Capelli


In tempi di "lockdown", dobbiamo convivere con capigliature improponibili, causa l'impossibilità di recarsi dal barbiere e dal parrucchiere. "Io senza capelli, sono una pagina senza quadretti", cantava nel 1997 Niccolò Fabi. Oggi, invece, siamo pagine disordinate.

A proposito di "Capelli", ventitré anni sono passati da quel maggio del 1997 che ha chiuso la mia esperienza alle scuole medie e una breve, ma intensa pagina della mia vita: la pre-adolescenza, il momento di passaggio tra l'infanzia e l'adolescenza.

Nuovi amici, la passione per il calcio che si evolveva, l'addio ai giocattoli, i videogiochi, la scoperta della sessualità. Ma soprattutto quella spinta ad affermare il proprio "io", partendo dai principi e dai valori trasmessi dai miei genitori e da mia sorella; affermare i miei gusti, le mie passioni, farmi accettare per i miei pregi e i miei difetti, a costo anche di non avere popolarità. Crescere, ma rimanere se stessi, senza farsi condizionare dai comportamenti degli altri.

Nel maggio 1997, allo spettacolo scolastico organizzato nel cinema parrocchiale, cantai "Capelli" di Niccolò Fabi, con tanto di parrucca riccioluta e nera che mi fu prestata da una mia compagna di classe, parrucca che mi tolsi, al verso "E voi, levatevi la parrucca", lasciando spazio all'improbabile pettinatura con riga laterale che "sfoggiavo" all'epoca.

Non ero popolare, ma la mattina successiva si parlò tanto e bene di quella mia performance canora. Dissero che in particolar modo avevo emozionato cantando la parte finale, quella con "più alti".

Era la parte più importante della canzone, la più significativa.

Io chiedo ai miei capelli
Di darmi la conferma che esisto
E rappresento qualcosa per gli altri
Di unico, vivo
Vero e sincero

Non con i finti capelli di quella parrucca, ma con quei versi, lanciai il mio messaggio. Tutti noi siamo qualcosa di unico, vivo e vero. E le differenze costituiscono un valore.

La mia fu proprio una "pietosa impennata di orgoglio" , come cantato da Fabi.

Ma a volte una "pietosa impennata di orgoglio" è necessaria per dimostare di essere un uomo. E non un cespuglio, un numero del registro di classe, una figurina, un avatar.




Commenti

  1. Si può vivere da rivoluzionario anche nella melma dell'omologazione imposta dal Potere.
    Sembra impossibile, eppure nel mondo universitario i baroni esistevano davvero. Il titolare
    della cattedra Statistica obbligava l'assistente a raderlo ogni mattina e al taglio dei capelli ogni 15 giorni.

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    1. Una scena da film..
      ma è così.
      I Baroni esistevano, ma esistono ancora...

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  2. Bisogna essere sempre se stessi, come hai scritto nel post, le differenze sono un valore.
    Sereno giorno.

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    1. Esattamente e spero che qualche mio coetaneo dell'epoca lo abbia capito...

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  3. Ho sempre amato quella canzone di Fabi, divertente ma anche ricca di significati..non sapevo della tua carriera di cantante!

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    1. Cantavo abbastanza bene, inoltre suonavo il pianoforte. Ma come musicista non ero affatto un granché!

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  4. Ieri mio cugino ha tagliato i capelli a mio fratello :D
    Abbiamo fatto foto e video per immortalare il momento. Ne è uscito maluccio ma meglio di com'era. Si, speriamo riaprano presto i barbieri :D a qualcuno son proprio necessari.
    Un abbraccio.

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    1. Mia mamma invece mi ha dato una sistemata, è stata brava.
      Si è fatta anche la tinta, le ho dato una mano per il retro del capo, ma ha fatto quasi tutto da sola.
      Da giovane voleva fare la parrucchiera!

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  5. Eheh, tu hai chiuso con "Capelli" la fase che invece io non ho mai chiuso e che ritengo la migliore XD
    Ma... noi vogliamo vedere un video!!
    P.s. ma chi i capelli non ne ha, e quindi è una pagina senza quadretti e senza righe... cosa deve fare? XD

    Moz-

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    1. Un'ottima chiusura :) 1994-1997, bellissimo triennio di vita!
      Chi non ha capelli...è comunque uno di quegli album dove ci sono i fogli senza quadretti e righe!

