì, non hai fatto parte del principio, ma sei stato determinante nel momento chiave. Grazie quindi per esserci, in attesa di poter ricondividere almeno una pizza, a dimostrazione però che l'amicizia e la condivisione possono esserci anche in altri modi.
      Anche questa mattina mi sento pieno di energia (a parte un leggero mal di spalle), speriamo solo di non andare a sbattere durante il volo, anche se - purtroppo o per fortuna - lo dovrò mettere in conto ed essere pronto..a ripartire.

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  8. Davvero un post bellissimo. Più che di cambiamento, a me piace parlare (per quel che mi riguarda) di evoluzione. Ci si evolve, pian piano, e questa evoluzione poi viene premiata appunto dalla consapevolezza di essere se stessi, di accettarsi e, perché no, amarsi. So che è una banalità, detta e ridetta centinaia di volte, ma davvero soltanto se ci si apprezza riusciamo poi a dare il meglio di noi anche con gli altri.

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    1. Sì è un'evoluzione...noi siamo quello che siamo fin da bambini, partendo dai valori che ci trasmette l'ambiente in cui cresciamo (scuola e famiglia)

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  9. Sono felice di leggere questo post, la consapevolezza e sopratutto la fiducia in sè stessi è una cosa importante, scrivere, confrontarsi con gli altri serve a molto. Ma sai cos'è la cosa bella? Questi sono stati giorni pesanti ma leggere una cosa del genere mi ha ridato fiducia e mi ha fatto bene, quindi di grazie!

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    1. " leggere una cosa del genere mi ha ridato fiducia e mi ha fatto bene, quindi di grazie!"

      Parole che sono un'ulteriore spinta per me...grazie di cuore, Nick!

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  10. io purtroppo sono arrivato tardi, "il bazar" mi sa che non l'ho mai incocciato. Peccato :/

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    1. C'erano un paio di post "disney" interessanti. Il resto è bene che sia stato cancellato XD, non mi ci ritroverei più, in quegli scritti.

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    2. Onestamente non avrei cancellato tutto: è tutta roba che hai scritto con passione e che ti è costata tempo e fatica... perché cancellarlo?

      è come le vecchie fotografie: potresti essere diversissimo, con persone che non vedi più o con vestiti passati di moda... ma è sempre una parte di te, che ti ha permesso di diventare oggi quello che sei!

      O forse sono solamente pigro io xD

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    3. Beh, anche alcuni miei vecchi articoli di lavoro sono stati cancellati...quindi quando ho fatto "delete" ero convinto :D

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  11. Ho pensato un po' se rispondere a questo post, per riserbo ai tuoi sentimenti e perché ho commentato poco, non esiste la pur minima conoscenza tra noi, però.... però quando si decide di mettere a nudo il proprio animo così come hai fatto tu, vale la pena farsi sentire e mandarti un sonoro 'in bocca al lupo' !
    Ho sempre ritenuto la scrittura una delle forme più interessanti di terapia e ci credo, tanto che mi è capitato di regalare bei quaderni in stile vintage (che amo) per invitare le persone a scrivere.

    Siamo tutti collegati; i pensieri, gli scritti arrivano, qualche volta scavano dentro...

    Un giorno ho letto una poesia e l'ho letta proprio nel momento in cui qualcosa dentro me stava cambiando, mi fece sorridere, dava voce al mio sentire. Se ti capita, s'intitola. "Il viaggio - L'unica vita che puoi salvare" di Mary Oliver.

    Buona settimana.

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    1. Crepi il lupo! Ci attendono mesi duri, ma sicuramente con questo stato d'animo li affronterò sicuramente meglio.
      Bellissima l'idea di regalare quaderni in stile vintage...io ancora uso agende e agendine!

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    2. Io adoro il quaderno con copertina nera e dorso delle pagine rosso, hai presente?

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    3. Se cerchi in rete "quaderno nero bordo rosso" lo trovi, hanno le pagine bordate in rosso. 😉

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  12. Non ti conosco ancora di persona, ma il rapporto, le telefonate, i messaggi e gli scambi sono di quelli tra persone che si vogliono bene, innanzitutto. E io ti porto in palmo di mano da sempre, e ho visto sicuramente giusto, anche se non siamo onniscienti, e toppiamo molto e spesso. Ma tu sei innanzitutto una persona bella, luminosa, disponibile, preparata, lucida, determinata soprattutto. Questo post è un meraviglioso outing, e fa risaltare la tua modestia. Non sei passato da un'autodistruzione, ma da una costante crescita, con la splendida capacità di discernere, che è sempre una dote rara a questo mondo, e sul web ancora di più.
    Considerati davvero esemplare!

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    1. Sì, ti assicuro, è stata un'autodistruzione..magari "pilotata", ma lo è stato.
      Grazie davvero di cuore per le tue parole. Io sono questo, quello che ti scrive ora, quello che senti su Whatsapp, che scrive su Facebook, davanti a una pizza o a un caffè.

