Non è stato il mio primo Guerin Sportivo acquistato in edicola. Ma è stato il primo Guerin Sportivo della mia vita: il n.49 del dicembre 1987, "abbandonato" per ignoti motivi tra i giocattoli riposti negli scaffali del mio asilo.
Il proprietario del giornale era sicuramente Gloria, una delle maestre, oggi appassionata "presidentessa" di una squadra di calcio del mio comune. Quel Guerin Sportivo è stata la scintilla che ha fatto scoppiare in me la passione per il calcio, proprio nel 1988, a soli quattro anni (i cinque anni li avrei compiuti il 3 giugno 1988, per la precisione). "Galeotto" fu certo anche la mitica partita a calcio tra animali nel film Disney "Pomi d'ottone e manici di scopa", scena che le maestre dell'asilo ci proiettarono un paio di volte nella sala audiovisivi. Forse anche i servizi dedicati alle squadre nazionali e italiane su Topolino (che all'epoca sfogliavo, le storie mi erano lette da mamma e sorella); di sicuro la storia "Paperino acchiappafantasmi", che univa la mia passione giovanile per i "Ghostbusters" al calcio (in alcune vignette Paperino è alle prese con un fantasma allo stadio e c'è anche una citazione di Maradona). Tuttavia fu quel Guerin Sportivo a rappresentare la vera "sliding door": chissà, senza non mi sarei appassionato allo stesso modo al "gioco più bello del mondo".
Ad attirare la mia attenzione, dopo la copertina ricca di foto e scritte, fu l'inserto centrale: Il film del campionato. E soprattutto le "Moviole" dei gol di Paolo Sabellucci.
A rimanermi impresse nella memoria furono soprattutto quelle del 2-2 tra Ascoli e Pisa, forse complice lo splendido gol in rovesciata di Agostini.
E in particolare grazie a quel Guerin Sportivo nacque il mio tifo per il Milan. La roboante vittoria per 3-0 sull'Avellino portò la firma anche di Paolo Maldini, che allora era il calciatore idolo di mia sorella, per questo simpatizzante rossonera. Un po' per questo, un po' perché fui effettivamente affascinato dalle maglie rossonera, nella mia mente di bambino decisi di tifare per il Milan, non sapendo che a fine campionato avrebbe poi vinto lo scudetto.
Di quello scudetto ricordo la festa organizzata nel piccolo comune di Talamello: la piazza gremita di tifosi rossoneri con le bandiere, il poster gigante della squadra che mi fu regalato (non ricordo da chi), il gelato Blob. Ad accompagnarmi alla festa fu Aldo, il cugino di mio padre, simpatizzante del Bologna. Vincere uno scudetto finì per consolidare il tifo per il Milan. Una squadra vincente, che mi avrebbe regalato più di una gioia nella mia infanzia e adolescenza.







Ecco, ora conosciamo la tua storia.
RispondiEliminaNe ho fatto cenno qualche volta, adesso è stata messa su "carta" definitivamente :D
EliminaÈ bellissimo quando uno scopre le origini delle proprie passioni!
RispondiEliminaE che bello Careca con la maglia con gli stemmi dello Scudetto e della Coppa Italia! :D
La partita del Napoli era quella di apertura del "Film"! Una bella vittoria contro il Torino
EliminaInsomma, abbiamo capito che la colpa è della maestra Gloria. Ahahahah :P
RispondiEliminaSì, ahahah :D
EliminaSai, a me piace credere che niente è per caso, ma tutto è per caso.
RispondiEliminaSembra un controsenso, ovvio.
Ma saresti lo stesso senza quel giornale trovato all'asilo? No.
Infatti, secondo me certe cose sono "lì per noi".
Una sorta di destino. Perché succede anche a me. Sono delle forze fluide che si muovono, e che a volte riusciamo a muovere noi stessi...
Moz-
Bellissimo questo tuo commento.
Elimina"Certe cose sono lì per noi".
Nel mio caso sembra davvero così.
O è il caso che trasforma piccole cose in qualcosa di più importante.
Un amore nato proprio da bambino, dunque :)
RispondiEliminaMi piace il discorso che ha fatto Moz, può darsi che sia effettivamente così.
Eh sì, la passione per il pallone è nata così, anche se poi ci sono stati altri fattori (il cartone, il mio vicino e i suoi album di figurine)...
Eliminaoddio, quanto fa strano leggere oggi "Maldini Jr."?
RispondiEliminaIo all'epoca avevo 2 mesi...
Davvero! Adesso Maldini Jr. è Daniel :D
EliminaAmmazza! All'asilo a me il calcio non diceva proprio nulla, manco giocavamo a pallone in giardino.
RispondiEliminaLa storia di Paperino deve essere una ficata, per te ancora di più dato che come scrivi, unisce due tue passioni!
Ecco, i disegni delle moviole avrebbero attirato anche la mia attenzione, pur non capendoci nulla.
Maledetto Guerin! Magari oggi saresti un tifoso della Roma come il signor Giannini 😆 Forse no, tua sorella ci avrebbe comunque messo lo zampino.
Sulla storia di Paperino ho un post preparato, ma devo ricaricare le immagini!
EliminaAnche io sono curioso di sapere..come sarebbe andata la mia storia calcistica, senza quel Guerin!
Ci saremmo sentiti ogni pre-partita della Roma, cantando insieme Forza Roma Forza Lupi di Lando Fiorini (l'unico vero inno!) 😂
EliminaAspetto con curiosità il post sulla storia di Paperino 😉
Devo caricare le immagini...ahah..poi scegliere la data giusta per la pubblicazione!
