La gatta da pelare: il Pippo Franco da riscoprire




Pippo Franco, al cinema, lo ricordiamo soprattutto nei panni di Cesare Domenichini in "Ricchi, ricchissimi...praticamente in mutande", disgraziato capofamiglia che al mare si ritrova come vicini un gruppo di nudisti. Nell'episodio specifico si sprecano nudi e battute triviali che mettono in secondo piano il messaggio di denuncia sociale, di un'Italia debole con i forti e forti con i deboli.

Pippo Franco è stato però anche regista e protagonista di un film da riscoprire, "La gatta da pelare", una commedia a tinte gialle del 1981. Il noto conduttore della compagnia del Bagaglino interpreta Stefano Valenti, un disegnatore, che sospetta tradimenti della moglie con un noto psicoanalista, Maraldi. Quando quest'ultimo muore, Valenti diventa l'indiziato numero uno. Sarà proprio lui a cercare le prove per discolparsi, in particolare l'arma del delitto, la scultura a forma di gatto che lo psicoanalista teneva sulla propria scrivania.

Maraldi e la scultura della gatta

"La gatta da pelare" è una piacevole sorpresa: la prima parte del film, fino a quando Valenti scopre il cadavere dello psicanalista nella propria automobile, ha ritmi serrati quasi inusuali per una commedia. Pippo Franco è protagonista della scena, istrionico, convinto nella sua recitazione; alcune battute sono esilaranti e ben scritte, ma soprattutto perfettamente incastrate nella sceneggiatura. Il confronto tra il suo personaggio e Maraldi, interpretato da un ottimo Orso Maria Guerrini, è estremamente divertente, a prova di dialoghi vivaci e brillanti. Valenti punzecchia "a distanza" il rivale, rendendolo protagonista delle sue strisce umoristiche pubblicate sul giornale; lo psiconalista accetta di buon grado, mettendo in mostra una certa superiorità, rispetto all'atteggiamento infantile del Valenti. La parte più riuscita è quella che vede il protagonista girare in automobile per la città e imbattersi prima in un motociclista, poi in due prostitute, non accorgendosi di avere, nel sedile posteriore, il cadavere di Maraldi. Tutto questo porta a dialoghi esilaranti.


Valenti non si è ancora accorto del cadavere di Maraldi in auto

Quando il giallo prende il sopravvento sulla commedia, il film perde ritmo e sembra peggiorare, ma fortunatamente le investigazioni dilettantistiche di Valenti-Pippo Franco lo portano a scontrarsi con persone squilibrate, con effetti sempre molto esilaranti. Il finale porta alla scoperta del colpevole, ma anche a svelare qualche altarino rimasto nascosto. La recitazione istrionica di Pippo Franco, le battute e le gag non devono mettere in secondo piano una fine critica al mondo della psicanalisi: in pratica una moda per le signore ricche e annoiate. "La gatta da pelare" è un film con una sottile ironia, da riscoprire.

Commenti

  1. E' la psicanalisi il bersaglio di Pippo Franco.

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  2. E' molto carino come film. Ma anche "invecchiato" un po' :)

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  3. Per me Pippo Franco è uno di quei comici che è stato sprecato dal Cinema italiano, spesso sottoimpiegato in pellicole non all'altezza, sono convinto che il suo vero potenziale l'abbia espresso più in televisione (non mi riferisco solo all'esperienza del Bagaglino) che sul grande schermo.

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  4. Film che ignoravo totalmente, grazie della dritta :) Pippo Franco con quella sua particolare fisicità poteva sicuramente essere sfruttato meglio dal cinema italiano

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    1. Anche per me era ignoto.. l'ho conosciuto, questo film, grazie a una dritta di Bonigol

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  5. Sinceramente non sapevo che fosse anche stato regista di un film.
    Io me lo ricordo più che altro al Bagaglino, quante belle risate.

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    1. Anche io ricordo con affetto gli show del Bagaglino..Anche se Pippo Franco è stato più di questo.

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  6. Non ho mai apprezzato troppo Pippo Franco, perché non sopporto le commedie anni Settanta, nè la comicità demenziale.
    Però questo film sembra interessante, vista la presenza del genere giallo, e non solo dell'ilarità.
    Ma comunque passo, perché i film del passato, con i loro colori tetri, mi annoiano e mi fanno assopire.

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    1. "non sopporto le commedie anni Settanta"
      Insomma, non ci saremmo potuti sposare :D

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    2. Ahah
      Non solo per le commedie all'italiana. 😜

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    3. Intanto stasera hai imparato una cosa nuova 😁

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  7. Se lo recupero "on demand" potrei dedicargli un ritaglio.. anche se ora sono preso dal claustrofobico Criminal.. capisci a me!

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    1. Mi sembra che ci sia su Rai Play, non vorrei dire una sciocchezza

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  8. visto tempo fa su Sky ma non mi prese... ha lo stesso problema del Commissario Lo Gatto, che parte come una commedia e finisce nel torbido coi protagonisti che ad un certo punto si ritrovano come pesci fuor d'acqua.

    Pippo Franco ha dato il meglio ne "Il tifoso, l'arbitro ed il calciatore", questo film comunque ha una componente autobiografica dato che all'inizio faceva proprio il "fumettaro"

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    1. Però ne "La gatta da pelare" la parte "gialla" è mescolata a elementi di humor (a causa della presenza di personaggi caricaturali).
      Non sapevo degli esordi da fumettista di Pippo Franco!

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    2. >>>Da bambino Francesco segue gli studi in collegio. Frequenta poi il liceo artistico a via Ripetta. Tra i suoi insegnanti vi sono Renato Guttuso e Giulio Turcato, che favoriscono in lui la passione per la pittura[4].

      Successivamente fa il disegnatore di fumetti. Lavora per Fratelli Spada Editori. Quindi incomincia la carriera da musicista.

      purtroppo Wikipedia riporta solo questo...

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    3. Peraltro le vignette nel film sono molto carine...
      Non l'ho citato quest'aspetto nella recensione

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  9. Ma sai che forse l'ho visto? Ti parlo di parecchio tempo fa, però. Mi ricordo qualcosa, ma davvero poco, tanto che mi viene il dubbio di non averlo visto tutto (un tempo quando passava alla TV, o lo vedevi in quel momento, o se avevi altro da fare, amen...). Penso proprio che proverò a ripescarlo.

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    1. Lo hanno dato su Sky, mi sembrava di aver letto da qualche parte.
      Sì, questo è da ripescare :)

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  10. Ma sai che credo di non averlo mai visto? :o
    Proprio nemmeno per sbaglio: così particolare, con Franco, me ne sarei sicuramente ricordato.
    L'attore-comico secondo me è sottovalutato, e sempre perché nei suoi film passava il lato superficiale delle cose.
    Comunque, il giallo-commedia è un genere complicato ma molto battuto dal cinema italiano dell'epoca...^^

    Moz-

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    1. Ancor più il poliziesco commedia, a partire dal noto personaggio di Tomas Millian fino a pellicole come il Ficcanaso (sempre con Pippo Franco), ma anche Cane e Gatto con Bud Spencer

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