Rino Gaetano e la sua potente invettiva filastrocca: Nuntereggae più! (Spiegazione)



É uno dei brani più famosi di Rino Gaetano, all'apparenza una filastrocca, in realtà una potente invettiva del cantautore crotonese. "Nuntereggae più" (1978) ha un titolo che nasce per gioco, dalla frase che l'amico Bruno Franceschetti era solito a ripetergli: “Rino nun te reggo più!”. Ma questa filastrocca è solo la veste esteriore di uno dei testi più caustici dell'artista, che aveva raggiunto una grande popolarità con "Gianna" a Sanremo. 

Il verso "Abbasso e alé" con cui inizia "Nuntereggae più" prende in giro il vizio italico di considerare qualsiasi cosa nell'ottica del tifoso: tifo a favore o tifo contro.  Rino parte criticando canzoni "senza fatti e soluzioni", quindi con testi leggeri e spensierati, e i fiumi di parole sprecati nei dibattiti sociologici sulla donna (deve arrivare vergine al matrimonio?) e sull'uomo (il maschio forte, il sesso debole), poi affonda i colpi contro la politica. "Ladri di stato, ministri puliti", per un testo di grande attualità che denuncia anche - ma è un populismo colto quello del cantautore - i privilegi della politica, tra "auto blu" e "super pensioni"

"Nuntereggae più" sbeffeggia i partiti (compresa la destra: con quel "Eya alalà" che è uno sberleffo al nostalgismo fascista), ma affonda il colpo quando accosta alla Dc il nome Cazzaniga. Chi era Cazzaniga? Vincenzo Cazzaniga, dirigente della Esso, una delle "sette sorelle", le compagnie petrolifere che dettavano il bello e il cattivo tempo sul panorama internazionale, ma che soprattutto finanziavano (in maniera occulta) la Dc, affinché potesse rimanere il partito di governo, sbarrando la strada all'ascesa del Partito Comunista Italiano e mantenendo gli equilibri in una fase storica contraddistinta dal dualismo tra America e Unione Sovietica. 

I nomi successivi a quelli di Cazzaniga sono l'avvocato Agnelli, Umberto e Susanna Agnelli. Rino Gaetano, in un'intervista alla rivista "Nuovo Sound" (1976), affermò criptico:

Agnelli, la Bastogi, Montedison sono società che svolgono attività culturali ed educative NON completamente avulse dal largo interesse popolare.

Il largo interesse popolare era quello appunto che portava la Dc al governo, quindi i due colossi industriali (Fiat e Montedison) e la società finanziaria-industriale Bastogi, legata alla Montedison (Cazzaniga ne fu dirigente...) svolgevano delle attività che in sostanza giovavano alla politica, perché la politica si conquistava grazie ad esse..il consenso in sede elettorale.

Il successivo elenco di celebrità (calciatori e sportivi, attori, cantanti e personaggi del mondo della tv) è naturalmente una critica a una televisione e una società che portano il cittadino a disinteressarsi delle questioni politiche e sociali, disimpegnandosi dall'impegno attivo, a fronte di un intrattenimento sempre più leggero. E se Giuliano Musiello è l'attaccante di Atalanta, Roma e Verona, da non confondere con Musella, attaccante del Napoli dei primi anni '80 (non era così noto, nel 1978, da meritarsi una citazione nel brano di Rino), significativa la citazione di Paolo Villaggio, il cui Fantozzi infatti diventerà, da personaggio di un film con una forte venatura di critica sociale (le pellicole dirette da Salce) a una macchietta in pellicole sempre più demenziali e "slapstick". D'altro canto nel 1978 l'epopea della caustica commedia all'italiana, inesorabile nel raccontare i (tanti) vizi e le (poche) virtù della società italiana, era terminata.

Così, dopo aver messo alla berlina i titoli, nobiliari o meno, e dopo un altro attacco ai privilegi della politica ("Immunità parlamentare"), Rino parla ancora di attualità, parla del compromesso storico, il grande riavvicinamento tra Pci e Dc, che fallì dopo il rapimento e l'uccisione di Aldo Moro. Ancor più sferzante è il riferimento alla spiaggia di Capocotta, luogo in cui fu ritrovato il corpo della giovane Wilma Montesi. Nelle indagini fu coinvolto anche il figlio di un ministro della Dc, ma lo scandalo fu presto insabbiato, anche perché l'attenzione dell'opinione pubblica fu spostata su un deputato del Partito Comunista fotografato mentre entrava in un "bordello". 

