"Aeroplano" degli 883 è una canzone cult degli anni '90. Siamo nel 1993 e il brano fu pubblicato in un cd con i remix di altre canzoni degli 883. Ad affiancare Pezzali e Repetto, che presto avrebbe poi abbandonato il progetto, c'era una giovanissima cantante, Caterina, che Cecchetto aveva scoperto al festival di Castrocaro.
In realtà gli 883 sono protagonisti solo di un featuring, in quanto la canzone è cucita addosso a Caterina e alla sua giovane voce. Il testo parla di un'adolescente e della sua malinconia per un amore finito, quasi sicuramente un amore estivo. I tempi della spensieratezza dell'estate sono un ricordo, il cielo è infatti grigio, e quell'amore era anche un mezzo "per volare via", per dimenticare i piccoli, grandi affanni dell'adolescenza.
Ho riascoltato questa canzone. Al lavoro c'è stato un cambio in squadra, un (gradito) ritorno, la cessazione quindi di una situazione di sostituzione. Lavoro nella stessa squadra da 13 anni e tante persone sono entrate e poi sono uscite. Ma, sarà l'età che avanza, le ultime uscite hanno lasciato il segno e sono state un po' dolorose. Sono così giorni quindi un po' malinconici, quelli che ci avvicinano a un autunno e un inverno dalle prospettive negative un po' per tutti.
Riascoltando Aeroplano, ho ripensato anche a delle parole che questa persona mi ha detto, raccontandomi dei suo sogni adolescenziali, in particolare dell'espressione "non sono riuscita a prendere il volo".
Io penso che non siano tante le persone pienamente realizzate, tra sogni più o meno nel cassetto e obiettivi non raggiunti. Ma in fondo c'è spesso un equivoco: il concetto di realizzazione sul quale ci fissiamo è quello indotto dalle convenzioni della società, che ci mette peraltro in competizione l'uno con l'altro. Il vero realizzarsi è invece stare bene, trovare la nostra dimensione, vivere quei piccoli momenti di felicità e gioia che caratterizzano la nostra vita, sapere affrontare i problemi e avere delle persone che ti vogliono bene, per ciò che sei, non per dei successi che spesso sono effimeri.
Il senso della metafora del volo è questo: non significa raggiungere le vette più alte, ma significa affrontare nel migliore dei modi possibile questa vita. Significa, a volte, prendersi sulle spalle le persone a cui vogliamo bene: quelle che devono imparare poi a volare da soli e quelle che, in dati momenti, non possono farlo.
Ed è questo che rende più nobile il nostro volo, non la quota alla quale voliamo.
Quindi, cara Valentina (no, non è una citazione di Gazzè), continua a volare.
Sei speciale e ti voglio bene.
Il tempo degli amori estivi è finito e mi pare impossibile continuare a volare.
RispondiEliminaVola solo chi è serenamente felice in qualsiasi età perché non ha legato all'età
la gioia di vivere.
Bella riflessione Gus. Gli amori estivi infatti sono fatti tipicamente per gli adolescenti. Oltre a ciò, la nostalgia è sentimento in piccole dosi positivo, ma se diventa troppo dominante diventa negativo. Come hai detto tu, bisogna cogliere sprazzi di felicità in ogni età.
EliminaConcordo sulla vita: prendere il volo, lo si può fare per tante cose; magari ci si immaginava una chissà quale carriera e invece si prende il volo (con un super jet!) da genitore, riscoprendosi top nella famiglia.
RispondiEliminaLa canzone è un cult, appunto; lei voce anche acerba, sparita poi nel nulla (non so se abbia partecipato alla riunione con Pezzali, Repetto e Paola&Chiara).
Moz-
Sono sicurissimo: Caterina non c'era. Per il resto, penso che sia così: il volo lo prendiamo tutti, ma per mete diverse, ad altezze anche diverse. Banalmente mi verrebbe da dire: dobbiamo goderci il viaggio!
EliminaStare bene con se stessi, con ciò che coltiva la nostra passione e il nostro entusiasmo, evitare arrabbiature inutili, capire cosa ci fa male, situazioni e anche persone, tossiche, e allontanarsene serenamente. Il mondo è splendido, ricco di meraviglia. E di belle persone.
RispondiElimina"Il mondo è splendido, ricco di meraviglia". Non c'è bisogno di volare necessariamente ad alta quota! Che ne dici? Per il resto sì: bisogna stare bene con se stessi. E speriamo che le persone belle non chiudano troppe porte
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