Poetando di Claudio D'Aleo: Silenzi e Tragitto impervio


Silenzi

 

E ti rotoli dentro

tra gli anfratti

d’una cornice

vuota

 

nel mistero che avvolge

ogni respiro

 

tra le maree

d’un soffio di vento

concesso al silenzio

 

e pensieri e desideri

persi nel buio

 

CD


Tragitto impervio


Tra le macerie nascoste

d’un tragitto

appena abbozzato

 

 

percorrendo paludi

di gesti inespressi

e intenzioni taciute

 

nei corridoi immaginari

d’un dolore che picchia

e frena

 

e quei sorrisi che remano

contro

 

cerco invano

la tua mano

che s’ allontana

 

CD

 


Commenti

  1. Queste due poesie confermano il tuo talento poetico, ma anche un amore che si nasconde.

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    1. Grazie Gus! Il poeta rincorre sempre un Amore, un Sentimento, un disegno perchè, seppur nel dolore e nelle difficoltà che di certo non si nasconde, vive inevitabilmente per essi e da essi è governato. Li cerca ovunque scorga una luce, un riflesso, un ricordo che possa fare da appiglio, che possa giustificare una seppur minima speranza, un ristoro nel quale credere e dal quale farsi guidare. E seppur nella solitudine che copre sovente le mancate risposte o le attese molte volte vanificate, continuerà a lottare per essi fino a quando la verità, bella o brutta che sia non si sarà impadronita del suo cuore "spostandolo" altrove.

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    2. Da una parte un amore che si nasconde, dall'altra un Amore che Claudio esprime con forza attraverso i suoi versi. In fondo l'amore è un qualcosa di metafisico, una forza che ci circonda e ci permane..e che noi manifestiamo verso altre persone. Non sempre questa nostra manifestazione viene recepita adeguatamente.

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  2. Bellissimi i sorrisi che remano contro, concedono e sottraggono.
    E relegano pensieri e desideri in un buio inesorabile..

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    1. Caro Franco...E' un piacere leggerti. Consentimi una breve premessa: il tempo speso in Amore o nell'attesa o per la cura d'esso, a mio avviso, non è mai tempo perso, perchè comunque, se ne accetti ogni sfumatura e sai coglierla senza particolari patemi, quasi sempre t'aiuta a crescere, a capire, a levigare certe spigolature del tuo esistere. A volte guarisci, a volte no, ma è una "partita" che va sempre giocata. Il poeta, per definizione, non è mai felice perchè è il dolore il suo tavolo da "gioco" e l'officina d'ogni sua emozione. Questo non significa certo che non ami la vita e gli svaghi o che non sappia crearsi o cogliere momenti significativi d'allegria, di serenità, di ristoro. Carattere e vena poetica non vanno a braccetto. In Amore le difficoltà e gli imprevisti non sono mai abbastanza perchè le cose semplici non fanno parte di quel verbo così come di nessun Arcipelago amoroso. Ed e' facile farsi fuorviare da sorrisi o sguardi che scorgi poi non essere sinceri o da pensieri e riflessioni dettati e gestiti dall'oscurità delle notti. L'Amore nei limiti del possibile va gestito, mai farsi gestire dall'Amore. Ma questo lo impari col tempo quando capisci che il suo percorso, bello o brutto che sia, va cmq accettato perchè fa parte della tua vita e dei tuoi sogni e non puoi farne a meno, perchè accettare quel sentimento così imprevedibile, poco razionale e talvolta illogico è inevitabile tanto quanto accettare tutti i cambiamenti che il corpo e la mente subiscono col passare degli anni e del tempo.

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    2. Sorrisi che ingannano, in buona fede, e illudono, purtroppo. L'amore va gestito, certo, però poi spesso ne vieni travolto e dominato!

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  3. "cerco invano

    la tua mano

    che s’ allontana"

    Immagine triste questa mano che sfugge.

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  4. Ciaone Dama bianca! Si è vero. In Amore è facilissimo fare "harakiri" utilizzando sogni, speranze e illusioni. Ma questo è il "terreno" di caccia del sentimento amoroso e se lo pratichi devi essere pronto a tutto. Anche alla tristezza.

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    1. Certo, assolutamente.
      Chi vuole la bicicletta si prepari a pedalare :D
      Ciao Claudio, a presto.

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    2. Harakiri...curioso legare questa parola all'amore...in effetti in certi frangenti l'amore è un inesorabile andare a sbattere contro un muro!

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  5. marilena.lore57@gmail.com
    Già il titolo: “Silenzi” mi fa pensare a quanti ne bisogna osservare nella vita, nelle relazioni... Mi piace ciò che ha scritto l’Autore!

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    1. Ho scelto appositamente quell'immagine..uno sguardo verso l'infinito, verso il cielo, che rappresenta perfettamente quella forza trascendente e metafisica che è l'amore...uno sguardo silenzioso, riflessivo.

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