I Nuovi Mostri: la mia top 5 degli episodi del capolavoro del cinema italiano

Alberto Sordi - I nuovi mostri

Film a episodi del 1977, "I nuovi mostri" è l'ideale seguito de "I Mostri", pellicola uscita nel 1963. Rispetto al primo capitolo, in regia a Dino Risi si affiancano, a seconda degli episodi, Mario Monicelli ed Ettore Scola. Di questo film ci sono diverse versioni. Una, la classica, prevede solamente nove episodi su 14, di cui uno, "Autostop", censurato nel finale; un'altra prevede dodici episodi, con il taglio di "Con i saluti degli amici" e "Il sospetto" (i due episodi peraltro meno efficaci). Un altro episodio, "Pornodiva", viene talvolta tagliato nel finale.

I "nuovi mostri" è un film cult della cinematografia italiana, interpretato da tre giganti: un teatrale e istrionico Vittorio Gassmann, un cinico e sarcastico Ugo Tognazzi, un gigantesco Alberto Sordi, la cui interpretazione - consentitemi la metafora calcistica - è paragonabile alla performance di Maradona in Argentina-Inghilterra della Coppa del Mondo 1986. 

Non è stato però difficile individuare, dei quattordici episodi, quelli che ritengo i migliori.

5) Senza parole. E' uno degli episodi senza gli attori protagonisti, inoltre non ci sono dialoghi, ma solamente due celebri canzoni come colonna sonora: "Ti amo" di Umberto Tozzi e "All by myself" di Eric Carmen. Ornella Muti è una bellissima hostess che viene sedotta da un giovane mediorientale. L'epilogo sarà violento, drammatico, inaspettato: il mediorientale è un terrorista che usa la hostess per farle portare a bordo un registratore contenente un ordigno e provocare una strage. "Senza parole" è ispirato a un fatto realmente accaduto (fortunatamente senza lo stesso esito tragico) ed è un pugno allo stomaco. L'amore è solo un inganno, il mezzo per portare morte. La musica, che in genere è appunto colonna sonora di momenti e ricordi felici, è addirittura il cavallo di Troia utilizzato per portare la morte. 

Ornella Muti - I nuovi mostri

4) Autostop. E' il primo dei due episodi con Ornella Muti protagonista. La giovane è un'autostoppista che ottiene un passaggio da un rappresentante di commercio: finirà in tragedia. Da spettatori ci aspettiamo, come in alcuni film in voga all'epoca, che il "male" sia rappresentato dall'autostoppista, ma non è così. Lei si spaccia per evasa per mettere un freno alle molestie dell'automobilista e questi le sparerà a bruciapelo, per poi giustificarsi davanti alla Polizia e maledicendo la ragazza, deceduta, per la situazione. Neppure la morte provoca pietà. L'episodio è effettivamente un efficace spunto di riflessione sui fautori della "giustizia fai da te" e dei "pistoleri casalinghi".

Ornella Muti ed Eros Pagni - I nuovi mostri

3) Cittadino esemplare. Gassmann interpreta un cittadino che, rincasando, assiste a un accoltellamento. Senza prestare soccorso alla persona agonizzante, una volta salito nel proprio appartamento l'uomo sembra dimenticare tutto, davanti a un piatto di spaghetti e a uno sketch in televisione di Pippo Franco. Anzi, il problema diventa l'assenza del pecorino negli spaghetti all'amatriciana. Uno spietato ritratto dell'egoismo e dell'individualismo nella società: come il Candido di Voltaire, il protagonista si chiude nel suo giardino, pardon nella sua abitazione, senza provare pietà per la morte e provando assuefazione alla violenza, che fa paura solamente quando colpisce "direttamente".

2) First Aid (Primo soccorso). Alberto Sordi, in una performance eccezionale, interpreta un nobile romano che trasporta a bordo della sua Rolls Royce un uomo investito da un'auto e ferito gravemente. Sarà costretto a riportarlo al punto di partenza dopo aver tentato vanamente di farlo ricoverare in tre ospedali diversi. Il primo era pieno; il secondo non accettava feriti dopo le 23; il terzo era riservato ai Militari. Una critica feroce al sistema sanitario e alla burocrazia ("Un'altra volta deve farsi investire verso le 21, massimo le 22", dice il nobile rivolto al suo sfortunato passeggero) che passa anche in secondo piano di fronte a un Sordi assoluto mattatore nel rendere la vanità del suo personaggio, apprezzabile però per il gesto di aiutare un ferito e di prodigarsi nel tentativo di farlo ricoverare. 

