Topolino 1837 del febbraio 1991: la storia e la pubblicità cult


Oggi parleremo di Topolino, lo storico settimanale Disney, con una breve recensione della storia per me "cult" del numero 1837, uscito nel febbraio 1991.

"Zio Paperone e i titoli di stato" fu scritta dal compianto Rodolfo Cimino, con disegni di un giovane Alberto Lavoradori. Nella storia lo Zione vuole entrare nel club dei "Ricconi d'annata", ma è sprovvisto dei titoli di stato anteriori al 1891. Per procurarseli, si reca nella lontana Zenobia (il nome di un personaggio del mondo di Topolinia inventato da Romano Scarpa), dove sarà costretto a frequentare la scuola al merito e alla virtù. Ma in realtà i titoli sono semplicemente degli attestati di attitudine alla lotta fisica (!) ottenuti dopo un duro allenamento.





Ad ogni modo sufficienti per ottenere una "rivalsa" sul club dei "Ricconi d'annata": si può dire che questa storia sia decisamente sopra le righe dell'attuale politicamente corretto, in quanto lo Zione alla fine ottiene, come risultato della permanenza in Zenobia, la sola vendetta fisica! E' una storia però ben sceneggiata e ricca di scene divertenti, come quella del (disastroso) atterraggio in Zenobia di Paperone e nipoti. Altra scena politicamente scorretta (per i canoni attuali) visto che la ragazza si dimostra piuttosto affascinanta dalla ricchezza del re.





PUBBLICITA' CULT: per questo numero ho scelto i "Versacchiosi" della Giochi Preziosi, un giocattolo molto noto a tutti noi dell'annata 1983. Non certo il giocattolo preferito dei nostri giocatori, ma quelle facce erano troppo buffe; e a quei tempi ci bastava una scureggia per ridere come dei matti!


Commenti

  1. I Versacchiosi non li ricordo proprio, comunque hai ragione, bastava una pernacchia per noi :) La storia è improponibile ora, in quei Topolini volavano molte più mazzate e bastonate di adesso (ed era più divertente)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti, era bello vedere volare le mazzate. Tanto non si faceva male nessuno :D

      Elimina
  2. Bella la storia .
    Katapulta risponde come il Lurch della famiglia Addams -:) hai notato?
    Ricordo anche il gioco.
    A noi bastava un peto adesso ci sono le merde Pokemon o le cacchine brillantose o l’omonima emoticon 😂

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' vero, peraltro Lurch era il mio personaggio preferito della Famiglia Addams!
      Katapulta, che nome poi :D

      Elimina
  3. grande storia dell'indimenticato Cimino!

    ti riporto anche la recensione di un mio amico con altri aneddoti:

    Dalla selezione di canovacci di Rodolfo Cimino, ecco una classica "caccia ai quarti di nobiltà", con Paperone che tenta di tutto pur di ottenere i titoli che gli diano accesso a un qualche club esclusivo. Nonostante certi cedimenti della sceneggiatura, con i tempi di alcuni dialoghi stranamente dilatati e tendenti al tergiversare, la storia ha un bell'approccio classico, con i nipoti che fanno continuamente da "corifei", mentre Paperone si cimenta prima nell'accesso al club, e poi nelle prove fisiche della scuola sull'isola di Zenobia, che gli conferirà gli agognati titoli.
    Il finale si intuisce abbastanza in fretta, perché la fisicità degli insegnamenti può solo precludere a una rivalsa di tipo fisico sul buttafuori (e i membri) del club!
    Varie annotazioni sparse si impongono all'attenzione del lettore: è curioso che lo stato del dittatore si chiami Zenobia, nome di Scarpiana memoria; la Tallerite è un propellente derivato dalla Dollarite di 090. ZIO PAPERONE PALADINO SPAZIALE [1967], e ha una potenza che viene mitigata con carte da bollo; gli esercizi della scuola contemplano un salto con tripla piroetta che richiama quello di 325. ZIO PAPERONE E L’INAFFERRABILE TRIZOMPA [1989]; il tracagnotto dittatore dell'isola porta alte ed eleganti ragazze in eleganti posti dell'isola per corteggiarle, e le eleganti ragazze lo assecondano finché hanno il miraggio di ricevere un gioiellino in regalo.
    L'arte carpiana di Lavoradori è molto vivace e accurata, e offre parecchie vignette suggestive (la favolosa prigione-scuola, il razzo, la vecchia ambulanza di PdP). In certe vignette, diventa invasiva a danno della narrazione, ed eccede col dinamismo e le espressioni facciali dei paperi durante la conversazione; l'abbondanza di dettagli buffi secondari stride non solo con l'umorismo della sceneggiatura, ma anche quando, qua e là, risparmia invece sugli stessi (l'ombra del Deposito che dovrebbe cadere sulla città, per esempio), offrendo una narrazione visivamente un po' sbilanciata e incerta.

