Dimmi Perché: la canzone "fantasma" degli 883 pubblicata nel disco di Cecchetto


"Dimmi perché" degli 883 fu pubblicata in un particolare cd: Cecchetto Compilation. Il gruppo di Max Pezzali affiancava altri cantanti e band scoperti dal noto produttore musicale, tra questi Nikki e i B-Nario. Gli 883 incisero una versione rap di "Una canzone d'amore" e appunto questo inedito, che fu riproposto nel 2000 nella  riedizione de "La donna il sogno & il grande incubo",

"Dimmi perché" è stata scritta da Pezzali e da Mauro Repetto, che già aveva abbandonato gli 883: era rimasta nel cassetto, in sostanza non era ritenuta una canzone "di punta" e in effetti il testo non colpisce particolarmente.

Si tratta di una canzone estiva che dà spazio al lato un po' sognatore e un po'..sfigato del protagonista delle canzoni degli 883: colpito dalla bellezza delle donne che incontra sul suo cammino, fantastica su di loro, un po' come De Andrè-Brassens ne "Le passanti". 

Evocando situazioni che anche noi abbiamo vissuto: lo scambio fugace di sguardi al semaforo, o una bellissima commessa che colpisce la nostra attenzione (anche per la sua gentilezza).

La canzone nel finale esprime un concetto molto poco politicamente corretto: il protagonista vorrebbe essere uno dei tipi "ganzi" della pubblicità perché convinto di far presa su quelle bellissime ragazze. Negli anni '90 eravamo già in piena società dell'apparenza e dell'apparire, ma oggi un concetto così potrebbe risultare...un po' stonato. 

Dimmi perché: il testo della canzone degli 883

In mezzo al traffico non resisto più, sarebbe bello se
La ragazza dell'auto accanto si fosse innamorata di me
Mi manda un bacio, io le sorrido, sicuramente ci sta
Poi il semaforo verde dice che il sogno è finito già
Nei negozi del centro io mi innamoro e non so perché
Le commesse son tanto belle che io le voglio tutte per me
Così compro qualsiasi cosa per stare con loro, ma poi
Al momento del conto mi rendo conto che sono guai
Sogni sempre, sogni, non è questa la realtà
Ma mi piace anche se so che il sogno non si avvererà
Dimmi perché, dimmi perché
Dimmi perché, dimmi perché
Dimmi perché, dimmi perché
Dimmi perché, dimmi perché
Non capisco perché non sono come quelli della pubblicità
Hanno case stupende e fanno sempre tutto ciò che gli va
Ogni volta che passo davanti allo specchio, io penso che
Se fossi anche io come loro le donne sognerebbero di stare con me
Sogni sempre, sogni, non è questa la realtà
Ma mi piace anche se so che il sogno non si avvererà
Dimmi perché, dimmi perché
Dimmi perché, dimmi perché
Dimmi perché, dimmi perché
Dimmi perché, dimmi perché

Commenti

  1. Due elementi mi hanno colpito, intanto il finale, dove comunque quel "sogni sempre, sogni, non è questa la realtà", riporta sui binari del politicamente corretto, e poi la tua riflessione sulla società dell'apparenza e dell'apparire: ti sembra davvero ci sia stata un'evoluzione?!?

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    1. Fa sorridere questa (breve) canzone nella sua ingenuità: oggi il concetto di "vorrei essere figo e ricco come quello della pubblicità" perché la donne vanno dietro "a quelli con i soldi" scatenerebbe infinite polemiche sui social

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    2. E' un concetto non ribadito perché continuamente sottolineato.. e neanche ci si fa più caso..forse questo il lato peggiore, l'assuefazione ai messaggi deleteri.. guardavo l'ultima pubblicità di Dolce e Gabbana col fighetto di turno del quale viene ripetutamente inquadrato il costumino bianco.. beh.. se non avessi letto articolo apposito, mai avrei capito che si tratta di Theo James, il superlativo attore di The Gentlemen di Guy Ritchie, della quale è in arrivo l'attesissima seconda serie.. siamo davvero messi male.. ;)

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    3. Beh, gli stessi social promuovo un messaggio di "perfezione" e di vita perfetta. come hai detto te, oggi siamo l'evoluzione di quella società dell'apparire.

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