Quando Vecchioni cantò con Paperino. Il lamento di un cavaliere dell'ordine di Rosacroce

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La natura devastata dall'inquinamento, le influenze della massoneria e dei servizi segreti americani sulle vicende politiche italiane, cantanti che hanno abbandonato (chi per scelta, chi per costrizione) ogni velleità critica rispetto a ciò che li circonda, limitandosi a cantare innocui e stereotipati versi d'amore.

E' un ritratto impietoso della società quello che Roberto Vecchioni traccia in una canzone dell'album "Per amore mio" (1991), "Il lamento di un cavaliere dell'ordine di Rosacroce" (L'ordine di Rosacroce è un ordine segreto del XVII secolo con legami con la Massoneria).

La canzone è resa particolare dal ritornello cantato da..Paperino, il celebre personaggio Disney, che in inglese si rivolge proprio a Vecchioni (Bob) dicendogli:

I don’t mind if the world’s gonna stop
I don’t care if this song is flop
Bob, you know,
all I want is to kill Cip and Ciop.

Oggi (cioé il 1991, perché tutto sommato oggi una coscienza critica nella popolazione sembra risvegliarsi, soprattutto in ottica ambientalista) nessuno è interessato ai problemi della società ("se il mondo dovesse fermarsi non mi importerebbe"), ognuno guarda al proprio orticello: a Paperino interessa solo "uccidere" Cip e Ciop, i due scoiattoli che lo infastidiscono.

E quali sono i problemi della società? L'inquinamento ("si rintanano gli uccelli
vomitando nel loro petrolio", "un mare di cartone grigio quasi come fosse un cimitero") e la violenza imperante ("Le pistole puntate sono sempre meno giochi di bambini"). Il cantautore Vecchioni si aggrappa all'idea di bellezza (rappresentata dalla donna: "l'unica idea dentro questa follia") e fa un riferimento alla massoneria nel verso: "Puzzano le strade che portavano ad oriente di seguirle o di cambiarle te lo giuro non m’importa proprio niente". A Vecchioni non interessa avere appoggi per fare successo, ma allo stesso tempo autodenuncia la propria debolezza. Non ha la forza di portare avanti una battaglia contro questo mondo marcio, ma si limita a scrivere canzoni d'amore che ha venduto troppe volte o che ha venduto "due volte ad altrettante distinte signore". Versi d'amore ripetuti, banali, stereotipati. Fino all'amara considerazione che chiude la canzone:

Morire
per farvi bello il mondo
non se ne parla più
le idee
suicidi ad assassini
non le contate più..

I suicidi e gli assassini sono i tanti atti di sangue dai mandanti non chiari, con implicazioni della massoneria e dei servizi segreti americani deviati (il gladio e la rosa dei venti), temi ricorrenti nelle canzoni di Rino Gaetano. Ma oramai i cantautori non hanno più la forza di denunciare tutto questo. E si rifugiano, sconfitti, in un porto sicuro: le canzoni d'amore.






Commenti

  1. Non sarei così ottimista.
    Mi sembra che la canzone di Vecchioni sia attualissima, altro che.
    Poco o nulla è cambiato rispetto a vent'anni fa...

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    1. Beh, oggi una coscienza ambientale sembra essersi sviluppata...tutto sommato.
      Merito dei Topolino dell'epoca XD e delle sue campagne pro ambiente, ahhahha!
      Per il resto sì, è tutto come prima, se non peggio.

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  2. Che cavolo, visto che era in inglese, poteva dire tipo
    I don’t care if this song is pale
    Bob, you know,
    all I want is to kill Chip and Dale XD
    Il Grande Oriente, eheh... lo ha citato così? Sembra più una lamentela per il fallimento della confraternita, in chiave filantropico.

    Moz-

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    1. ahahh però Cip e Ciop erano più immediati, come riferimento!

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  3. Io credo che i cantanti vengano troppo spesso tacciati di indifferenza verso i problemi sociali o le "grandi questioni". Un cantante scrive la sua musica e non necessariamente è tenuto a "denunciare". Ad ogni modo ancora le canzoni di denuncia esistono, facendosi spazio a fatica fra stereotipato e commerciale, per cui credo sia piú l'approccio dell'uditore ad esser cambiato.

