Signore e signori, buonanotte: la caustica e amara commedia italiana degli anni '70



Film a episodi del 1975 diretto da un collettivo di registi (Comencini, Loy, Monicelli e Scola), "Signore e signori, buonanotte" è solo in apparenza la parodia di un canale televisivo. Attraverso servizi giornalistici, spot e sceneggiati, l'intento è quello di fare satira graffiante sulla società italiana degli anni '70, con episodi che sfociano spesso nel grottesco.

Nino Manfredi

Le somiglianze con i "Nuovi mostri" sono evidenti, non solo per la presenza nel cast di Vittorio Gassmann e Ugo Tognazzi. Manca Alberto Sordi, ci sono Nino Manfredi, Paolo Villaggio e Marcello Mastroianni. C'è lo stesso tono pungente e politicamente scorretto, ma c'è il tentativo di costruire un film più organico, collegando i vari episodi agli interventi in studio del giornalista interpretato da Mastroianni. Non tutto funziona al meglio (il professore tedesco di Villaggio, reminiscenza del dr. Kranz, il dibattito in studio su Napoli, il pessimo episodio sull'ispettore Tuttumpezzo, nonostante la presenza di un altro big del cinema italiano come Adolfo Celi), tuttavia resta comunque d'impatto la forte e caustica critica sulla corruzione della politica, sulle ipocrisie della Chiesa, sui vuoti cerimoniali, su una società che abbandona i più deboli e i più poveri, e sul potere che rimane concentrato nelle mani "di vecchie cariatidi", quelle dell'ultimo episodio. Ma in questa pellicola ci sono tre spunti particolarmente significativi.

Anche Camillo Milli tra i co-protagonisti

L'episodio dedicato al quiz "Il disgraziometro" (che parte come una parodia dei quiz di Mike Bongiorno) è una feroce critica alla televisione del dolore e ha un forte sapore profetico, anticipando quella che è stata (ed è ancora) la televisione degli anni 2000. Tre persone si sfidano infatti a colpi di sfighe, sotto gli occhi del cinico presentatore, interpretato da un Villaggio piuttosto brillante nella parte. In pratica ci si fa beffe delle disgrazie altrui. Il presentatore Villaggio annuncia: "Partecipano tre autentici mega disgraziati. In Italia in questo momento i disgraziati non mancano mai,  perché questi sono stati scelti tra migliaia e migliaia di disgraziati che hanno fatto domanda!". Il climax è il finale dell'episodio, quando uno dei concorrenti viene proclamato campione dopo essere stato fulminato da un corto circuito della cabina in cui si trovava. "Che meraviglia, lasciatelo morire così, è la sua fortuna", grida il presentatore, che chiosa così: "La vostra felicità sono le disgrazie del vostro prossimo". Ancora una volta la commedia italiana si eleva, regalando risate dal sapore amaro.

Paolo Villaggio nell'episodio "Il disgraziometro"

Anche "Il personaggio del giorno" ha anticipato la deriva del giornalismo televisivo  anni 2000, quello che, attraverso i servizi, getta povertà e disgrazie in pasto agli spettatori. Nella fattispecie un giornalista segue la giornata di Menelao Guardabassi, un pensionato che vive in povertà con 32.000 lire al mese. A interpretare quest'ultimo un sontuoso Ugo Tognazzi, ai livelli del conte Mascetti di Amici Miei, un altro personaggio spiantato (peraltro è clamoroso vedere quanto Gianni Cavina, attore dei film avatiani, si sia ispirato nella recitazione a Tognazzi; e quanto Tognazzi, nei panni di Menelao, sia molto somigliante al Cavina anziano). Menelao si destreggia così tra iniezioni di vitamine per ovviare alla mancanza del pranzo, improbabili prostitute pagate con la tredicesima e pomeriggi passati davanti alla televisione..dietro una vetrina di un negozio di elettrodomestici. Fino all'epilogo, con la disperazione del pensionato per l'impossibilità di potersi gustare un filetto di carne; epilogo che giustamente ci riporta alla realtà: il rischio infatti era quello di pensare, erroneamente, che una persona povera fosse comunque felice, magari più di molti ricchi. Non è così.

