Elegia per la sera che tarda (di Denis "Wrong" Vicini)



Di Denis "Wrong" Vicini

La luce si stacca dai tetti

lenta, come un addio sospeso.

Il cielo si fa cenere e velo,

mentre il tempo smarrisce il suo peso.

Le ombre s'allungano stanche

cercando di sciogliere nodi che

attendono solo l'unghia pallida

della luna per essere sciolti.

Sera, ti fai lenta, come un respiro

che non vuole finire,

mentre porti con te il silenzio

e il rimpianto di un mondo che

piano piano impara a svanire.

Commenti

  1. Io mi ci sciolgo dentro ogni tramonto, ieri ho svicolato tra i palazzi per non perderlo. E me la respiro comodo la sera con quella cenere e quel velo, mentra attorno formichine frenetiche neanche lo scorgono lo spettacolo. Svaniranno assieme al mondo. E non m'importerà.

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    1. Anche io ho sentito questi versi di Denis "molto miei". Specie nella bella stagione!

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    2. Riky caro, respiriamo affinità elettive che legano assai..

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  2. La sera ha per me, spesso, un sapore malinconico.
    Tanto al mattino sono energica e viva, allo stesso modo la sera tendo a sciogliermi un po'.
    Bellissima poesia Denis, complimenti.

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    1. Estate e sera. Un momento che evoca quella malinconia sana, il ricordo di vecchie estati e di piccole cose che mancano. Certo, ne abbiamo altre, magari anche più belle. Ma il ricordo suscita sempre quel dolce sapore di malinconia

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