Rivelazioni
di Stefano Impedovo
Voci di un passato rumoroso e deflagrante
la notte assumevano contorni chiari.
Il mio meritato sonno
puntualmente
ne era turbato.
Forme sinistre
reclamavan spazio.
Le voci di dentro
albergavano e prendevano
pieno possesso
dei miei sogni.
All'alba
stremato e sudato
arrivavo.
Finalmente.
Per le voci era giunto il tempo del riposo
"Le voci di dentro" a volte fanno più rumore di quelle fuori, quelle altrui, fossero anche un coro di voci. E la notte stessa le amplifica.
RispondiEliminaLa poesia dell'amico Stefano descrive perfettamente "l'ansia notturna" portata dai pensieri..
EliminaCerte notti si fa fatica a tacere i brusii dell'anima, un altro genere di acufene cui non riusciremo mai a fare il callo..
RispondiEliminaNon so se farei cambio con l'acufene "fisico"..
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