Parenti e serpenti: il caustico ritratto della famiglia borghese anni '90


Quest'anno sarà un Natale ben diverso, a causa della pandemia da nuovo coronavirus. Ebbene, se dovessero mancarvi i cenoni e i raduni con un numero ingente di parenti, potreste consolarvi con la visione di "Parenti Serpenti" del maestro Mario Monicelli. Film del 1992, è caustico ritratto di una famiglia borghese italiana del periodo, caratterizzata da mediocrità, infedeltà, piattezza culturale, nevrosi (la colite di cui è affetta Lina, interpretata da Marina Confalone), vuoti affettivi (Milena, Monica Scattini) e soprattutto ipocrisia. Quella che unisce una famiglia a tavola per il cenone di Natale e che tiene nascoste, fino a quando è possibile, rivalità, gelosie e addirittura rancore e ostilità. 


Monicelli nel clou del film sfoggia il cinismo dei tempi d'oro, inserendo un'evidente "esagerazione", tipica della satira del cinema italiano degli anni '70, che costituisce il cuore del film e che rappresenta il punto morale più basso, bassissimo, toccato dai protagonisti. Nessuno di noi arriverebbe mai a risolvere un problema familiare in maniera così drastica, compiendo un reato: ma tutto sommato anche noi possiamo rivederci in certi comportamenti dei "parenti serpenti". Non è difficile, purtroppo, vedere fratelli e sorelle litigare, in presenza di una problematica piuttosto seria. Anche per questo la prima parte del film, quella che qualche critico bolla addirittura come superflua, è fondamentale: per farci capire che i protagonisti, gli stessi che arrivano a commettere un gesto estremo, non sono mostri, ma persone normali, che purtroppo danno sfogo ai lati peggiori della propria natura. Si salvano, naturalmente, i bambini, per la loro sincerità. Azzeccata infatti la scelta di utilizzare il piccolo Mauro come narratore, soprattutto per ciò che farà nel finale. Naturalmente non abbiamo una figura simile al figlio del Perozzi di Amici Miei, solerte nel riprendere il padre per la sua irresponsabilità, freddo nel "distruggere" le bugie del Mascetti sulla sua condizione di povertà; bambini - tipici anche del cinema di Comencini - che dimostrano quella maturità della quale sono invece carenti gli adulti. Negli anni '90 i bambini sono naturalmente cresciuti nella bambagia, ma sono certamente avulsi dalle macchinazioni e dalle ipocrisie degli adulti. 


E il Natale invece? Viene descritto come un rito che ha perso ogni accenno di spiritualità (addirittura, prima di entrare in Chiesa per la messa, i protagonisti sparlano di ogni persona che incontrano con lo sguardo, una delle scene più belle del film), un inno al consumismo e allo spreco. In merito, è cruciale la scena dello scambio dei regali: quante volte infatti ci siamo trovati in quella situazione? Perché anche il regalo è diventato un rituale, una consuetudine, svuotandolo del suo valore. 


In conclusione, rispetto alla mitica commedia italiana, "Parenti Serpenti" non ha quel gusto caricaturale di personaggi e situazioni e tende a lasciare sullo sfondo gli elementi politici (la Dc che dà lavoro ad alcuni dei protagonisti), concentrandosi sul ritratto della famiglia borghese dell'epoca. Non c'è neppure l'introspezione dei personaggi tipico della commedia italiana degli anni '90: ciò nonostante, la pellicola si fa apprezzare e soprattutto offre allo spettatore tanti spunti di riflessione.


Commenti

  1. Finalmente un film che ho visto anche io :D
    Ma son passati così tanti anni che me lo ricordo appena.

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    1. E' un film che all'epoca andava un po' controcorrente rispetto al cinema italiano: la commedia sempre più demenziale alla Neri Parenti e i grandi film più intimisti. Quindi ebbe la giusta notorietà, anche perché la regia era quella di un grande del nostro cinema.

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  2. Film bellissimo che mi piace riguardare ogni anno!
    Il finale amaro mi ha sempre fatto cadere la mascella, non solo la prima volta.
    Però adoro anche tutta la prima parte, cinica e falsa ma comunque con quell'atmosfera natalizia che adoro. Non la trovo affatto superflua.

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    1. Devo dire che il finale è praticamente perfetto...così come la scelta del narratore. A lui spetta infatti "chiudere i giochi".

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  3. E' un film che personalmente adoro. Lo considero uno dei film più natalizi di sempre XD

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    1. Ciao Alex! Vedi, mi fa piacere che ci siano tanti appassionati.
      Poi che sia un film pieno di difetti, ok...

