Dopo l'inaspettata conclusione della prima serie animata di 27 episodi, il manga di "Yu-Gi-Oh", nonostante il crescente successo, rimase sprovvisto di una trasposizione in una serie animata. Shūeisha, casa editrice del manga, decise di far realizzare una nuova versione dell'anime, questa volta però con altre caratteristiche rispetto alla serie precedente.
L'obiettivo era realizzare una versione più fedele al manga, ma soprattutto incentrata sul Duel Monsters, il celebre gioco di carte collezionabili che nella prima serie era sì importante, ma non centrale. Il compito venne affidato a due studi d'animazione, Gallop e Nihon Ad Systems: la serie venne ribattezzata "Yu-Gi-Oh Duel Monsters" (Yu-Gi-Oh! 遊☆戯☆王デュエルモンスターズ) dove quel Duel Monsters rendeva chiare le intenzioni dei produttori. Non era il proseguo della serie precedente, ma rivisitava la storia dal principio. Il 18 aprile 2000 su TV Tokyo venne così trasmesso il primo episodio "L'agghiacciante Drago Bianco Occhi Blu".
TRAMA La storia inizia con Yugi impegnato a giocare a Duel Monsters con il suo amico Joey, mentre Tea spiega il regolamento del gioco di carte collezionabili. Nei primi episodi vengono raccontate, in chiave diversa, alcune vicende della prima serie, con alcuni flashback che spiegano come Yugi abbia trovato il Puzzle del millennio (questi momenti sono disegnati ex-novo).
Seto Kaiba |
Già nel primo episodio (mentre nella prima serie ciò avveniva solo verso il finale) ci sarà il combattimento tra Yugi Muto e Seto Kaiba, con la vittoria del protagonista, grazie alla combinazione di carte capace di evocare "Exodia il proibito". