Chiaroscuri
Certe notti ti sfiorano
Stremato
t’abbandoni al silenzio
Si fa tardi
La luna t’accoglie
Lampi
riecheggiano
sordi
tra le grotte
dell’anima
Un volto
il suo
fa man bassa
di te
Il buio sa di
prigione
Scandisce sentimenti
rimasti in attesa
non rimane più nulla
Torni sui tuoi passi
ebbro di lei
CD
Passi
Chiediti se ancora
esisto
tra i
rottami sparsi
del mio
vissuto
in te
Muoviti
Scuotiti
Gocce di
speranza
irrorano
Un bacio s’adagia
su labbra umide
Il mio percorso
lievita lento
Verso te
non invano
Poco per
volta
ti prego
chiediti
Al ridestar di
quei
momenti
che di noi furono
essenza
CD
Claudio +++
RispondiEliminaA++, come ai tempi in cui andavo alle medie :)
EliminaSembrano quasi antitetiche, pur supponendo che il tema sia lo stesso, e il soggetto anche :)
RispondiEliminaMoz-
Beh, direi che comunque c'è assenza di lei: quell'ebbro di lei è forse una sensazione derivante dal ricordo del passato?
EliminaChiaroscuri mi è piaciuta molto, è uno scenario che credo abbia avvolto allo stesso modo molti di noi. La notte è la cornice perfetta per incasellare certi pensieri. Bravo Claudio, come sempre.
RispondiEliminaBellissima, delle due è la mia preferita!
EliminaA mio personalissimo avviso, Claudio, quando non ti incarti in rime forzate, le tue liriche guadagnano in ariosità e sentimento, come sguinzagliate, in questo caso alla ricerca di un amore tormentato, ma che può ancora palpitare...
RispondiEliminaSono sicuro che saprà cogliere il tuo suggerimento :)
EliminaLampi
RispondiEliminariecheggiano
sordi
tra le grotte
dell’anima
Ho trovato questo passo di una bellezza indescrivibile...
Chiaroscuri è bellissima...
EliminaScandisce sentimenti
rimasti in attesa
Quante volte i miei sentimenti sono rimasti in attesa..
Ragazzi, come sempre Vi ringrazio per l'attenzione che mi prestate e per le belle parole. Anche per le critiche, come nel caso di Franco, critiche che condivido e che hanno fatto sorgere in me il dubbio amletico dell'impostazione poetica: "rima o non rima? Questo è il dilemma". E' un dubbio che ho sempre avuto. Un dubbio che ho tuttora. Non sono io a decidere ma la mia sensibilità. In realtà la rima, che pure amo, è come la punteggiatura: talvolta circoscrive, limita nell'impostazione "alchemica" dei versi; appare una "gabbia" tanto quanto la punteggiatura. I miei versi non possono essere nè rinchiusi nè circoscritti. Vanno lasciati liberi di volteggiare in qualunque spazio possa essere bastevole per la loro corretta divulgazione. Nascono dai "processi" del cuore e ne seguono il battito, il fuoriuscire dai cassetti dell'anima pronti a posarsi sulla "leva" del momento, sull'ispirazione poetica vissuta e su quelle emozioni. L'impeto creativo del pittore vale quello del poeta. Entrambi dipingono. Entrambi puntano dritti al cuore della gente per dar forza ai sogni. L'uno col pennello, l'altro con la penna . Amo la rima e ho scritto diverse poesie in rima. Ma amo anche l'impostazione libera, quella che si regge sulle alchimie del momento e che non poche volte ti prende quando ti fermi ad osservare quel tramonto, quelle rondini che disegnano voli pindarici tra le nuvole bagnate dall'azzurro del cielo, quando le labbra di due innamorati si incontrano e decidono di accasarsi nello stesso desiderio, tra i sogni e le speranze di entrambi. E' questa la vita ed è questo che dalla vita bisognerebbe assorbire. Scrivere è come aprire una porta dentro di noi per ripararsi dalle intemperie del tempo. Ognuno di noi dovrebbe farlo per trovare la pace interiore che spesso manca. Detto questo non è il poeta a decidere tra rima o non rima. Sono i sentimenti che lo orientano, è ciò che la natura gli trasmette che lo spinge tra una scelta e l'altra. Grazie Franco per i tuoi interventi e grazie a Voi tutti per la gentilezza e la compostezza delle Vostre riflessioni.
RispondiElimina"Scrivere è come aprire una porta dentro di noi per ripararsi dalle intemperie del tempo".
EliminaHai proprio ragione, amico mio...grazie di cuore!
@Claudio
RispondiEliminaSento che le "critiche" riescono a sprigionare maggiormente il tuo dono ... è come assistere al momento in cui da una poesia se ne propagano altre sotto i nostri occhi ,simili a farfalle che svolazzano dentro i nostri cuori ...
Un grazie a te e a Riky ovviamente
Sento che le "critiche" riescono a sprigionare maggiormente il tuo dono
EliminaE' bella sia la sincerità di Franco che l'assoluta calma di Claudio nello spiegare le sue ragioni. Mi fa molto piacere che questo confronto si sia sviluppato qui!
"Anonimo" grazie infinite per le belle e toccanti parole che apprezzo moltissimo. Il vero dono sono i Vostri commenti e la pazienza con la quale mi seguite e sopportate, il mitico Riky compreso. Amo le critiche perchè solo con esse puoi crescere e migliorare te stesso. Grazie a Voi tutti.
RispondiEliminaGrazie ancora a te, mitico :)
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