Ma che fine hanno fatto i Mechissani?

Foto dal web

Secondo le cronache familiari, sono nato alle 6.27 di un venerdì di 37 anni fa.
Quattro chili e trenta grammi, 51 centimetri di lunghezza.
Avevo gli occhi chiari, peccato non averli conservati, crescendo.
Circa due ore prima mia madre Veronica si era svegliata con le doglie e mia sorella Lucia, che aveva 6 anni, non si accorse della 'fuga' in ospedale e continuò a dormire serena, assistita dall'Angelina, la nostra vicina, una zia acquisita per lei, una zia acquisita per me. Fu svegliata da mio padre, al ritorno a casa: fece irruzione nella camera di mia sorella, urlando "è nato, è nato" e per tutta risposta ebbe dalla figlia, ancora mezza assopita, un "Ma sei impazzito, non è mica Natale?".
Fui battezzato a fine luglio, ancora gli anticicloni africani non esistevano, ma fu un'agonia, una cerimonia lunghissima. Da battezzato iniziai a urlare come un indiavolato e mia madre fu costretta a rifugiarsi in sacrestia, per allattarmi.
In sostanza ero già noioso dopo pochi mesi di vita.
Il mio primo giocattolo fu una casetta con le api, mentre a 9 mesi iniziai a gattonare. Le prime parole arrivarono tardi. A due anni non ero molto loquace, ma una delle parole che uscivano più frequentemente dalla mia bocca era Mechissani, cioè Messicani. Le due figure disegnate su una maglietta.
Qualche mese dopo, dentro a un ovino Kinder, trovai come sorpresa proprio un Mechissano, la mascotte del mondiale di calcio del 1986.
Il calcio era nel mio destino, evidentemente.
Me lo aveva sussurrato, all'orecchio, un Mechissano.


Commenti

  1. Azzo! Questo ricorda anche la vita trascorsa nel liquido amniotico dell'utero della madre.

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    1. Qui ho un trucco: un compito della scuola elementare. Un'attività chiamata la mia storia: abbiamo ricostruito i nostri primi 6 anni di storia in base alle nostre testimonianze e a quelle di genitori, fratelli e sorelle.
      Questo post è la versione rielaborata della pagina sulla mia nascita 😊

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    2. Ovviamente quel quaderno lo custodisco con cura

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  2. Occhi chiari, "ciccione" e muto.
    No, non potevi essere tu. I conti non tornano.
    Lucia, però, immensa come sempre.
    😂😂😂
    Buon compleanno a te, Amico mio.
    Quest'anno niente regali perché non ci sto con la testa, ma a saperlo che bastavano due Mechissani mi attivavo. 😜
    Ti voglio bene.

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    1. ahahaahah, ero un po' diverso da come sono ora :D.
      Sì, mia sorella sempre fantastica: poi è sempre stata intelligentissima.
      I tuoi regali sono tutto il tempo che mi dedichi, è quello che conta di più.
      Anche io ti voglio bene ❤

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  3. Ciao caro,
    grazie di cuore anche a te. Mi hai investito di una bella responsabilità :).
    Ci provo: nel contempo l'abcb è anche una sorta di mia "enciclopedia". Non un diario, ma qualcosa di più.

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  4. Uno dei ricordi più belli che conservo è quello della prima volta in cui ti ho visto. C'era la serranda un po' abbassata nella camera d'ospedale dove eravate tu e la mamma e un gran silenzio. Dormivi ed eri bellissimo. Eri il mio fratellino. E ti amavo già immensamente! <3

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    1. ❤ io ovviamente..non ricordo nulla. Ma per fortuna ci sono stati i vostri racconti, e quel bel quaderno scolastico❤

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  5. TANTI AUGURI A TEEEE!
    bello l'indiavolato in chiesa, era giusto ribellarsi :p
    Avevi, nel destino, il calcio... o forse il Messico??

    Moz-

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    1. Grazie amico mio ❤
      ahah, il Messico non mi hai mai attirato tanto come paese...
      Giusto qualche personaggio degli spaghetti western! Tipo El Vasco di Vamos a Matar Companeros :D

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  6. Tanti auguri di buon compleanno a te, persona speciale! Mi hai rubato una risata con la tua ironia, definendoti: "già noioso dopo pochi mesi di vita"... Sono invece convinta che, il giorno del battesimo (molto probabilmente di domenica), già prima della maglietta coi Mechissani e della sorpresa dell'ovetto kinder, sapevi che c'erano le partite, e non avevi tempo da perdere... Un abbraccio.
    Paola

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    1. Grazie Paola, mi rendono felice i tuoi auguri, ma anche il fatto di averti regalato una risata con queste righe :).
      Già: la domenica è il giorno delle partite :D e in effetti quando ero bambino, era dura tenermi lontano dal televisore alle 18, quando c'era 90esimo minuto su Rai 1 :D

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  7. E in sacrestia hai smesso di urlare miracolosamente? Oppure c'era un tizio somigliante a Max von Sydow che ha espulso il diavoletto che ti occupava usando bibbie e boccette di acqua santa? Mi domando se abbia finito il lavoro.... :-P
    Buon compleanno, anyway!

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    1. Grazie Obs! Beh, più semplicemente...il latte di mamma ha risolto il problema in maniera molto efficace!

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    2. ahahah oppure beata ingordigia :D

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  8. Dovrei iniziare a segnarle, queste benedette date! ^^
    Tanti auguri, Riki (io arrivo in ritardo come le dive, ma senza fascino e capricci :P ).

    Me li ricordo, i "Mechissani" della foto. Carini.
    Oggi alcuni direbbero che sono stereotipi razziali XP

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    1. Grazie caro!
      Infatti mi chiedevo: ma chissà chi si ricorda questi Mechissani :P

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  9. Ho perso il tuo compleanno :(
    Mi dispiace Riccardo, scusami.
    Tantissimi auguri, seppur con un giorno di ritardo. Ed un grande abbraccio.
    Sempre immensamente felice di averti conosciuto.

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    1. Tranquilla, gli auguri sono ben graditi anche dopo 😊. Anche perché tu ci sei sempre, ci sei sempre stata, e di questo ti ringrazio di cuore ❤

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  10. Tanti auguri in ritardo. Il tuo compleanno è capitato nella settimana in cui ho staccato la spina, 'nnaggia!
    Ma eri un abbacchio! Se ricordo bene, io non arrivavo ai 3 e mezzo.
    A me m'hanno battezzato all'ospedale, senza cerimonia (anzi che lo hanno fatto, dato che si sono sposati in comune, solo di recente si sono risposati in chiesa, mentre io vorrei "sbattezzarmi" dato che non sono più cattolico da anni).
    Io ho fatto tutto tardi, come la maggior parte dei primogeniti.
    Forte "mecchisani" 😄 come tutte le parole che storpiano i bambini.

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    1. Tranquillo..auguri ben accetti anche in ritardo! :)
      ahahah un abbacchio, definizione meravigliosa!
      Il ciccio-Riky, come mi chiama Moz :D

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