Poetando: "Laura" e "L'addio" (di Claudio D'Aleo)


Laura


Una piccola goccia

in un soffio di vento

 

Mani s’intrecciano

e frugano

tra i bagliori del sole

che fa capolino

 

Respiri e sospiri

si inseguono

tra vetri appannati

 

Non c’è nulla

di lei

che non s’agiti

dentro

 

CD


L’addio


Come brivido nella notte fendi

        i riflessi             


Come brina ti posi

sugli scalini del cuore

                

Poi ti distendi dentro

di me

  

Ti sento  


Mi carezzi i capelli

                

Corriamo tra rami secchi

immaginando prati fioriti


L’agitarsi scalda

ciò che il passato

trattiene


Esisti in me

         

Lontana da me


CD


Commenti

  1. Bellissime.
    Più sensuale "Laura", più dolcemente triste "Addio".

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  2. È uno stile molto diverso dal mio ma i versi presentano una poetica e sei sentimenti nei quali mi rivedo. Brevi, semplici ma spedite, verso il cuore

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    1. Vero, uno stile molto diverso, ed effettivamente siete anche due persone molto diverse, non solo per l'età :)

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  3. E' quello il peggio (o il meglio?).
    L'esistenza dentro di qualcuno che è ormai lontano.
    Molto belle entrambe Claudio, questa volta non so scegliere.

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  4. Mi piace Laura, specie il finale.
    Si percepisce comunque tormento...ma ad esempio "corriamo tra rami secchi immaginando prati fioriti" ...😱

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    1. Quel verso è molto significativo. Spesso invece corriamo in prati fioriti, vedendo solo rami secchi :)

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  5. Molto lontane dai miei gusti (sono entrambe dedicate a una che se n'è andata per altri lidi) però la prima m'è piaciuta, specie il finale.

    Moz-

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    1. Aspetto l'intervento di Claudio perché la prima esprime comunque un momento di coppia, mi sembra!

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    2. Eccomi qua ragazzi! Ben trovati! Dunque venendo subito al sodo devo dirvi che la prima poesia "Laura" entra a gamba tesa su uno degli aspetti più enigmatici e irrisolti del rapporto di coppia. La poesia descrive i momenti salienti di un incontro casuale sfociato in conoscenza, dunque in desiderio, dunque in coinvolgimento emotivo e carnale. La domanda sulla quale scivolano in tanti è la seguente: può la scintilla erotica scattare nel recinto di un semplice incontro motivata da sguardi vogliosi, strette di mano che trasmettono desiderio, sensi che sbocciano irruenti e discorsi che conducono nell'unica via percorribile che è quella degli abbracci che si fanno sempre più intensi, sempre più erotici, sempre più coinvolgenti? La risposta è sì. Questo genera in me parecchio conflitto interiore perchè io sono un sostenitore della sensualità intesa come conseguenza e non già come impatto, però oggi urgono dei distinguo importanti e su questi distinguo bisogna ben riflettere. Adesso si consuma tutto con una voracità irrefrenabile. Anche i corpi seguono questa tendenza. Si ha così tanta paura del futuro e così tanta sfiducia nel domani che vivere l'oggi è diventato ormai esercizio imprescindibile. La famiglia sta crollando sotto i colpi del disagio economico e sociale. Metterla su è quasi utopia. Il lavoro si trova con sempre più difficoltà e non è sempre stabile. Il "mordi e fuggi" il "vivi e lascia vivere" e il "vivi l'attimo" hanno ormai preso il sopravvento sulla "Capanna dello zio Tom" e sulle tante, troppe incertezze alle quali ormai questa società ci ha troppo abituati. Tutto è cambiato, anche la natura dell'incontro. L'incontro non è solo condivisione di un caffè, di una pizza, di un bel film. L'incontro oggi è anche erotismo e segue anche quelle leggi dalle quali non si può più prescindere. Quello che conta è che tutto sia motivato da buoni sentimenti perchè il bene dell'altro/a non deve mai sfuggirci di mente. La seconda poesia "l'addio" non descrive propriamente un addio anche se lo lascia tanto immaginare, ma simboleggia la speranza di un ritorno, che cioè quella persona tanto amata e desiderata alla fine torni da lui sospinta dal desiderio di riabbracciarlo. Quando l'Autore si perde tra i meandri di quel pensiero e di quella speranza, immagina scenari di tutt'altra consistenza rispetto a quelli attuali, aridi e intrisi di tristezza, scenari fatti di gioia e di condivisione, di parole e carezze che sogna possano diventare fiori e mai campi di rami secchi.










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    3. Bene, grazie per l'esauriente spiegazione.
      Non so perché ho percepito la prima come tale, sinceramente... Leggendola, non mi ha dato un senso di calma, ma di burrasca.

