Fiorivi, sfiorivano le viole: il significato nascosto della canzone di Rino Gaetano


Può sembrare una canzone d'amore, con una "bizzarra" strofa finale. Qualcuno ha interpretato "Fiorivi sfiorivano le viole" di Rino Gaetano come il racconto di un amore adolescenziale, vissuto ai tempi della scuola.

In primo luogo dobbiamo ricordare che Rino Gaetano, per sua esplicita ammissione, non ha mai parlato delle proprie personali storie d'amore. Neanche "Tu, forse non essenzialmente tu" è una canzone autobiografica in senso stretto.

Certamente Rino in  "Fiorivi sfiorivano le viole" descrive un amore, nelle prime tre strofe e nel ritornello. Ma poi la canzone cambia tono e Rino canta così:

Si lavora e si produce, si amministra lo stato
Il comune, si promette e si mantiene a volte
Mentre io (oh ye) aspettavo te

Il marchese La Fayette ritorna dall'America
Importando la rivoluzione e un cappello nuovo
Mentre io (oh ye)
Aspettavo te

Il marchese La Fayette, spiega un valido esegeta dei testi di Rino, Bruno Mautone, è "l'esponente supremo dei massoni del settecento", protagonista della rivoluzione Americana e di quella francese. Il cappello nuovo, evidenzia Mautone, è "il tronco della vedova", un copricapo utilizzato dai massoni per depositare offerte da destinare ai massoni in difficoltà. In pratica La Fayette è stato diffusore di principi cardine della massoneria in Europa.

Nel prosieguo della canzone, Rino cita "Michele Novaro e Mameli", altri due celebri massoni, e il barone Otto von Bismarck-Shonhause: "Soprannominato il cancelliere di ferro, era [..] in stretto contato col generale e uomo politico statunitense Albert Pike, massone del grado più elevato" (definito anche il padre della massoneria). 

Rino quindi, in questa canzone dall'apparente deriva "non sense", parla ancora di massoneria e ciò si riconduce alla "mission" nascosta nei versi della sua produzione: denunciare il torbido della politica italiana, sottomessa ai grandi centri di potere dell'America e alla stessa massoneria, anche quella italiana, la famigerata P2 di Gelli.  Il verso:

Si lavora e si produce, si amministra lo stato
Il comune, si promette e si mantiene a volte

amaramente constata che mentre il popolo italiano lavora e produce, gli amministratori...non sempre amministrano in modo coscienzioso, visto che le tante promesse elettorali...vengono mantenute solo a volte. 

Infine una curiosità sul brano: in una prima stesura Rino Gaetano parlava anche della guerra del Vietnam, ma queste strofe furono tolte su pressione della sua casa discografica. 

Dopo tre giorni di prigionia viene rilasciato nella foto con la moglie e i figli 

e il governo di Hanoi proclama lo stato di emergenza nelle zone colpite dai bombardamenti americani. 


Guerra che naturalmente provocò stragi di vite umane e ingrassò le tasche delle industrie degli armamenti e delle lobby (massoniche) che governano l'America..e non solo.  

Commenti

  1. Pensa tu, se avesse lasciato le strofe sul Vietnam, l'attenzione sarebbe andata direttamente su quelle.
    Comunque, ripeto: modo intelligente di parlare di certe cose... che arrivavano a chi dovevano^^

    Moz-

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    1. Un verso veramente potente...molto più incisivo e potente della pur bella "c'era un ragazzo che come me..." di Gianni Morandi!

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  2. Le sue canzoni avevano sempre un significato tutt'altro che banale, anche se criptico. Era un grande, c'è poco da fare.

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    1. Verissimo..e ringrazio il dott.Mautone che nei suoi libri è riuscito a tradurre i suoi versi criptici...

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  3. Che bello nascondere un significato implicito nelle poesie o nelle canzoni. Io non ne sarei proprio capace, ma apprezzo questa scelta stilistica, dovuta essenzialmente ad un momento storico difficile o alla trattazione di tematiche scottanti.

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    1. Diciamo che essere ermetici è facile..ma nel caso di Rino non è un ermetismo, è essere criptico..giocare con le parole...

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  4. Il genio di Rino Gaetano. Lo penso e lo ribadisco ogni volta: che peccato che ci abbia lasciato così presto! Quante altre cose del genere ci siamo persi...

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    1. In questa canzone poi è estremamente geniale, anche musicalmente secondo me..

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  5. In Italia chi dice le cose che danno veramente fastidio viene puntualmente ammazzato.

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  6. Rino Gaetano era un dannato genio. Certe sua canzoni come Nuntereggae più sono si un'attualità terrificante. Basta che provi a sostituire i nomi dei personaggi e dei partiti da lui citati nel testo con quelli attuali e la solfa è sempre la stessa, a riprova di quanto meschino sia questo paese. Non sapevo cosa ci fosse dietro quel misterioso marchese La Fayette ma non mi stupisco che sia voluto andare a pigiare quel tasto....

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    1. Pensa che oltre ad essere attuale, Nuntereggae più è una canzone con tanti riferimenti "nascosti"...
      dc dc dc ... Cazzaniga!! Ne parlerò :D

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  7. Simpatico e interessante questo blog che tratta un po' di tutto. Buona giornata.

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    1. Ciao e benvenuta!
      Beh, il mio Abcb viaggia su queste direttrici:
      - ricordi personali
      - ricordi calcistici
      - cinema italiano
      - musica
      - calcio (in piccola parte, la parte più consistente è nell'altro sito che ho, il Bazar del calcio).
      E ho la fortuna di avere amici che contribuiscono con i loro scritti...A.J. su cartoni e fumetti (tema che io ho abbandonato ultimamente), Claudio D'Aleo con le sue poesie e Bonigol con le sue recensioni cinematografiche.

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  8. E' curioso come spesso si sottolinei quanto alcuni testi (come questo) nascondano significati criptici. Per me la grande forza della musica (come di tutte le arti) è il fatto di essere vettore di un messaggio. Forse oggi per musica si intende solo un prodotto commerciale confezionato per la vendita capillare (non sempre, eh!) e quindi molti faticano a capire che sia un modo per dire la propria.
    Comunque sempre grande Rino e bravissimo tu a tenere acceso l'interesse su di lui.

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    1. Grazie Mick, infatti io, da grande cultore di Rino, provo a tenerne vivo il ricordo...e grazie agli scritti dell'avvocato Mautone, di propagare i significati delle sue canzoni!

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  9. Le viole sfioriscono a fine aprile. Esattamente quando è stata ammazzata Vilma Montesi. Che era giovanissima quindi stava fiorendo. C'è anche il mare.

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