Stanza 17-17 palazzo delle tasse, ufficio imposte


Ispirato a "I soliti ignoti" di Monicelli, "Stanza 17-17 palazzo delle tasse, ufficio imposte" di Michele Lupo (lo conosciamo tutti per alcune pellicole con protagonista Bud Spencer) è un film piuttosto bizzarro, a partire dal titolo.

Dopo un divertente e fallimentare tentativo di corrompere un onesto funzionario, Ugo La Strizza (interpretato da un sontuoso Ugo Tognazzi), un ingegnere, un attore di spaghetti western, un inventore e un nobile decaduto, tutti in grave difficoltà economica ed evasori fiscali, progettano l'ambizioso assalto alla cassaforte del palazzo delle tasse, allo scopo di utilizzare i soldi rubati per sistemare le proprie pendenze fiscali. Il gruppo chiederà aiuto a un anziano scassinatore, Katanga, per portare a termine il piano criminoso.



Ho visionato la versione più breve della pellicola, 80 minuti, e credo sia la soluzione migliore per apprezzare "Stanza 17-17 palazzo delle tasse, ufficio imposte". Il ritmo di questa versione breve è buono, i tempi morti sono pochi e la regia di Lupo piuttosto dinamica. Tra gli attori, in gran spolvero Ugo Tognazzi, inizialmente irriconoscibile, tra occhiali spessi e parrucca riccia,  sublime nell'ignorare la provocante prostituta che uno dei protagonisti gli ha inviato a casa nel tentativo di corromperlo, ma notevole anche la performance di Philippe Leroy, che interpreta Romolo, attore di spaghetti western soprannominato "Sartana". Per un appassionato del genere come me è spassoso vedere la scena in cui Leroy cade e grida "Arriva Sartanaaa" (citazione del film di Giuliano Carnimeo) e ancor più lo spot dei materassi, girato dall'attore in un set cinematografico, che scimmiotta una delle scene tipo di questo genere di film: l'arrivo in città dell'eroe, costretto a difendersi dal fuoco dei nemici. Unica pecca il doppiaggio di Leroy, affidato a Ferruccio Amendola, che dà al personaggio una voce troppo simile a quella di Nico Giraldi, il personaggio di Tomas Milian. Esilarante è anche la comparsata di Carlo Pisacane, già attore ne "I soliti ignoti", mentre non mi hanno convinto un troppo isterico Gastone Moschin (le nevrosi del suo personaggio non sono compensate e "alleggerite" come in Amici Miei dal tridente Tognazzi-Noiret-Del Prete\Montagnani...), non all'altezza del ruolo del protagonista (è in sostanza il capo del gruppo di ladri improvvisati), nè Lionel Stander nei panni di Katanga, irritante, con una strana parlata che mischia l'italiano allo spagnolo a qualche parola di tedesco. Si segnala anche una scena politicamente scorretta: Katanga, che oltre a essere uno scassinatore è stato soldato in molte guerre, ha parte della scatola cranica in metallo e quando essa si surriscalda, dà in escandescenze e ha allucinazioni, vedendo nei propri compagni i volti di soldati africani, reminiscenza di vecchie guerre: così li apostrofa come "Baluba".


Ugo Tognazzi nei panni di Ugo La Strizza

Sartana in azione!

Katanga come Derek in Bad Taste di Peter Jackson?

Katanga vede i compagni diventare dei..baluba

Superata la parte centrale dell'addestramento del gruppo improvvisato di ladri, il film si fa apprezzare nella lunga scena dell'assalto all'ufficio delle tasse, con colpo di scena finale inaspettato per i presupposti iniziali, ma non così scontato, seguendo l'andamento della storia. Di sicuro, arrivati alla fine, lo spettatore patteggia per i quattro ladri improvvisati e non solo perché conservano una certa etica, fermamente convinti a non prendere una lira in più rispetto ai soldi che servono loro per sistemare le pendenze fiscali. E questo è un pregio non da poco del film che, nonostante dialoghi non sempre riusciti, riesce a creare empatia nei confronti di un gruppo amalgamato piuttosto bene, benché non sia il massimo, sotto il profilo etico, patteggiare per un gruppo di evasori fiscali che si riciclano come ladri.

Commenti

  1. Tante situazioni farsesche che possono anche far ridere, ma la qualità è mediocre.

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    1. Secondo me c'è impegno da parte degli attori, una buona critica di fondo, poi sì, non è un film degno di entrare nella hall of fame della commedia all'italiana.

