Serenella Geri (foto da altarimini.it) |
Tra qualche giorno chiuderà i battenti "La profumerissima", lo storico negozio di giocattoli del mio comune. In realtà è una chiusura temporanea: tra qualche mese riaprirà con una nuova gestione e una nuova location. E' dunque arrivata la meritata pensione per Serenella, la titolare, che da 31 anni gestiva questo negozio: un po' paese dei balocchi, un po' profumeria (appunto, da qui il nome) e un po' cartoleria). E noi, in paese, abbiamo sempre chiamato il negozio "la Serenella". "Vado dalla Serenella", "l'ho comprato dalla Serenella". Lei si è sempre distinta per gentilezza e anche pazienza: perché noi bambini un po' di confusione la creiamo sempre, anche quando siamo composti. Impossibile infatti resistere davanti agli scaffali stracolmi di Tartarughe Ninja, Micro Machines, Transformers e Lego.
L'angolo delle mitiche costruzioni era in fondo al negozio, sulla destra, e in basso c'era la scaffalatura più ampia, quella che ospitava le confezioni più grosse, compresa la splendida "El Dorado", la fortezza dei soldati della linea Pirati, la mia linea preferita assieme alla città. Un mare di giallo in cui era impossibile non tuffarsi. Le mani andavano inevitabilmente a toccare quelle scatole così colorate, che solo a vederle rallegravano l'animo. Tuttavia la gentilezza della Serenella non si fermava lì: infatti mi lasciava da parte ogni copia del catalogo di giocattoli, conoscendo la mia passione per quei volumetti ricchi di foto dei miei giocattoli preferiti. L'ultimo giocattolo che ho acquistato da lei, nell'estate del 1995 (o era del '96?), fu un Trasformers, un Powermasters: Meanstreak, un dragster dalla trasformazione e dalla posa piuttosto banale, ma di impatto, con la sua carrozzeria gialloblu..Novafeltria. Tuttavia il ricordo più bello è legato a un pomeriggio della mia infanzia. Non ricordo il motivo per cui fossi particolarmente triste, ma mia madre ebbe una delle sue infinite premure, e mi promise di portarmi a fare un giro in automobile "a vedere un distributore di benzina". Sì, da piccolo rimanevo incantato davanti ai distributori di benzina: non li chiamavamo in famiglia stazioni di servizio o di rifornimento, ma distributori di benzina. Quel pomeriggio mi portò dalla Serenella e acquistò il super garage delle Micro Machines, che oltre a rampe, garage e parcheggi aveva un piccolo distributore di benzina con due pompe: quindi non solo mantenne la promessa di farmi vedere un distributore, ma lo portai anche a casa.l
Tra qualche giorno la serranda de "La profumerissima" sarà abbassata, ma i ricordi rimarranno indelebili...e quei piccoli, grandi gesti espressione dell'amore materno, la forza più grande che ci sia..
Chissà perché sono molto solidale con Serenella, sento che nuovi splendidi orizzonti la stanno attendendo, lontano da quegli scaffali pieni di giocattolini .. ora potrà salire su qualcosa di più grande di una micromachine e partite alla scoperta di mondi nuovi e reali!!
RispondiEliminaBeh, direi che il tuo commento è il miglior augurio che si possa fare alla cara Serenella :)
EliminaCosì però pare che è morta...
Eliminaahah oddio, in realtà son le parole di chi attende di giocare il suo terzo tempo con grande trepidazione. Vero, Franco? :D
EliminaHo la sensazione di aver sempre odiato i giocattoli, sia quando li aspettavo da figlio, sia quando dovevo regalarli da padre.
RispondiEliminaIl mio giocattolo preferito era la fionda, costruita con le mie mani.
Erano tempi diversi Gus: noi eravamo "bombardati" dalle pubblicità e dai cartoni animati che erano stati prodotti per far vendere i giocattoli.
EliminaAnche se i Lego non avevano bisogno di tanta pubblicità...belli erano sempre :)
Sicuramente il traguardo della pensione, soprattutto in questo momento storico tristissimo, è un gran successo per Serenella e per tutti.
RispondiEliminaQuindi auguri a lei, anche se spero che i nuovi gestori conserveranno l'atmosfera che in questi anni ha reso magico il negozio.
A Fasano c'è "Ginuddo", da un'eternità. Il padre lo lasciò al figlio, quando andò in pensione. Oggi anche quest'ultimo ha una sessantina di anni e non so se abbia eredi disposti a fare altrettanto.
Ginuddo :D caspita che nome bizzarro. Sarebbe bello che proseguisse fino alla terza generazione almeno!
EliminaRiky, nel mio blog ho il gadget modulo contatti. Scrivimi 'ché devo controllare il funzionamento.
RispondiEliminaGrazie.
Certo
EliminaFatto! Mi sembra tutto ok dall'esterno
EliminaRicordo di questo negozio, me lo hai accennato in un commento (ho un vuoto, non ricordo se da te o da me, forse in uno delle MicroMachines).
RispondiEliminaChe brutto quando chiudono negozi storici... per "fortuna" quelli di giocattoli del quartiere dove sono cresciuto hanno chiuso nel periodo in cui ero totalmente disinteressato, manco ci ho fatto caso. Ora è rimasto solo un piccolo alimentari, di quelli storici che portano la spesa a casa e fanno credito (cari arrabbiati).
Dovrebbe essere ancora aperto quello nel quartiere limitrofo, come per voi era Serenella, per me c'era Antonio, "l'ho preso da Antonio a Labaro". Magari ci passo, faccio due foto e un bel post nostalgico.
Noi lo chiamavamo "er/dar benzinaio" o "da Massimo", perché la facevano solo lì quando ero piccolo, con autolavaggio 😁
Grazie per aver condiviso questo ricordo.
Serena(ella) domenica 😝
Esatto, non in uno degli ultimi post che hai fatto, sui cataloghi, ma in uno dei vecchi.
EliminaSì, è brutto quando chiudono negozi storici, anche se poi riaprirà, ma in una nuova location, a inizio 2021...dopo i lavori.
E lì in quell'angolo molto caratteristico mancherà la mitica Profumerissima...
Bel ricordo.
RispondiEliminaMa era economico?
A parte che forse a te sta cosa non interessava...ma un po’ come i piccoli negozi di alimentari da me ameno ..non è che si trovino poi prodotti così convenienti rispetto alla grande distribuzione.
Lo stesso vale per le cartolibrerie che vendono anche giocattoli .
Comunque sì questo post sa di balocchi e dolciumi, bello e fortunata la Serenella.
Ciao Riky
Sulla tua domanda non saprei risponderti: secondo me per i giocattoli no, nel senso che bene o male, i prezzi dei giocattoli "brandizzati" erano quelli. E all'epoca non c'erano i centri commerciali: giusto La Standa, se ben ricordo.
EliminaPoi chiaro che per altri prodotti (profumeria, cartoleria) sicuramente lì risparmiavi.
onestamente saranno circa 15 anni che non compra un giocattolo in un negozio tradizionale... ormai vado di online o negozi della grande distribuzione (Toys Center, Planet ecc...) alla ricerca dell'offerta migliore (sapendo quanto costano i LEGO, piccoli risparmi sono sempre ben graditi!). è il nuovo che avanza e che travolge il "piccolo mondo antico" che abbiamo fatto in tempo a conoscere.
RispondiEliminaEppure ricordo con affetto da piccolo quando entravo al "Trenino", il negozio di giocattoli della mia città, e per me era davvero il "paese dei balocchi". Tra i top 3 ricordi della mia vita (insieme a quando ho toccato la Champions e il Mondiale vinto nell'estate della maturità) c'è quando mio padre mi ha comprato la metropolitana (AKA il "LEGO grande" di "Da grande") per Nasale 1991 <3
Grande Andrea che ha letto il mio articolo per altarimini.it :D!
EliminaDevo ammettere che per i regali di mio nipote spesso ho fatto riferimento all'online o ai negozi della grande distribuzione, per una ragione di assortimento...spesso a mio nipote ho ordinato Tartarughe Ninja dall'America, perché in Italia non disponibili!