Eliminaahah, pensa, in qualche dimensione c'è un "me" romanista!
Poi ricordati che per mio padre, il principe era mio parente :D
EliminaMaldini Jr... come suona strano oggi :) eppure all'epoca era davvero lui quello giovane della famiglia! Ricordo bene la storia di quel mitico numero del Guerin così come ricordo bene che alla fine è proprio grazie alla tua passione per il calcio che ti portava a sfogliare quella rivista e a farti leggere da me e dalla mamma gli articoli che hai imparato a leggere di lì a poco, da solo. ^_^
RispondiEliminaRicordiamoci anche degli album di Giorgio, il nostro vicino, e del fatto che ricopiassi su un foglio le formazioni, imparando a scrivere :D
EliminaDivenni milanista a circa dieci anni grazie ai Prati e ai Rivera, ed anche perché - fortunatamente - non avevo nessuno a casa che mi spingesse verso una delle due romane... poi dovetti aspettare una vita prima di rivincere qualcosa, la stella negli anni 70 e la forza furiosa dall' 88 in poi... ;)
RispondiEliminacredo abbia ragione Moz: molte cose sono lì per noi, per tutti. Ma ognuno deve saperle cogliere: questa la differenza, immagino..
Vero: un milanista a Roma, bizzarro. Come un novafeltriese romanista, mio padre :D.
EliminaSperiamo di tornare a vincere presto: sarà una vittoria dolcissima.
Hai fatto un bel percorso indietro nel tempo Riky e ti sei ricongiunto a quel tassello che rappresenta oggi l'origine della tua passione...Poi è anche bello prendere atto di questa evoluzione di una consapevolezza ben nutrita che oggi stai condividendo attraverso altre voci ,altri canali ,integrando quelle persone care che ti hanno incoraggiato in quella passione .Ma sai che conosco tantissme persone che tifano per questa squadra del Milan poi ?Qui capire cosa unisce tante persone a questa unica passione è un bel dilemma:)
RispondiEliminaHa un sapore diverso ricongiungermi con il mio passato, ora.
EliminaPrima era per farmi conoscere. Poi è stato a volte un dolce cullarmi. Adesso è un vero ricongiungimento che mi dà spinta per il presente e per il futuro.
Forse questa non è neppure una storia così carina: però un po' bizzarra sì.
P.S., domani un post che ti piacerà :)
EliminaMi sono imbattuto in questo racconto cercando su Google vecchie copertine del Guerino...Non potevo non leggerlo tutto, anche perché qualche punto di contatto lo trovo.
RispondiEliminaSono milanista anche io, cresciuto in mezzo a tifosi del Napoli, ed essendo classe '84 ovviamente il Milan sacchiano/capelliano mi faceva andare sempre a petto in fuori a scuola il lunedì mattina. Non è il GS ad avermi avvicinato al calcio e al Milan, la scintilla definitiva forse furono i Mondiali '90 o poco prima (ricordo distintamente mio fratello che per la delusione del rigore di Serena contro l'Argentina lancia via dal balcone la bandiera italiana con tutta l'asta).
Il primo numero dev'essere stato quello del 9 ottobre 1991 (Atalanta-Milan 0-2), quindi spulciando un po' le date delle partite, sono abbastanza sicuro che sia quello. Col film del campionato e Sabellucci mi hai squarciato il cuore...
Le copertine - che fossero fotomontaggi estivi sul calciomercato, caricature splendide o foto normalissime - erano sempre accattivanti e con titoli fantasiosi che all'epoca trovavo geniali. Oltre alla passione calcistica, credo che leggerlo tutti i mercoledì abbia contributo all'arricchimento del bagaglio lessicale. Gli articoli erano scritti da 'penne' di prim'ordine, certi termini li trovavi lì per la prima volta. Nel decennio dei '90 era al passo, scandiva i tempi del campionato e il calciomercato non veniva raccontato, come oggi, minuto per minuto sui social. C'era il tempo di assorbire la notizia o anche solo il rumor di una trattativa.
Fedele compagno per anni (con il "Forza Milan!" e "Calcio2000"), non mi è rimasta più una rivista...Grande voglia di andare su eBay e acquistare un po' di vecchi numeri. Ahahah
p.s. Passo con l'auto, fidanzata seduta accanto a me, in Emilia-Romagna e vedo un cartello con su scritto "SAN LAZZARO DI SAVENA"...Istintivamente "Uh, il paese del Guerino!", "Di cosa?" ed io "No, niente, lascia stare!" :)
É un commento bellissimo, grazie davvero, grazie per la tua visita e per il tempo perso a leggere questo mio post. Ti risponderò con calma :)
EliminaCarissimo, mi sono gustato questo tuo commento. Anche io peraltro sono stato lettore di Forza Milan e di Calcio 2000, quello di Marino Bartoletti. Altra epoca. Il calciomercato in effetti non avrebbe più senso raccontarlo settimanalmente. Ma altro sì. Io credo che un film del campionato ben curato, ovviamente settimanale, con 4-5 moviole, sarebbe bramato dalla maggioranza dei lettori del Guerin. Perché oggi il lettore del Guerin è un collezionista. Capisco che non valga più la pena, per ragioni di costi e introiti, fare un giornale settimanale. Ma l'ultimo numero mensile del Guerin ha acuito la mia nostalgia per un Guerin che non c'è più: la prima parte del giornale, in particolare, è veramente desolante.
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