Onore a te, fratello Andrea Fortunato


Lo chiamavano "la freccia del sud", per le sue origini campane, ma soprattutto lo battezzarono il "nuovo Cabrini". Giocava nello stesso ruolo dell "bell'Antonio", terzino sinistro, e aveva mostrato grandi qualità.

Andrea Fortunato arrivò a Torino, per vestire la prestigiosa maglia bianconera, a soli 22 anni. Centrocampista d'origine, poi arretrato a terzino, crebbe nel vivaio del Como e con i lariani esordì in Serie B. Il Genoa lo acquistò e dopo un anno in prestito al Pisa lo riportò in maglia rossoblu, facendogli giocare il primo campionato di Serie A, nella stagione 1992-93.  Fortunato fece faville, mettendosi in luce assieme a Christian Panucci, l'altro terzino. Fortunato era il classico fluidificante, travolgente nelle discese palla al piede. Panucci il terzino marcatore, abile nel gioco aereo. Nell'estate del 1993 Panucci si trasferì al Milan, Fortunato alla Juventus, che investì sul suo cartellino 12 miliardi di lire.

Fortunato partì bene, poi a metà stagione il suo rendimento calò vistosamente. Le falcate sulla fascia sinistra divennero un ricordo: il giovane terzino aveva perso vigore. I tifosi rumoreggiavano: si diceva che Fortunato fosse più interessato ai locali di Torino, alla bella vita, che al rettangolo verde. Per questo era così svuotato in campo. Uno strano cambio di marcia per un ragazzo che era arrivato in nazionale e che aveva un radioso futuro professionale.

Purtroppo quelle accuse infamanti erano tutte false.

Avrei voluto scrivere di Andrea Fortunato, il terzino promettente che bruciò la sua carriera a causa delle troppe serate in discoteca.

Andrea fu invece colpito da leucemia acuta. Nel maggio 1994 fu ricoverato in ospedale e iniziò la sua battaglia contro la malattia. A ottobre tornò addirittura ad allenarsi. A fine febbraio tornò a Genova, vicino ai compagni di squadra impegnati in una gara con la Sampdoria.  In un'intervista a Repubblica, ci ricordò una grande verità.

Ricordo con intensità l'uscita dall'ospedale di Perugia, dopo il secondo trapianto. Vedevo diverse tutte le cose, mi parevano straordinarie anche le più insignificanti. Non immaginavo quanto potesse essere meravigliosa una semplice passeggiata.

Purtroppo il 25 aprile 1995 una polmonite lo tolse all'affetto dei suoi cari, dei compagni di squadra, degli amici e di tutti gli appassionati sportivi.

Ai funerali fu commovente il ricordo di Gianluca Vialli, suo compagno di squadra che gli stette vicino nella breve e intensa battaglia contro la malattia.

Vialli concluse il suo toccante discorso con questo saluto:

Onore a te, fratello Andrea Fortunato

Commenti

  1. Ricordo Fortunato. Ho provato molta tristezza.

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    1. Anche a me colpì molto questa vicenda.
      Davvero una disgrazia.

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  2. Ricordo la vicenda, un vero dolore.
    Saluti a presto.

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    1. Mi piaceva molto la coppia di terzini Panucci Fortunato.
      Destino infausto per Andrea. Ciao Cav!

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  3. A pensarci oggi viene la pelle d'oca per l'idea che sia stato proprio Vialli a salutarlo, considerando la battaglia ch'egli stesso combatte.
    E sì, sarebbe stato bello scrivere di lui come un "Balotelli"... 😓

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    1. Infatti è un altro aspetto della storia che mi ha colpito: ma confido che Vialli vinca la sua battaglia

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  4. Io rimasi di sasso all'epoca, avevano detto poche settimane prima che sembrava che il peggio fosse passato, ma purtroppo con certi mali non puoi mai essere al sicuro

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    1. Bravo, quella fu un'ulteriore mazzata. Sembrava essersi ripreso, e invece...

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  5. Il nome mi dice qualcosa ma non riesco a ricordare.
    Storia triste e sì, sarebbero state meglio le serate brave come motivo per il suo calo ☹️

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    1. Come ha detto giustamente Claudia, sarebbe stato meglio scrivere: "Andrea Fortunato, l'erede di Cabrini che si perse per la vita notturna"...

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  6. Non conoscevo la storia .
    Mi spiace per lui ...il suo cognome in questa triste vicenda sembra sbeffeggiarlo.
    Tifiamo per Vialli e per tutti quelli che ogni giorno devono lottare per vincere la loro battaglia contro qualsiasi male.
    Ciao

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    1. Purtroppo non vale il detto Nomen Omen..Mi unisco al tuo augurio per Vialli..grazie Max, un abbraccio!

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  7. A me colpisce il fatto che in qualsiasi modo e sotto qualsiasi forma qualcuno riesca a dare voce a chi non può raggiungerci con la sua ...

    -Purtroppo quelle accuse infamanti erano tutte false-

    Onore a te in questo caso per avergli dedicato un post per non dimenticarlo e che mette in luce verità...


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    1. grazie cara, voglio realizzare diversi post su alcuni calciatori che hanno avuto un destino infausto. Trovo che sia giusto, da un appassionato di calcio come me, ricordarli e farli ricordare..

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  8. Gran bella testimonianza, un ricordo che ti fa onore.

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  9. 1995... santo dio avrei scommesso qualche anno dopo (tipo 1997) non so perché.
    Ma ricordo che quello stesso giorno lo andai a rivedere nell'album Panini. Mi accorsi della sua esistenza solo con la sua morte... assurdamente.

    Moz-

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    1. E' così infatti, perché la notizia della sua morte uscì dai "canali ufficiali" del calcio.

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  10. Lo ricordo eccome, Andrea Fortunato... un futuro radioso davanti che divenne un incubo nel giro di pochissimo. Sono storie che restano impresse :(

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    1. Ciao Maris, bentornata :).
      Un triste destino. Nell'anniversario della sua scomparsa l'ho voluto ricordare così

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