Alberto Sordi in Rolls Royce - I  nuovi mostri

1) Come una regina. Il pugno allo stomaco più forte. Alberto Sordi interpreta Franchino, un uomo di mezz'età che affida a un ospizio la madre, una donna piccola di statura, fragile, ma ancora lucida di mente. Una decisione, quella di Franchino, figlia anche delle pressioni della moglie, desiderosa di partire in vacanza senza doversi preoccupare le salute della suocera. La madre accetterà di trascorrere l'ultimo periodo in quell'ospizio, ovviamente non per convincimento, di fronte ai patetici tentativi del figlio di descriverle quel luogo come un albergo confortevole, come una reggia, quanto per il grande amore che la donna prova verso di lui, non volendo essere un intralcio. Lo saluta così con un laconico "Addio Franchì", mentre il figlio urlerà la sua disperazione: "Trattatela come una regina", grida all'infermiera. Franchino era pronto a ripensarci, ma la moglie lo ha costretto a non fare passi indietro. Capiamo che quel "trattatela come una regina" non erano parole lanciate per ripulirsi, ma il grido di dolore di un figlio.  Rimaniamo ammutoliti, di fronte a questo episodio. Perché capiamo benissimo che anche noi possiamo diventare, in qualsiasi momento, dei mostri. 

Franchino (Alberto Sordi) e la madre

Trattatela come una regina!
Trattatela come una regina!

Commenti

  1. Nuovo cinema paradiso
    I soliti ignoti
    Mamma Roma
    Ladri di biciclette
    Una giornata particolare

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    1. Grandissimi titoli.
      Oggi è il centenario della nascita di Alberto Sordi. Questo è il mio piccolo omaggio 😉

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  2. Gran bel film, ma secondo me l'originale "I Mostri" era ancora più graffiante nella sua satira (il padre di famiglia che si compra una macchina per andare a mignotte; il cieco che rifiuta di farsi operare aggratise perché non avrebbe altro lavoro; l'analfabeta che vince il Premio Strega grazie a sotterfugi sessuali con una giurata; i due coniugi che al cinema in una scena forte discutono del muro che vorrebbero uguale nella loro villa; il pedone che appena sale in macchina si trasforma; la moglie che fa le corna al marito troppo preso dalla tv; il padre che inculca concetti sbagliati nell'educazione del figlio; ecc ecc...)

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    1. Guarderò sicuramente i Mostri. Quella del pedone come storia l'ho già sentita. Ne hanno fatto un remake topolinesco che tu sappia?

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    2. "Pippo Motormania" del 1950 ;)

      https://www.youtube.com/watch?v=kFHT1lw3vSI

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    3. Eccolooooooo
      grandissimo Andrea...Amavo questo cartone

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  3. Ho un vuoto, giusto quello di Sordi ricordo... sempre che non abbia visto un remake o che la scena non sia stata ripresa da qualche emulatore tipo Verdone 🤔

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    1. Quale di Sordi tra i due? Un altro episodio non è entrato nella top5, anche se è bello anche quello, peraltro è quello speranzoso...

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    2. Quello che porta la madre all'ospizio. Può essere che ho visto un corto, forse addirittura una roba straniera che ha copiato 'sto film 😝
      Ma spero che fosse proprio 'sto film. Non riesco a farmelo venire in mente.

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    3. Secondo me allora lo hai visto in passato!