      Moz-

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    4. Insomma, sorrisi e sguardi languidi preludio di intensità, ok; ma anche a una botta e via non se po' di de no.. ahah

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    5. "può la scintilla erotica scattare nel recinto di un semplice incontro motivata da sguardi vogliosi, strette di mano che trasmettono desiderio, sensi che sbocciano irruenti e discorsi che conducono nell'unica via percorribile che è quella degli abbracci che si fanno sempre più intensi, sempre più erotici, sempre più coinvolgenti?"

      Assolutamente si Claudio.
      Può eccome. Io non capirò mai perché la carnalità venga sempre vista come qualcosa di inferiore al sentimento. Come se il desiderio carnale fosse qualcosa di illegittimo qualora non gli venga associato un sentimento amoroso.
      Vivaddio i corpi si scelgono anche quando non hanno nulla da dirsi se non l'erotismo.

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    6. Per me la carnalità è comunque espressione di un sentimento. Si tratta di attrazione fisica, ma è sempre qualcosa che ci fa piacere l'altra persona. Il sesso di pura meccanica esiste: è quello a pagamento, fine.
      Per il resto anche due (quasi) sconosciuti che si uniscono in un rapporto sessuale sono comunque attratti.

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    7. La chiave è appunto il rispetto.
      Non si può approfittare magari del sentimento dell'altra persona, oppure vivere un'avventura con un'altra persona se si è sposati o fidanzati. Il tradimento è sempre sbagliato, sempre.

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    8. L'attrazione fisica per me è conditio sine qua non...
      Ma non la mischio al sentimento, per me sono due cose distinte.

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    9. Cioè secondo me l'attrazione fisica è un sentimento nato da un meccanismo di "chimica".
      Teoria stupida, ma lo credo davvero :D

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  6. Come non darti ragione caro Franco??? Quando l'ormone scappa, scappa....

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  7. ahahahahahahahahahahah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  8. marilena.lore57@gmail.com

    Voglio soffermarmi sul commento di Claudio per dire che molto ma molto spesso in noi ci sono dei cambiamenti sicché non mi stupisco di leggere e sostenere che alla soglia dei 60 anni si possono vivere emozioni e sensazioni adolescenziali che pensavamo sopite.

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    1. E' vero, bisogna cercare di tenere il cuore in allenamento. Certe emozioni si possono provare sempre! :)

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  9. Cara Marilena ti ringrazio per il bel commento ma desidero aggiungere quanto segue: certo l'età "numerica" conta ed è importante. Ci mancherebbe. Cmq è' sempre un bel traguardo raggiunto ed è motivo, talvolta, di grande soddisfazione. Poi però c'è l'età "mentale" che conta forse addirittura più dell'età "numerica" perchè è quella che a seconda delle alchimie e delle emozioni sciorinate ti dà l'esatta sintesi di quello che si è e di ciò che realmente si possa fare o non fare. Non è l'età quella che conta ma conta ciò che si è in grado di dare e di ricevere. Conta la mente. Conta la voglia di vivere e di non arrendersi mai. Conta la voglia di vivere e di tessere rapporti umani. Contano i sentimenti. L'ormone è altra roba non meno importante. Può scappare in qualunque momento della nostra vita. Serve anche a farci sentire attori protagonisti e non comparse di quel grande Teatro che è la vita. Per inciso, cmq, Laura è una poesia che si riferisce ad un episodio ormai passato e archiviato suppur ancora oggi molto sentito. Reso eterno, spero, dai miei versi. Un caro saluto.

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    1. L'età mentale è importante.
      E anzi, crescendo abbiamo più saggezza. Se riusciamo a conservare il cuore, la voglia di sognare ed emozionarci..possiamo davvero vivere un'età adulta bellissima.

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  10. "Dama bianca".... Concordo pienamente, l'ho anche esplicitato. Grazie sempre per l'attenzione, la pazienza nel leggermi e i bei commenti. Un caro saluto.

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    1. Davvero, grazie a te per la poesia e grazie a tutti voi per le belle interazioni di questo post :)

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  11. Non so chi sia Claudio D'Aleo, che non conosco proprio, ma le sue poesie sono davvero molto benne e piene di sensibilità. Un saluto e buona nuova settimana appena iniziata

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  12. Grazie anche a te cara Arwen per il bel commento e benvenuta tra i lettori e le lettrici delle mie poesie e di questo magnifico blog curato così tanto bene dal Mitico Riky.

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  13. @Arwen, perdonami se non ti ho risposto subito.
    Claudio è un caro amico a cui presto volentieri spazio per le sue produzioni :)

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