    fonte: https://onedrive.live.com/view.aspx?cid=54746d250b47bf42&page=view&resid=54746D250B47BF42!1397&parId=54746D250B47BF42!1319&authkey=!AJ78xyxipqJ_wpY&app=Word

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'inafferrabile Trizompa. Bellissima saga (due storie, se non sbaglio). Ed è vero che nel primo tratto, Lavoradori assomiglia tantissimo a Carpi (specie la ragazza). Bellissima recensione! Grazie per averla postata

      Elimina
  4. Non era male Lavoradori, si è perso quando ha deciso di differenziarsi dallo stile classico!
    Vaffanculo al politicamente corretto di oggi!

    Oddio, i Versacchiosi mica me li ricordo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti Lavoradori ha semplicemente "estremizzato" il suo disegno!

      Elimina
    2. Non avevo notato il Sega Master System nella pubblicità dei Versacchiosi 😍

      Elimina
  5. Più che i Versacchiosi che ricordo poco, di quella curiosità mi incuriosisce il videogioco di calcio a cui i due stavano giocando, chissà qual'era.

    RispondiElimina
  6. Ma io non ho capito che cosa sono quei Versacchiosi.
    Non è che, a proposito di scorregge, facevano quel rumore schiacciandoli? ... ?)

    RispondiElimina
  7. Ahaha, i versacchiosi li ho rivisti pochi giorni fa ma nello spot tv (con varie scenette), erano per me... terribili XD
    Comunque, il sovrano di quella landa è una parodia dei dittatori africani... almeno dall'aspetto.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non a caso la Zenobia di Scarpa era una sovrana africana malvagia, fatta "rinsavire" ritorcendole contro il suo stesso piano malvagio di condizionamento mentale!

      Elimina
    2. Giusto, noto ora questa cosa del look da dittatore africano :D

      Elimina
  8. Mi piaceva leggere Topolino. E questi disegni mi strappano un sorriso anche dopo tutti questi anni :) belli belli.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Peraltro erano dei Topolino con una quarta di grande qualità..è un piacere rileggerli e toccarli con mano :)

      Elimina
  9. I versacchiosi!!! Insistetti con mia madre affinché me li comprasse TUTTI... il mio preferito era quello con la risata satanica, che usavo in maniera spregevole per spaventare mio fratello (che all'epoca aveva TRE anni). Ricordo quando mi nascosi nel buio della sua cameretta, costruii una "strega" con una maschera e dei cuscini e attesi che lui entrasse: solo in quel momento feci partire il suono.

    Ma non lo facevo per cattiveria: era solo il mio modo per "scherzare" ed essere "simpatico"... come quando volevo accogliere i nonni con un secchio d'acqua sopra alla porta (ma venni - fortunatamente - fermato da mia madre).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grande Nino! Bellissimo l'aneddoto dello scherzo a tuo fratello :D.
      Io di Versacchiosi ne ho visto solo uno, lo aveva un mio compagno di classe alle elementari, ma non ricordo quale..

      Elimina

Posta un commento