Capitolo 261 di Jujutsu Kaisen: l'apoteosi di Akutami SPOILER



SPOILER


Per chi non è in pari con la lettura del manga, si consiglia di non leggere il post

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I capitoli 259 e 260 di Jujutsu Kaisen sono stati imperdibili.

Il capitolo 261 invece entra nella storia di questo manga folle, visionario, horror e allo stesso tempo straordinariamente pop.

L'ultimo panel del capitolo 260 ci aveva fatto intravedere il più forte: Satoru Gojo, che era stato ucciso nel capitolo 236 da Sukuna.

Molti hanno ipotizzato si trattasse di una visione di Sukuna o di Gojo versione spirito, o anima. Nulla di tutto ciò.

Quello è effettivamente il corpo di Satoru Gojo, lo stregone del minimo infinito e dei sei occhi.

Ma dentro quel corpo c'è l'anima del suo allievo, Yuta Okkotsu.

Generalmente nei battle shonen l'allievo è destinato a superare il maestro, in Jujutsu Kaisen l'allievo supera il maestro usando il suo corpo. 

Sconvolgente e straordinario.

In settimana c'è chi si prendeva beffe del fandom di Gojo, dicendo che quaell'apparizione del capitolo 260 sarebbe stata "una trollata" dell'autore Gege Akutami per prenderli in giro.

Non è stato così: come avevo previsto, è un grande colpo di scena fondamentale per lo sviluppo della storia.

E che scontenta tutti: il fandom di Gojo che avrebbe voluto il ritorno del personaggio, ma anche chi non sopportava Gojo, perché il personaggio è vivo, sono vivi il suo corpo e le sue tecniche. 

Ora può davvero succedere di tutto.

Yuta era comunque in fin di vita, dopo il Dismantle potenziato subito da Sukuna. Si è salvato grazie alla strategia, che finora sta facendo la differenza sul campo di battaglia: a partire dal duello tra Sukuna e Gojo. 

Dopo aver ucciso Kenjaku, Yuta ha infatti assorbito la sua tecnica grazie a Rika, che ha divorato lo stregone maledetto che era riuscito a sopravvivere nei secoli dei secoli usando sempre nuovi corpi per il suo piano.

Yuta si è così trasferito nel corpo di Gojo, espandendo al massimo la sua RCT per poter rivivere nel corpo del maestro, ricucito da Shoko, il cui personaggio ha avuto il suo compimento.

Si tratta di una grande scommessa: è ignoto se la tecnica di Kenjaku si applichi una sola volta nel momento di "conquistare" un corpo: in questo caso Yuta rimarrebbe per sempre vivo nel corpo di Gojo. Se il funzionamento della tecnica di Kenjaku non risulti questo, ma sia una tecnica costante o intermittente, Yuta avrebbe praticamente i 5 minuti di scadenza e morirebbe. 

Ad ogni modo Yuta ha barattato la sua umanità per conquistare la vittoria e salvare il mondo dal flagello Sukuna. Qualche capitolo prima Uraume, durante il duello con Hakari, rilevò che gli stregoni dell'epoca moderna fossero troppo legati alla loro umanità: questo impediva loro di sfruttare pienamente il loro potere e di superare i propri limiti.

Ma tutti i personaggi principali di Jujutsu Kaisen lo hanno fatto in questo epico arco narrativo. 

Hakari in primis, ma anche Maki, diventando una spietata assassina dalla forza sovraumana e con il corpo ricoperto di cicatrici. Itadori ha inghiottito uteri maledetti e ha assunto una forma "demoniaca". Yuta, dopo aver generato una maledizione di livello speciale, si è prestato a un esperimento stile Frankenstein. Da parte dell'autore è stato geniale utilizzare la tecnica principale del vero deus ex machina di ogni vicenda, Kenjaku.  E non solo: quest'ultimo aveva detto che Yuta "non sarebbe mai stato il nuovo Satoru Gojo".

Una beffa clamorosa.


Per i più romantici, certamente questa svolta nella trama ha fatto naufragare le speranze di una relazione tra Maki e Yuta, perché il corpo di quest'ultimo è stato squarciato da Sukuna. 

Ma all'orizzonte si intravede un futuro.

È stato infatti Gojo a uccidere il vertice della società degli stregoni (ricordate la vignetta con i cadaveri insanguinati?): al loro posto ci sarà Yoshinobu Gakuganji che darà una svolta in senso positivo, per una nuova società più giusta (Gojo sa che ci si può fidare di lui, visto che ha mantenuto il segreto sulla tecnica di Yaga). 

E chissà che il nuovo Gojo (il Gota, ahah), nell'ipotesi in cui la tecnica maledetta di Kenjaku sia attivabile una sola volta per ogni corpo posseduto, non diventi una sorta di nuovo Tengen, visto che le barriere del dominio di Unlimited Void dovrebbero essere fondamentali nel percorso che porterà Sukuna alla sconfitta.

Può succedere davvero di tutto in questa opera folle e visionaria che si conferma aver preso una strada totalmente differente dai tradizionali battle shonen. 

In attesa dei prossimi sviluppi di trama, sappiamo che Satoru Gojo è morto e la sua anima riposa in pace assieme a quella di Suguru Geto. I due amici sono stati uniti nella buona e nella cattiva sorte.

"Sei tu Satoru Gojo perché sei il più forte o sei il più forte perché sei Satoru Gojo?" era la domanda che rimbalzava nella mente del prodigioso stregone dei sei occhi. 

Con la sua sconfitta, Gojo è tornato se stesso, un essere umano, ha ritrovato nella vita ultraterrena quei legami amicali che il destino e la sua grande forza avevano spezzato.  La morte lo ha sottratto a un destino infausto: quello degli stregoni. Quello di essere lo stregone più forte, il "mostro" come definito da Yuta.

Gojo si è preso il fardello di essere il più forte e ora quel fardello è passato a Yuta. Un'arma, potentissima, in mano alla società degli stregoni. 




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