Non mi arrendo: la "strana" canzone d'amore degli 883

Copertina e cd de "La dura legge del gol"

Il disco degli 883 "La dura legge del gol" si conclude con "Non mi arrendo". Musicalmente l'ho sempre considerata la canzone perfetta per chiudere la tracklist. Ma è il testo a spiccare, in quanto si tratta di un brano d'amore anomalo.

Sembra infatti un inno allo stalking.

Pezzali canta: "Forse tu non mi vedrai ma io sarò sempre dietro agli angoli bui", una frase piuttosto equivoca. "Quel profumo sentirò e il tuo corpo come per incanto sarà quasi uscito dal sogno, quasi mia realtà" può fare pensare a uno stalker, ossessionato da una donna, peraltro fidanzata ("Ti guarderò abbracciare il tuo amore").

No, non credo che fossero queste le intenzioni di Pezzali.

Secondo me questa canzone è piuttosto il vero inno alla Friendzone, non "La regola dell'amico", come generalmente si crede a causa del celebre verso "Se sei amico di una donna non ci combinerai mai niente mai - non vorrai rovinare un così bel rapporto". Quella canzone infatti semplicemente descrive un gruppo di amici che cerca vanamente di corteggiare una bella ragazza, che poi si fidanza con un'altra persona.

Invece, torniamo a "Non mi arrendo" e analizziamo il verso "Forse tu non mi vedrai ma io sarò sempre dietro agli angoli bui, ti aprirò la strada, non ti lascerò mai mai mai". Quel "Non ti lascerò mai mai" sembrano le minacciose parole di uno stalker; ma quel "ti aprirò la strada allora"?

Secondo me gli angoli bui sono semplicemente un'immagine delle difficoltà della vita. Chi canta è un grande amico della persona della quale è innamorato e in aiuto della quale interviene spesso. L'angolo buio non è quello dell'agguato di uno stalker, piuttosto l'angolo in cui la ragazza trova l'amico pronto a proteggerla e a rassicurarla. L'innamorato soffre ("Ti parlerò di qualunque cosa per non farti dire come stai" - "Solo di notte quel brivido alla gola di malinconia per te"), ma non si arrende, rinvigorito dalla forza dell'amore che prova. Un sentimento che ho provato anche io, nella mia vita. E quel verso della persona sognata assume ben altra valenza. Chi di voi non ha mai pensato, nel dormiveglia, alla persona della quale si è innamorati?

Pezzali non è certo un raffinato cantautore e un poeta, però ammetto di provare un brivido quando ascolto questi versi:

forse un giorno sarà bello
fare tardi insieme a te
e contare i passi tuoi
sulle scale dei pensieri miei
come se come se come tutto il mondo
fosse fermo a osservare noi

Credo che sia molto romantico esternare il desiderio di fare tardi con la ragazza che si ama, per trascorrere più tempo possibile con lei, con il mondo che si ferma a osservare, a contemplare, due innamorati così felici.