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  13. Evoluzione e non cambiamento, come dice un altro commentatore qui sopra. Crescita, forse. Il blog cambia perché cambiano noi e il blog siamo noi. E l'evoluzione di noi, esseri umani in generale, ci ha portato a prediligere la parola scritta al rapporto vis-a-vis. Un tempo ci si innamorava scambiandosi lunghe ispiratissime lettere. Oggi quella stessa ispirazione finisce su un blog, pubblico ma allo stesso tempo privato, con lo stesso risultato.

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    1. Secondo me, finita questa pandemia, torneremo a prediligere il rapporto vis a vis. Ne sono convinto. E al prossimo lockdown, utilizzerò molto la telefonata, piuttosto che il messaggio. Me lo sono ripromesso

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  14. Che belli questi commenti!
    Uno dei post più sinceri che ho letto, ...le persone sanno sempre riconoscere la verità. Ciao.

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    1. grazie davvero per quel "Uno dei post più sinceri"...
      E' così. E ringrazio tutti gli amici e le amiche che hanno scritto bellissime parole.

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  15. E' proprio questa tua capacità di metterti a nudo che rende i tuoi scritti veri e credibili.
    Bravo, Riky.

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    1. Grazie Pirk, grazie davvero. Sono felice che tu abbia colto la mia assoluta sincerità e trasparenza.

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  16. A me la blog-terapia ha aiutato con la nostalgia... amerò sempre la mia infanzia e spero di poterla rivivere in qualche modo un giorno, che sia ipnosi, realtà virtuale oppure nell'aldilà, posto che mi immagino molto come nel film Al di Là dei Sogni, dove ti crei tu l'angolo di paradiso e il mio sarà un loop infinito che va dall''88 al '94, magari aggiungendo solo la mia signora in versione bambina. Però ho smesso di andare in depressione pensando che quei momenti non sarebbero mai più tornati e questa estate, periodo in cui sono nostalgico al massimo, non ho sentito niente e ho ridotto drasticamente i post a tema infanzia.
    Concorso su ciò che dici sul "ricambismo" anche se non vale per tutti.
    Avrai fatto pure bene a chiudere il bazar ma l'anima del li mortacci tua non avresti dovuto cancellare! 🤬
    Concordo con Pirkaf qui sopra 👆 il metterti a nudo è uno dei tuoi più bei pregi. Mica come me, che al massimo lo faccio per un pisellocottero!
    Chiudo con una riflessione su di te. Ti trovo retorico, noioso o addirittura ridicolo... ahahah, scherzo! I difetti li hai, come tutti, ma magari la maggior parte delle persone che conosco avessero solo i tuoi. Sono tutti sopportabili e coi quali ci si può scherzare su, come l'ipocondria e che fai durare poco l'estate. E poi non ti piace uscire e fare bisboccia ma pazienza, di amici così ho te e un'altro, vi si accetta 😆

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    1. Ti trovo retorico, noioso o addirittura ridicolo...
      ahah, qualcuno lo avrà pensato, ma pazienza!
      Questo penso e questo ho espresso, cinque anni fa avrei tenuto tutto per me e avrei fatto male!
      In realtà i difetti son tanti, magari a piccole dose mi sopportate meglio :D (curioso il difetto "fai durare poco l'estate"). Uno dei tuoi difetti è leggere Samuele Sterno! :D
      Sulla nostalgia è un discorso complesso, chissà, prima o poi l'affronterò in un lungo, ma scorrevole post!

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    2. Ahahah povero Samuele! Speriamo non ti leggano Moz e Fabrizio!
      Non è tanto perché per te, GIUSTAMENTE perché vivi là sui monti con Annette, l'estate finisca presto ma perché quando fai il cambio stagione a fine agosto, pare che la tiri, anche a noi che viviamo in una altitudine e longitudine ormai tropicale (grazie surriscaldamento globale e sia lodata Greta Thumberg!) 🤣
      Ma oh, ogni scambio di battute tra noi per me è sempre stato cazzeggio, figurati se me la sono presa!

      p.s. quest'anno ho fatto il primo regalo di Natale a fine ottobre, mai successo in vita mia!

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    3. Cioè cioè...mi hai battuto sul tempo! Clamoroso al Cibali! Io i primi regali li ho iniziati a novembre inoltrato!
      Comunque sì, adoro i nostri scambi di battute! Non vedo l'ora che arrivi la prossima estate :D per sfotterci a vicenda

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    4. Ammazza, non pensavo ti fregarti! 😁
      Però quest'anno solo ai miei genitori, ai due nipoti e se ci scappa qualche spiccio, anche a mia sorella e al marito, ma una cosa in due. Preferisco spendere tanto per i bambini. Alla signora Ema le darò la carta, dicendo "comprati un po' quel che cazzo ti pare", così non sbaglio e lei è contenta 😝

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    5. ahahha bello il regalo della "carta" ...potevi fare finta almeno :D cioè andavi con lei a fare acquisti

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