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  4. Possibile che non l'abbia visto? Ho il vuoto, fatta eccezione per l'episodio di Sordi che riporta il ferito al punto di partenza. In compenso, ho avuto la fortuna di conoscere il maestro Monicelli, poco prima della tragedia. Conosco sua figlia Ottavia e conoscevo la sua prima moglie. Tuttavia, rimasi delusa. Forse ero arrivata troppo tardi, la mente era già obnubilata da cattivi pensieri :(

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    1. L'episodio di Sordi e del ferito penso sia il più famoso!
      Davvero hai conosciuto Monicelli? Caspita...
      Un giorno mi dovrai raccontare questa storia :)

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  5. Il mio preferito è decisamente quello di Sordi con il "malconcio", comunque anche quello di Gassman e Tognazzi che in osteria si ammazzano di botte per gelosia e preparano così una zuppa buonissima mi faceva sempre morire dal ridere

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    1. Gassmann e Tognazzi in quell'episodio sono fantastici. Molto acuto anche il significato..direi che è attuale pensando a certi chef iperstellati che preparano piatti bizzarri..

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  6. Un cult che potrebbe essere valido ancora oggi, anzi io ne farei un nuovo capitolo aggiornato alle tematiche mostruose dell'uomo odierno.
    Rivedrò questo film, mi hai messo voglia^^

    Moz-

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    1. Miki in realtà lo hanno già fatto. :) Nel 2009 Oldoini ha girato "I Mostri Oggi" con la Ferilli; Abatantuono; Bisio e Panariello. Certo del cast dei primi due film mi sembra non sia rimasto più nessuno. Non per scelta del regista ma perché nel frattempo erano quasi tutti volati in cielo. "I Nuovi Mostri" secondo me non regge il paragone con i due film precedenti però ci sono un paio di segmenti che non sono male. Uno su tutti quello della Ferilli madre di una ragazza scomparsa.

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    2. Allora devo anche vedere i mostri oggi :)
      In fondo Oldoini non ha fatto brutti film negli anni '90..

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    3. @Moz: bene bene, magari cerca la versione integrale!

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  7. Non guardo questi film, lo sai. Però hai fatto bene a proporre questo post proprio oggi che l'Albertone nazionale avrebbe compiuto 100 anni.

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    1. Infatti è stato il mio omaggio a Sordi. Avevo la recensione di altri due film pronti(uno con la Di Lazzaro :D), ma mi sembrava giusto citare, dei tre, il migliore.

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  8. Gasmann e Tognazzi erano già comparsi nel primo "I Mostri" che prendeva in giro abilmente gli italiani del "Miracolo Economico", le new entry Sordi e Muti aggiungono in questo caso un tocco di cinismo in più, sopratutto la Muti che permette di poter osservare le cose dal punto di vista femminile che nell'originale mancava.
    Riguardo a Sordi si capisce bene come "senta" realmente il ruolo in "Come una Regina", nella vita vera pare che Albertone facesse molta beneficenza in particolare nei confronti di bambini e, per l'appunto, anziani.

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    1. La Muti devo dire mi ha convinto, diversamente da altre pellicole in cui l'ho vista all'opera.
      Mi fa piacere che Sordi fosse uno molto attento alla beneficenza!

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  9. Devo assolutamente recuperarlo. Ce l'ho lì nella lista dei film italiani da anni... e credo sia arrivato il momento! :D

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    1. Io sto facendo indigestione di cinema italiano old :), a parte qualche sporadica capatina nei tempi recenti!

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  10. Un po' sopravvalutato. Ma uno dei migliori film del periodo. Concordo ,Alberto Sordi è il vero mattatore.

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    1. Grazie e benvenuto!
      Beh, magari un paio di episodi non sono all'altezza..ma il resto è tutto di primissima fascia. Ho escluso dalla mia top5 un paio di episodi comunque notevoli. 😉

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  11. Bellissimo tema e bel post. Dino risi era una lama che tagliava l'ipocrisia della società. I mostri come i nuovi mostri erano film bellissimi proprio per la loro satira devastante un po' più bistrattato, mi sembra, sia il "Commissario Logatto", che racconta dello sciacallaggio dei mass Media sulla cronaca nera. Io ti consiglio (se già non lo hai veduto) "Signori e signore Buonanotte" con Mastroianni. È uno sforzo collettivo di Risi, Monticelli e Loy

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    1. Ciao Marco! Sai che il film "Signori e signore buonanotte" è in rampa di lancio? Me lo tenevo da parte perché mi sembra uno dei migliori che ancora devo vedere!
      Il commissario Logatto è un film interessante...non lo vedo da molto tempo, potrei dargli una rinfrescata!

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