L'anziano con la maglia di Ganz

Una dedica di Ganz ai lettori del Guerin Sportivo

E' una delle immagini, che porto nella memoria, di una delle estati più belle della mia vita, quella del 1998.
Il giovedì sera non mancavo mai all'appuntamento con il mercato serale, in compagnia dell'amico Alberto.  Tra i tanti passanti, ne notai uno: un anziano.
Camminava aiutandosi con un bastone, portava pantaloni color nocciola, ma soprattutto una maglia a strisce verticali neroazzurre.
La maglia dell'Inter.

La maglia tarocca, non quelle originali della Umbro. Una di quelle da bancarella, con la scritta Inter ripetuta sul colletto (ohibò, i taroccatori hanno anticipato gli stilisti delle maglie da calcio e la moda della scritta sul colletto del secondo decennio degli anni 2000).
In quegli anni le maglie da bancarella avevano comunque una vasta diffusione, addirittura venivano vendute, con un'inserzione pubblicitaria, anche sul noto settimanale Tv Sorrisi e Canzoni.

Il fatto curioso è che il vecchietto portava la maglia dell'Inter con il n.23, di Ganz.
“El segna sempre lu”, "segna sempre lui", questo il soprannome coniato per l'attaccante, che però a gennaio 1998 era passato al Milan.

Il primo pensiero andò alla maglia di Sforza (centrocampista svizzero in forza all'Inter 1996-97) a una scena celebre del film di Aldo, Giovanni e Giacomo, "Tre uomini e una gamba".




Il giovedì dopo rivedemmo ancora l'anziano, con la stessa maglia.

Era un tifoso dell'Inter? Si difendeva dalla canicola mettendo una maglia a maniche corte, invece della camicia?

Ci ripenso, ogni tanto, e ripenso anche a questi incontri all'apparenza insignificanti, che in realtà celano delle storie. E penso anche alla famiglia di quell'uomo, perché il ricordo di quella maglia n.23, per loro, è indubbiamente più profondo, emozionante e commovente di queste strane e leggere righe.

Nota: ripubblicazione, a seguito di revisione, di un vecchio post

Commenti

  1. Quello che passa nella mente di uno con la maglia di un giocatore di calcio non possiamo saperlo e nemmeno le storie.

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    1. Infatti sarei curioso di avere una risposta ai miei interrogativi. Una sciocchezza certo: ma quei ricordi di gioventù che fai fatica a rimuovere.

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  2. Io avevo la maglia di Taibi (peraltro con il n.1 e non il 23)..guarda te :D, penso sia uno dei portieri che ho meno ammirato della storia del calcio (ma era il portiere del Milan). Peraltro era un tarocco della maglia dell'anno precedente, ma non era fatta male (altra curiosità: era quella venduta con inserzione pubblicitaria su Tv Sorrisi e Canzoni. Ma a me fu regalata). Oggi non credo le vendano più. Vendono i prodotti ufficiali ma senza marchio (cioé materiale griffato Juve, Milan, Inter, venduto regolarmente dalle società, man senza i marchi Adidas, Puma e Nike) e al massimo si trovano dei tarocchi a regola d'arte di questi prodotti (infatti ogni tanto la Finanza fa sequestri di merce...).
    Le maglia tarocchissime credo non esistano più..non convengono. I prodotti ufficiali senza marchio sponsor tecnico costano poco.
    Sulle maglie da store confermo: per avere nome e numero dovevi o comprarle in negozi proprio specializzati (non semplici negozi di abbigliamento, compreso quello sportivo) che avevano in pratica i kit e il materiale per stamparli. Oppure dovevi ordinarle a domicilio :D (le famose inserzioni sul Guerin Sportivo).

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  3. Solo a me viene da chiedermi se quell'uomo avesse anche altre magliette o usasse tutti i giorni la stessa e non solo il giovedì? 😜

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    1. Eh, forse era in una condizione di indigenza. Chissà 😢

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  4. Io adoravo le maglie da calcio tarocche da bancarella, ne avevo anche una discreta collezione, fra cui la maglia di Luciano del Chievo quando ancora si chiamava Eriberto :D

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  5. Ho passato la mia infanzia con le maglie taroccate (o "pezzotte", come si dice dalle mie parti) :D
    Vero comunque che a volte immagini così semplici, all'apparenza senza significato, ti restino impresse nella memoria a distanza di anni...

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    1. Che poi erano di un materiale assolutamente non idoneo a essere portate e soprattutto usate durante lo sport :D

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    2. Ahahah direi proprio di no! :D

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    3. Che poi quella che avevo di Taibi era di un poliestere lucido e leggero...ma c'erano altre maglie che erano proprio ruvide :D

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  6. Kluivert, spettacolo! E Donovan direi una finezza. Di Bati era l'imitazione della maglia con Nintendo sponsor?

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  7. Io avevo quella di Weah...tarocchissima

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  8. Davvero...le maglie della Fiorentina dal 1995 al 2000 sono state bellissime (Reebok e Fila)

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  9. Bravo, molto delicato questo pezzo.

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  10. Cosa mi hai riportato alla mente... lo ricordo anch'io!!!

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    1. Veeedi!!! Te lo ricordi anche tu..era troppo iconico!

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