Nasale 1991 <3
EliminaBuong Nasale 20211
ahahahaha
Refuso dai, capita 😁
Eliminaciascuno di noi ha un ricordo simile, legato ad un negozio di giocattoli.
RispondiEliminaFred a volte mi racconta i suoi di ricordi. E mio fratello pensa ancora a Leonardo, che ha chiuso da 15 anni.
Sono le cose che ci restano attaccate addosso dell'infanzia.
Pensa che a Novafeltria ne avevamo due di negozi di giocattoli. Il boomerang ha chiuso poco dopo l'apertura della Serenella. Vorrei ricostruire la storia di questo negozio..Farci magari un post!
EliminaBeh, cerca di capire se c'è ancora qualcosa del passato, e comprala!! XD
RispondiEliminaComunque, capisco benissimo, anche io ho visto chiudere due anni fa un negozio storico di giocattoli, qui...
Il tuo riaprirà, questo no... qua non gioca più nessuno, mi verrebbe da dire... è una cosa troppo seria per questo mondo sciocco :)
Moz-
mah, miki... i bambini, checchè se ne dica, giocano ancora tantissimo. è che sono cambiati i canali distributivi!
Eliminapensa a noi da piccoli quante volte ci siamo dovuti ""accontentare"" di un gioco perché quello che volevamo non si trovava (io per esempio non ho mai potuto completare la collezione delle Tartarughe Ninja trasformabili, perché nei negozi della mia zona nessuno aveva Rocksteady e Bebop... o il tartafurgone! Ti sembrerà strano, ma non l'ho mai visto in giro, sebbene desiderato per anni :( ).
Oggi non sarebbe successo tra amazon e mille negozi virtuali similari, che in più ti vendono scontati... oppure pensa anche al tuo caso recente dei nuovi Masters presi in blocco!
è il nuovo che avanza e i vecchi negozi di giocattoli "privati" (per distinguerli da quelli delle grande catene che hanno ancora senso) sono dei dinosauri non più al passo coi tempi (sebbene ai loro tempi, come i T-Rex, erano la cosa più bella e maestosa mai vista prima nel creato)
dimenticavo: in un altro ambito, è quello che è successo con le edicole!
EliminaNon sai che rompimento di scatole quando esce una nuova pubblicazione andare lì e dover spiegare all'edicolante di cosa si tratta e sperare che abbia capito (cioè io devo fare il suo lavoro!). Pensa che gli ho anche chiesto gentilmente di iscriversi a "prima edicola" così potevo gestire tutto online, ma niente...
Edicolanti che poi si lamentano perché non vendono niente... eccerto, per loro l'ideale sarebbe 200 persone al giorno che si comprano gazzetta e/o corriere dello sport e topolino come fumetto!
Tutto il resto è roba che manco sanno se arriva: Ratman Gigante, per esempio, devo andare ogni 3-4 mesi alla fumetteria più vicina (40km! Ma almeno so di andare a botta sicura e trovare tutto ciò che mi serve...) perché lui (o il distributore... ma non ha fatto niente per evitarlo!) l'ha segato perché vendeva solo la mia copia!
Confermo che capita anche a me con le edicole, Ratman Gigante neanche a parlarne..altri Bonelli o Panini se sei fortunato ne trovi una copia, però tutti che giocano a sti cacchio di Grattaevinci :(
EliminaEcco Fabri, mi hai fatto pensare ad un'altra cosa: oggi le edicole (quella di Novafeltria è l'esempio) vendono anche prodotti di cartoleria, libri e giocattoli.
EliminaAltrimenti chiuderebbero dovendo campare solo con i giornali..
per carità, la crisi nel settore c'è, ma quanti sono gli edicolanti che fanno il loro lavoro e quanti invece rimangono ancorati nel passato, senza voglia di sbattersi per accontentare i (pochi) clienti come me?
EliminaForse non vale la pena economicamente per uno solo, però che cavolo, è il tuo lavoro! come puoi pensare di vivere ancora di soli quotidiani nazionali ed ignorare la clientela settaria? Mi fai girare i coglioni e manco ci passo più nemmeno a prendere la poca roba che porti...