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    2. Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii vogliamo un videoooooooooooooooo... video video video!!! *_*

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    3. ahahah, niente sex tape, io devo vergognarmi di questa esibizione :D

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  6. Ricordo ancora benissimo il boato che accompagnò il lancio della parrucca, erano tutti impazziti!!! Per l'originalità della performance, per la bellezza del messaggio, certo, ma soprattutto perché avevi spiazzato chi era abituato a conoscere soltanto un lato di te, quello più composto e discreto. Mettesti in mostra la tua ironia e la tua capacità di buttarti nelle cose con passione. C'è un video da qualche parte... ^_^

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    1. La vhs c'è ancora, è nel mobile nero in salotto, è dietro ai miei libri calcistici!
      Esatto, avevo spiazzato un po' tutti :D

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  7. Ma era nell'album con Senza Rabbia e Rosso?
    Perché quell'album mi piaceva un casino.
    Era un cantante che agli inizi ho seguito molto, almeno fino a Lasciarsi un giorno a Roma.

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  8. Mi hai raccontato più volte questo episodio, con una luce in viso e nella voce.
    Anch'io, come Miki, vorrei vedere quella cassetta.
    Chiederò a Lucia di mandarmela. Ahahahah

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    1. eh, una delle giornate più bella della mia vita :)
      Per fortuna ho tenuto quella vhs.

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  9. Fabi è un ottimo "terapeuta" a livello di testi musicali ..le sue canzoni non sono affatto banali...riesce a parlare con l'anima e attraverso la stessa .

    Forse riuscivi già da allora a calarti nei pezzi ed interpretarli molto bene ...una dote.

    Buona serata

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    1. Come il post dei quaderni..allora nell'"io" ragazzino c'era già un po' del mio "io" attuale :)

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  10. Mamma mia, non oso immaginare come sarebbe stato affrontare questo periodo nei momenti in cui li porto corti e decido di farli crescere. Quando non hanno senso e bisogna andare spesso a sistemarli...
    Bravo, chi se ne fotte della popolarità, è molto più importante la personalità, cosa che viene a mancare durante l'adolescenza perché in molti preferiscono essere dei "soldatini" tutti uguali, per essere accettati ma non si rendono conto di ammazzare la loro personalità. Da Bastian Contrario, salmone che va controcorrente, non mi sono mai piegato alle mode!
    Non ti ci vedo a cantare davanti a un pubblico ma rido immaginandoti con la parrucca afro 😂

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    1. Oddio, in adolescenza non ero certo uno di grande personalità :D però dai, non ho mai cercato di seguire gli altri solo per "farmi accettare". Alla lunga credo che abbia pagato la mia strategia!
      Ero abbastanza abituato al palco. Avevo già cantato e fatto alcuni saggi per il pianoforte!

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  11. Ora che ho scoperto che la mia compagna è abilissima a tagliarmi i capelli, il parrucchiere non vi vede più....
    PS: Non ricordo quella canzone di Nicolò Fabi, ma ricordo l'omonimo musical....

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    1. mi sa che i parrucchieri saranno tra "le vittime" della crisi economica..alla fine ho fatto bene a risparmiare 70 euro per due volte...

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  12. Che bel post questo!! Bello bello.
    Io ai miei capelli non ci ho mai potuto fare nulla, la zazzera riccia e crespa non è domabile. Però ricordo che per tutta l'adolescenza ho provato a disciplinarla, "lisciarla", addomesticarla. Era probabilmente una maniera di rispondere alle richieste di "atteggiamento meno ribelle" da parte della mia famiglia e dei miei amici. E invece, ad un certo punto, ho deciso: basta costrizioni alla natura, son così e così rimango, anzi, per dirla tutta, mi piaccio riccia e pure fuori coro. Non ho mai ritentato di lisciarmi un capello in vita mia, non fosse che per qualche matrimonio. Un atto d'amore nei confronti della parrucchiera.

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    1. Allora tu potevi benissimo cantare questa canzone :).
      Strano comunque: anche io ho avuto un periodo nel quale non vedevo di buon grado i capelli ricci :D.
      Così, non mi piacevano.
      Ma era una stupidaggine.
      Le donne sono belle sia con i capelli ricci che lisci :), lunghi e corti

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