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    1. Credo sia giusto occuparsi sia di problemi sociali che di cose più "piccole".
      Però tutto sommato ci sono cantanti (soprattutto cantanti donna) che dicono sempre le stesse cose. O no? :D

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  4. Tema difficile. La cultura, l'arte, evolvono insieme alle società. Non so quanto sia appropriato condannare i cantautori (o le cantautrici) d'essere d'un botto diventati indifferenti. E' diventato complicato pure cantare. Pensa quanto deve essere difficile, oggi, farsi produrre da una casa discografica: mica tutte sono cosi ben predisposte, ne va del nome, della reputazione e soprattutto degli incassi. Siamo una società abbastanza rassegnata: cerchiamo svaghi ed evasioni.
    Qualcuno però non demorde. Non sarà così lampante come il testo di Vecchioni, però pensa ad alcuni testi di Fabrizio Moro o della Mannoia. Oppure ricordo una canzone de Il Cile di diversi anni fa. Il titolo era Cemento armato, diceva:

    Anche questa è vita: un lavoro che non sopporti ma che devi fare,
    Perché senza uno stipendio sei un difetto sociale,
    Perché crepi per consumare e consumi crepando.
    Anche questa è vita: ritrovarsi in una rissa di sabato sera,
    Come sfondo le luci blu di una sirena.
    Mentre scappi e tutto intorno è una nuvola nera.

    Anche questa è vita: ascoltare i politici che fanno chiari discorsi,
    Che il paese ha bisogno soltanto di iene ghignanti,
    Di pagliacci da televisione e dettagli eleganti.
    Anche questa è vita: ingoiare una polaroid di carta vetrata,
    Regressione in chiave etilica di un'altra giornata.

    Non potresti mai capire quanto ti ho amata.
    Dove sei? Mi hai lasciato in un oceano di filo spinato.
    Io ti ho dato prati di viole e tu cemento armato.
    Dove sei? Mi hai lasciato in un oceano di filo spinato.
    Io ti ho dato prati di viole e tu cemento armato, cemento armato, cemento armato
    Dove sei? Mi hai lasciato in un oceano di filo spinato.
    Io ti ho dato prati di viole e tu cemento armato, cemento armato, cemento armato

    Che ne pensi?

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    1. Io adoro questa canzone de "Il Cile!", purtroppo sparito, probabilmente per il discorso che facevi tu.
      "Cemento armato" meriterebbe di suonare ancora, nelle radio, ma forse più per la musica e la voce de "Il Cile" che è stata dimenticata.
      La musica italiana in fondo è sempre stata pop, ha cantato d'amore, e i cantautori sono sempre stati di nicchia (ma il valore di quei cantautori era tale da essere entrati nel mito), ma oggi mi sembra terribilmente "standardizzata", senza contare questa mania del reggaeton e della musica latina che ha dato il colpo di grazia alla nostra musica. I tormentoni estivi "ricalcano" quelli americani e tanti saluti.
      Poi c'è la musica hip hop.
      La musica ideale per fare denuncia (basti pensare a Status di Marracash, senza scomodare il gigante Frankie Nrg Mc), ma oggi trasformata in musica commerciale. La musica hip hop ha sempre "rubacchiato" a destra e sinistra, ma ciò che contava era il messaggio delle parole. Oggi invece la musica hip hop subisce le contaminazioni, non le crea. Qualche anno fa c'è stato il boom delle canzoni hiphop con il ritornello pop cantato da una cantante pop; adesso invece è il contrario. Si aggiunge la strofetta hiphop (spesso di J-Ax) per dare più sostanza a una canzone altrimenti "moscia".

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    2. Guardo la classifica di Radio Bruno e vedo per altro che al primo posto c'è Weeknd, "In your Eyes". Musica stile anni '80, ma una delle poche cose che ascolto sempre con piacere. Ghali non è male, tra i rapper di casa nostra, lui un po' di "denuncia sociale" la mette sempre. Elodie ha una bella voce e il tormentone estivo funziona meglio (Guaranà, terzo).
      Poi abbiamo la terribile Mamacita dei Black Eyed Peas, per carità, gruppo sempre precursore nell'anticipare gli stili e le mode musicali, ma oramai simbolo di questa deriva latineggiante della musica.
      Altre cose terribili:
      la voce poppeggiante di Halsey e le insulse melodie dei Marshmello;
      tommaso paradiso emulo del Vasco Rossi prima maniera;
      l'Irama che scimmiotta Fred Palma, i trapper che diventano spagnoleggianti;
      Lady Gaga con le sue minestre riscaldate (copiate peraltro da quell'altra nupva, Ava Max);
      Tusa e tutte quelle latine-rappeggianti americane che mi fanno venire l'itterizia;
      e anche i Coldplay e gli One Republic li vedo un po' smorti.
      Aggiungiamo Fedez, il rapper diventato popper che ha ammazzato Children di Robert Miles; le cover della Nannini ed Elisa (oramai molte artiste vivono di cover..).
      Questo è un po' il panorama della radio oggi.
      ps. Le canzoni di Gabbani invece sono carine: esempio di pop all'italiana gradevole.