In realtà il discorso è un po' più complicato..
EliminaTipo che per edicole di comuni più sperduti è impossibile avere comunque determinati prodotti editoriali..
Devo scrivere un pezzo di approfondimento :D
Anche quello dove andavo io da bambino molti anni fa si è trasferito e si è addirittura ampliato, ma non vende solo giocattoli ma anche articoli da regalo, cancelleria, utensili da cucina, un pò di tutto insomma :) Comunque ricordo che quando ci andavo da bambino per me era il paradiso in terra!
RispondiElimina
RispondiEliminaAndrea, fai delle riflessioni molto interessanti. Ciò che hai detto sulle Tartarughe Ninja è l'esempio perfetto di ciò che è capitato a me per mio nipote.
Se un negozio ha le mille varianti delle Tartarughe, Shredder, i principali alleati e cattivi, ma poi non ha tutti i personaggi..il bambino che vuole completare la collezione deve far cercare altrove.
Per noi era diverso nel senso che cambiavamo spesso passione..
Dalle Tartarughe Ninja ai Ghostbusters, dai Masters alle Micro Machines..
Se non trovavamo il personaggio, cambiavamo linea di giocattoli...
Sulle edicole riflessione interessante..bisognerebbe capire qualcosa dagli addetti ai lavori!
Che dire di Serenella?! In quel negozietto passavamo ore a cercare pennette colorate, quaderni, gommine e pennarelli, bigliettini d'auguri, carte e nastrini da pacco mentre chiacchieravamo e scherzavamo, anche con lei... Da Serenella ho acquistato i primi regali da sola, il profumo per la mamma o il regalo di Natale per il primo fidanzatino... E, se ci penso, mi emoziona un po' sapere che lì poi la mamma ha continuato a comprare macchinine e camioncini... non più per te, ma per il nipotino! ^_^
RispondiEliminaEcco, tu chiacchieravi e io andavo a vedere i Lego :D...Ricordo anche quando mi comprasti un Turtles spacciandolo per un regalo per altri, ahhaah, poi me lo trovai a Natale :D
EliminaI negozi di giocattoli. Splendido luogo fatato. Nulla a che vedere con gli attuali megastore.
RispondiEliminaE' vero che i megastore saranno più assortiti, però mamma mia, quanto fascino aveva e ha il negozio di giocattoli. Poi La profumerissima era comunque molto fornita "di prelibatezze".
EliminaAbbiamo vissuto un po' tutti, noi dei piccoli centri, questi "traumi". Io nel mio paesello d'origine avevo il NEGOZIO DI GIOCATTOLI, l'unico, il solo. Quanta roba ci ho comprato, anzi... fatto comprare :D I Masters sopra ogni cosa. Poi sono arrivati i Centri Commerciali a una mezz'oretta di macchina, e addio. Va così.
RispondiEliminaEcco, il vero trauma è stato sapere della chiusura a Pesaro di alcuni negozi top...ne è rimasto solo uno, ultimo baluardo...
EliminaNoto che pure i negozi di giocattoli sono invasi di prodotti solo stranieri hanno solo quelli, negozi fatti totalmente di merce straniera o se hanno qualcosa di italiano ne hanno letteralmente due o tre misere briciole specialmente i negozi moderni che vendono i giochi solo attuali sono fatti completamente al 100% di robacce straniere bruttissime e vuote che non stimolano né a giocare né a collezionare.
RispondiEliminaAnche i giochi più banali sono stranieri è impossibile o rarissimo trovare pupazzi e pupazzetti della Trudi, della Lelly etc soppiantate dalla ridicola TY mi chiedo perché i negozianti vogliano solo la merce estera auto nazirazzisti e super estrofili anche per i giocattoli ?
Firma
Ciao Firma, sinceramente non saprei, sono un po' ignorante in tema; ma mi dispiace sapere, ad esempio, che i Trudi non ci siano più!
EliminaComunque parli con un non esterofilo, quindi sfondi una porta aperta :D