Ugo Tognazzi nei panni di Menelao Guardabassi

A colpire però duramente lo stomaco dello spettatore è "Sinite parvulos" (Lasciate che i pargoli vengano a me), episodio che si gioca su una contrapposizione: quella tra le parole del Vescovo ai bambini appartenenti a famiglie numerose  ("Crescete e moltiplicatevi") e la situazione di povertà in cui devono vivere questi bambini, tra responsabilità premature e lavori di fatica a cui sono costretti per sbarcare il lunario. Il messaggio è chiaro anche dal titolo stesso: la Chiesa, così come la società, abbandona al proprio destino i poveri e i più deboli, i bambini in primis. Così il ragazzino protagonista (interpretazione da applausi) decide di gettarsi dal balcone di casa. Quelle vite sacre sottratte all'aborto vengono mandate al massacro, a vivere tra gli stenti. Come detto, un pugno nello stomaco.

Il protagonista di "Sinite parvulos"

E' un episodio girato con classe da Luigi Comencini (i bambini hanno sempre un grande risalto nei suoi film), che mostra scorci di una Napoli popolare, bambini che giocano sulla spiaggia tra valanghe di rifiuti abbandonati, schiacciando cadaveri di topi contro i muri. Un esempio lampante di quanto fosse "potente" il messaggio di denuncia sociale del nostro cinema.

I bambini giocano nell'immondizia

Commenti

  1. Oddio che bello che rivedere la faccia di Nino Manfredi in questa foto, non sai quanto gli volevo bene da bambina!
    Beh, anche adesso che sono adulta e che è scomparso da tanti anni, in realtà...

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    1. Il suo episodio non è stato tra i miei favoriti, ma la sua performance di assoluto livello.
      Ho in programma di recuperare anche i suoi film, adesso sono concentrato su Pozzetto!

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  2. Effettivamente, "Il disgraziometro" sembra semplicemente uno dei tanti programmi che la tv attuale trasmette nel pomeriggio...

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    1. L'episodio del disgraziometro e quello di Menelao sono terribilmente attuali...Profetici quindi all'epoca!

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    1. L'ho apprezzato in questi film a episodi; di suo credo di non aver mai visto nulla

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  4. Anche quello con la "bomba" è tremendo, una storia così assurda che potrebbe anche essere reale..mentre quello con Manfredi mi diverte sempre, là è veramente un mostro di bravura, basta vedere il passaggio da rimbambito a "rinsavito"

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    1. Ah sì, e la tavola rotonda con i quattro "Lo Bove"? Geniale! :D

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    2. Grandissimo! Te lo ricordi bene...
      Comunque anche l'episodio de "La bomba" è bellissimo...

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  5. assurdo, ripeschi film che non solo non ho mai visto (sono tantissimi), ma che soprattutto non ho mai sentito nemmeno nominare!

    Sembra un gran bel film di denuncia, quando l'Italia sapeva anche denunciare

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    1. Esatto, la nostra commedia ha perso quella spinta di denuncia..Mi fa piacere comunque averti fatto conoscere questo titolo :)!

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    1. Non tutti gli episodi sono di livello, ma è indubbiamente un bel film!

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  7. Allora, l'episodio del quiz televisivo lo ricordo... forse anche perché ha fatto scuola, profetizzando 20-30 anni prima quel che -come hai detto- sarebbe arrivato.
    Mentre oggi rivedrei volentieri l'episodio sulla condizione miserevole dei bambini, legato alla stoccata contro la Chiesa...

    Moz-

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    1. E' un episodio bellissimo. Comencini come sempre bravissimo a lavorare con i bambini..

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  8. Ecco un film che per il periodo è davvero avanti.. e Il Santo Soglio con Manfredi, invece, uno dei miei preferiti.. ;)

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    1. Esatto, veramente avanti..io adoro le opere "profetiche"

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  9. Questo l'ho visto insieme a mio nonno e ora ho voglia di rivederlo perché non ricordo assolutamente nulla. Grazie per avermelo ricordato.

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    1. Ti ho fatto mettere in lista molti film, mi sa :).

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    2. Verranno le vacanze di Natale e al mio segnale si scatenerà l'inferno

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    3. Come direbbe Moz, "Goditele baby" :D

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  10. E che dire del Mastroianni speaker del telegiornale che sul finale, dopo essersi sempre espresso in un perfetto italiano, si lasica andare in liberatorio accento sardo? Uno dei pezzi migliori del cinema italiano che fu, nonchè un perfetto anticipatore dei tanti futuri programmi thrash della televisione che sarebbe arrivata.

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    1. Caspita, un particolare che non avevo mica colto...film davvero ricco di spunti!

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  11. Questo non lo conoscevo proprio. Un po' come a Mick, direi che anche a me stai facendo mettere in lista (da vedere o rivedere durante le feste) molte commedie italiane ;)

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    1. E pensa da qui a fine 2021 (sottolineo fine 2021) quante commedie vi farò scoprire-riscoprire :D

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