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  4. Un po' precursore di Perfetti sconosciuti. In comune.. la perfetta esagerazione ;)

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    1. Vero, ma la commedia italiana ha sempre giocato sulle esagerazioni (vedi anche Fantozzi).

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  5. Credo di averlo visto, ma non ne sono certa.
    Comunque questo film è attualissimo. Al di là del Covid, è vero che il Natale, ormai, è tutto un business e che in famiglia ci si incontra spesso solo per formalità. Sono pronta a scommettere che in tanti, quest'anno, tireranno un grosso sospiro di sollievo... 😉

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    1. In famiglia ci si incontra solo per formalità...'mazza :D, dai in qualche caso sì, ma non sempre :D

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  6. Non ci crederai ma proprio ieri sera ne ho parlato a lungo con un amico, tanto che ne avevo improntato un post... ahaha! :)
    Per me film davvero bello, una commedia amara che fa quasi da contraltare al resto dei cinenatalizi. Ambientazione stupenda, famiglia credibile (appunto, non si eccede mai).
    Penso possa essere una storia attuale sempre, il film è davvero uno specchio generale.
    Amo le commedie di questo tipo.

    Vero per quel che riguarda i bambini, uniche anime che un po' si salvano (e smascherano... gli adulti).
    Un film amaro, ma per me bellissimo.

    Moz-

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    1. Allora dovrò aspettare il 2021 per il tuo post? :D.
      Famiglia credibile, verissimo, nonostante l'esagerazione finale.

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  7. L'ho rivisto l'altra sera, film incredibile nel fotografare questa italietta, Monicelli passava dalla commedia alla malinconia in un attimo, la nonnetta che chiede di mettere una buona parola per non tornare nell'ospizio ogni volta mi stringe il cuore. Cheers

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    1. Davvero l'hai rivisto l'altra sera? Top! E' un film cult italiano, soprattutto visto il periodo (la cinica commedia all'italiana era oramai da anni messa nel dimenticatoio)

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    2. Vero, hai sottolineato un personaggio secondario, ma di grande importanza!

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  8. Son i figli che fan saltare in aria i genitori anziani per l’eredità (?) e poi il ragazzino legge quel tema a scuola ( non voglio spoilerare troppo).
    Ahhaaa!!!! Da Claudia ieri si parlava di genitori che ammazzerebbero i figli... qua succede il contrario.
    Bel film , mai visto dall’inizio sempre dopo che l’avevano cominciato in tv.
    Si potrebbe definire un’amara commedia nera.
    Però bellissimo davvero.
    Ciao e buone feste

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    1. Esattamente...ovviamente un'esagerazione (quale persone farebbero saltare in aria i propri genitori?), però poi, come dici tu, ogni tanto la cronaca ci racconta questo tipo di tragedia.
      E' la forza della commedia all'italiana degli anni '70 (in questo caso "traslata"negli anni '90).
      Cinica, caustica, talvolta nera.

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  9. Ora stiamo molto meglio. Io il Natale lo passo con la colf, Zoryana, la signora ucraina con in cuore immenso. Sfogliata e polpettone.

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    1. Spero che sia comunque un bel Natale per te, per tutti noi. Poi il tempo per recuperare abbracci e visite ci sarà :)

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    2. I cattolici ortodossi hanno un calendario liturgico diverso dal nostro. Loro il Natale lo festeggiano il sei gennaio.

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    3. E' vero. Lo so per la signora che assiste mia nonna materna :)

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  10. Vabbè, un gran classico! Un film che mi è piaciuto tantissimo alla prima visione, e altrettanto alle altre (appena lo beccavo in TV, mi fermavo sempre a vederlo).

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    1. A proposito di grandi classici...Ieri sera su Rai Storia "Regalo di Natale" *___*

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    2. Prima o poi devo ritagliarmi del tempo da dedicare tutto a Pupi Avati!

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    3. ahah, io adoro i suoi horror, Impiegati, Festa di laurea e gli amici del Bar Margherita :D

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  11. Questo film lo conosco di fama ma mai capitato di vedere; del resto non stravedo per Haber, dato che interpreta sempre personaggi nevrotici e ansiogeni.
    Mi imbattei anni fa in un film simile (sempre raduno di parenti non proprio con legami di grande amore...), ma americano e a episodi (o almeno così sembrava dalla comparsa di un "titolo" tra la scena di una tavolata e la successiva ambientata all'esterno di una tipica villa con giardino...); nel cast ricordo un giovane Hugh Grant ma nella sua filmografia non c'è traccia di questo film. Lo trasmisero a tarda notte e non mi era possibile restare sveglio a seguirlo. Vabbé, sto divagando!

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    1. Haber l'ho rivalutato molto..non solo per la sua grande interpretazione in Regalo di Natale di Pupi Avati.

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