Riecheggiano invece la splendida "Aida" - la storia d'Italia narrata da Rino -  i versi su "il quindici diciotto, il quarantotto, il sessantotto", fino alle "pitrentotto", le p-38, pistole simbolo degli Anni di piombo. 

Tuttavia "Nuntereggae più" non è solo un'invettiva contro la politica, ma anche contro la società, contro il dilagare delle lotterie che promettono la ricchezza, in un Paese in cui ci sono ancora grosse disparità sociali e gente "che non c'ha l'acqua corrente". É infine un'invettiva contro i piccoli borghesi, che in un ritrovato benessere pensano alla vacanza estiva, con l'unica preoccupazione di non ritrovarsi la casa svaligiata al ritorno, e che si dividono tra la moglie e l'amante, "che bella sei, che bella lei, sei meglio tu", spiccando per la loro infedeltà e vacuità. 




Commenti

  1. Era stanco degli agnelli. Può darsi che loro abbiano ordito l'assassinio di Rino.

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    1. No, in realtà gli Agnelli erano opposti a Cefis, uno dei manovratori di fili, il potente sopra i potenti. Certo Rino non aveva grande simpatia neppure per gli Agnelli...

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    2. Gianna è Gianni Agnelli. Ascoltate Gina, la versione in inglese di Gianna, e capirete. Parla di uno che va a feste di ricchi,che ha una Pininfarina bianca

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    3. Il fiuto per il tartufo... parla del vizietto dell'Avvocato di sniffare. Anche il caimano nero di ahi maria si riferisce ad Agnelli.

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    4. Non si finisce mai di imparare..ora me la ascolto con attenzione (Gina)

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  2. Avvocato Agnelli, Umberto Agnelli
    Susanna Agnelli, Monti Pirelli
    Dribbla Causio che passa a Tardelli
    Musiello, Antognoni, Zaccarelli (nun te reggae più)
    Gianni Brera (nun te reggae più)

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    1. Verso mitico di questa canzone (anche un bel nunterreggae piu' al nostro amato calcio, che però a volte assume troppa rilevanza a livello di opinione pubblica rispetto ad altre questioni ben più rilevanti)

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  3. Finalmente ho avuto un po' di tempo per leggerlo! Ma quanta roba può starci in una semplice canzone?! Rino specialista, in questo... ❤

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  4. Perché nessuno parla della spiaggia di capocotta? Wilma Montesi e la sua morte?

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    1. Sono capitoli della nostra storia che non si vuole andare a rivedere e rianalizzare..

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  5. Adesso con la morte di Maurizio Costanzo altro potente della tv che per più di 40 anni ha praticamente fatto il bello e il cattivo tempo nella televisione italiana, vediamo plasticamente quel mondo di vacuità e di superficialità che si spertica in ricordi ed esaltazioni dello stesso personaggio che in una lontana puntata della sua trasmissione di allora Acquario, trattò malissimo Rino non riuscendo a nascondere la sua avversione verso di lui.
    Non c'è che dire, Rino Gaetano era un grandissimo che aveva capito molto della società italiana già allora e probabilmente la fine che fece non fu casuale purtroppo.

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    1. Ciao Massimo, benvenuto e grazie per il commento! Sì, ricordo benissimo quell'estratto di Acquario. Ma non mi stupisce. Rino Gaetano era troppo "pericoloso". Doveva essere ridotto a un cantautore di burle e versi non sense

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    2. Personalmente ho visto che Rino si fa scivolare addosso gli attacchi del Costanzo anzi contrattacca e parla di Italietta e rende il senza collo piccolo piccolo

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    3. Rino si è fatto due belle risate "sotto i baffi" che non aveva...

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  6. Grazie a te per questo bel blog che ho scoperto per caso.

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    1. Grazie davvero! Ti chiederei, per curiosità, come mi hai trovato?

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