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    3. In effetti, non fa una piega. Non posso che condividere parola per parola. Tommaso Paradiso, però, mi ricorda Umberto Tozzi XD tu gli hai fatto un gran compliemento.
      Parliamo di Anastasio. Sa che questo ragazzetto mi era tanto piaciuto:

      Non mi alzerò mai
      Da questo letto sfatto e zozzo
      Che mi tira giù sul fondo del profondo come un pozzo
      E mi ripeto "Alzati, almeno muoviti"
      Ma 'ste lenzuola sono come sabbie mobili
      E non ho manco sonno
      Ma se mi alzo torno ad affrontare il mondo
      E sono tempi bui, il gioco lo conosco a fondo
      E sono debole, lui cambia regole a suo piacimento
      E vince sempre lui, e vince sempre lui

      Non era male. Ma a Sanremo lo hanno fatto partecipare una cagata.

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    4. Anastasio lo conosco troppo poco per darne un giudizio. Su Paradiso: preferisco chi magari si rifà alla tradizione italiana, piuttosto che quello che scimmiotta i latino americani.
      Certo poi nei locali si balla quella roba lì, per cui capisco che abbiano bisogno di vendere la loro musica ai gggiovani.
      Ad ogni modo non ho citato il peggiore dei peggiori, in Italia: Nek. Il cantante a mio modo di vedere più mediocre, con testi da bambino della quinta elementare. Il giorno in cui Nek scriverà una vera canzone, scenderanno le rane dal cielo e i ghiacciai si scioglieranno di colpo.

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    5. Irene io adoro quella canzone di Anastasio :)

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    6. Nek si dovrebbe vergognare 😆

      Sara, io e te un cuore e un’anima 😁😁😘

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    7. ahahah :D, eppure siete così diverse (tranne che per sensibilità e profondità)

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    8. Allora mica tanto diverse 😊

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    9. Beh diverse sì, il tanto o poco non saprei :D

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  5. Idea originale quella di far cantare Paperino :D
    Ma l'idea di fondo della canzone è fin troppo aderente anche alla società odierna, in cui la musica che si scrive e si vende, sul serio, è quella dei sentimenti stereotipati. O quella che non comunica nulla.

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    1. Infatti, al commento a Irene ho un po' esteso il concetto su come sia la musica oggi. Sempre un po' approssimativo, ma spero di aver fatto capire il concetto :D

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  6. Mitico il Prof Vecchioni, sempre attuale e originale, come in questo pezzo. Io ho avuto la grande fortuna di frequentare per ben 2 anni il suo Corso di Scrittura Creativa alla Sapienza. Grande artista, di una disponibilità incredibile, di gran lunga più umile di altri professorini sbarbarti che non ti degnavano neanche di un saluto.

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    1. Io lo intervistai telefonicamente per la radio per cui lavoro, devo dire che è stato uno dei vip più alla mano (assieme a Pezzali e Cremonini). Gli feci la domanda su questa canzone. Scoppiò a ridere, dicendo di non aspettarsi proprio una domanda del genere!
      Persona veramente intelligente, di cultura, ma anche spiritosa e brillante.

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  7. Ciao Buongiorno come stai? Accetti uno seguendo il blog dell'altro? Possiamo essere amici (non c'è distanza per l'amicizia) e collaborare con i nostri blog. https://viagenspelobrasilerio.blogspot.com/?m=1

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  8. Ciao Buongiorno come stai? Accetti uno seguendo il blog dell'altro? Possiamo essere amici (non c'è distanza per l'amicizia) e collaborare con i nostri blog. https://viagenspelobrasilerio.blogspot.com/?m=1

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  9. Non conoscevo assolutamente questa (assurda) collaborazione :D Roberto Vecchioni molte volte ha avuto picchi di assoluta genialità, neanche a dirlo che la mia preferita è Samarcanda

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    1. Vecchioni è un cantautore che mi piace molto, anche se conosco pochissimo della sua discografia :)

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    2. Non conoscevo questo pezzo di Vecchioni .

      "Il cantautore Vecchioni si aggrappa all'idea di bellezza..."
      Vero,che sia una donna o l'amore verso qualcos'altro è una certezza su cui vale sempre la pena "aggrapparsi".Cercare sempre ciò che "Inferno non è"...che non vuol dire indifferenza, ma nobilitare la bellezza!

      Ciao Riky.


      L.

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    3. Ciao cara,
      Infatti l'idea di bellezza e di donna come simbolo di bellezza è assai suggestiva..e presente anche in un'altra celebre canzoni di questo disco di vecchioni..ne parlerò 😁

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