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  2. Fortuna che 80 minuti sono la "versione breve".
    Con quella lunga, ci sarei rimasta secca. :P

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    1. 80 minuti sono più che sufficienti. Non oso pensare alla versione più lunga :D

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  3. Ricordo vagamente il film, non uno dei migliori della storia cinematografica.
    Sereno giorno

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  4. In realtà il film non è poi così male, so di essere tra i pochi a pensarla così, però alcune cose funzionano. Il personaggio del nobile decaduto Pantegani del Cacco ha i suoi perchè, come pure tutta la parte in cui i poveri personaggi decidono di darsi al crimine per poter così pagare le loro tasse e conservare così un briciolo di dignità. Certo il personaggio di Moschin è fin troppo caricaturale, però bisogna tener conto che l'attore veronese di nascita per una volta poteva dar vita ad una figura veneta (padovano in questo caso) e di conseguenza si sarà voluto sbizzarrire un pochettino troppo. Quello che forse non funziona a dovere è l'equilibrio e l'amalgama del cast, un misto di attori italiani e francesi (a parte due eccezioni che dirò poi )che probabilmente non saranno riusciti ad interagire a dovere tra loro. Oltre a Leroy infatti è presente anche Raymondo Busseries (è l'inventore) un attore parigino molto attivo nella televisione francese, tra parentesi è apparso anche nello sceneggiato del mistero "I Compagni di Baal". Busseries aveva tentato una carriera internazionale comparendo in molte commedie italiane, tra cui "A Cavallo della Tigre" con Manfredi, senza tropo successo. Era un attore troppo rigido e schematico per reggere bene i ritmi comici. le due eccezioni erano il già da te ricordato Lionel Standler che girava spesso in Italia perché in America era stato vittima del maccartismo e di conseguenza pur di lavorare si doveva accontentare di quello che passava in convento e l'attrice di colore interpretata dalla britannica Joyce G. Stewart, una delle migliaia di starlette che gravitavano negli ambienti del cinema romano di serie b e infatti dopo credo si sia vista solo in qualche erotico.
    Ciao!

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    1. Grande Nick! A me è piaciuto e condivido il tuo giudizio sul film. Moschin non mi ha convinto, gli altri personaggi, eccome! Busseries è simpaticissimo.
      E' un film ricco di spunti interessanti, la scena di Tognazzi e della prostituta è E S I L A R A N T E!

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  5. Sicuramente un film minore della commedia all'italiana, o comunque della filmografia degli attori coinvolti.
    Un genere che è stato ripreso anche in futuro (I Mitici - colpo gobbo a Milano) e che funziona.
    Io questo FORSE l'ho visto... la scena dei baluba forse oggi sarebbe sconveniente ma nemmeno tanto, secondo me...

    Moz-

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    1. I mitici lo devo riguardare, perchè credo che sia debitore di molte pellicole del passato.
      Tu dici che la scena dei baluba non verrebbe contestata? Beh, in effetti non è che poi sia così "scandalosa", magari il termine baluba XD

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  6. Lo so, c'entra forse poco.. ma visto che si parla di cinema comico vintage, e anche attori francesi, hai mai visto qualcosa de Les Charlots? I famosi 5 matti ...praticamente dappertutto ..io li trovavo fenomenali!!.. un anticipo di grandissimo cinema comico surreale..

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    1. Li conoscevo io. Recentemente hanno anche replicato un loro film quello in cui si trovano al servizio militare e tra gli attori c'è anche il nostro Paolo Stoppa, se non ricordo male erano anche cantanti. Sempre se non ricordo male anche se erano francesi erano quasi tutti discendenti di famiglie italiane.

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    2. prova a ripescarne qualcosa.. anche, come accenna Nick, 5 matti al servizio militare.. fantastici!

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    3. Non sono un fan del surrealismo, a meno che sia pozzettiano :D

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    4. Io ti consiglierei di provare "5 Matti al Supermercato", una sorta di presa in giro dei centri commerciali, un fenomeno che negli anni 70 stava cominciando a prendere piede in Italia come in Francia distruggendo così i piccoli negozi. Non ti aspettare un capolavoro, si tratta di un film di serie B ma serie B onesta. Comicità minore come questo "Stanza 17-17" con un paio di momenti azzeccati.

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  7. Ma come li becchi questi film che la maggior parte della gente in Italia non ha mai neanche sentito nominare? :D
    Sei una sorta di ghostbuster cinefilo.

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    1. Per il cinema italiano, sì! :D
      Non ricordo se ho scoperto questo film dalla pagina Wikipedia di Tognazzi o di Moschin.

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    2. Iris e RaiMovie lo replicano abbastanza spesso sopratutto nei mesi estivi.

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    3. ah ecco, non sapevo fosse trasmesso, ovviamente immagino nel pomeriggio.

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    4. No, di solito la mattina sul presto. Ciao.

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  8. Questo non lo conoscevo proprio! Ma Tognazzi... quanti ne ha fatti?! :D

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    1. Sembrerebbe fare una parte minore (benché l'inizio del film sia irresistibile), invece..

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  9. Forti la citazioni di Leroy ma io la prima non l'avrei mai colta. Già per la seconda avrei captato.
    Scena dei Baluba sì, politicamente scorretta ma del passato c'è di peggio. A parte il nome che usa, li vede come avrebbe visto dei vichinghi se avesse combattuto contro di loro (magari con lo stereotipo delle corna che un realtà non hanno mai indossato).

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    1. Diciamo che sarebbe valutata come scena che fa stereotipi su una razza...appunto, come le corna per i vichinghi XD

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  10. Non conosco questo film e, come ti dicevo, di Lupo conosco soprattutto i film con Bud. Sembra interessante lo spunto della rapina. Poi ho sempre avuto un debole per i personaggi "nobile decaduto" alla Mascetti.

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    1. Non è uno spunto narrativo innovativo e forse neanche sviluppato così bene.
      Però una visione questo film lo merita. Se non altro per il cast..

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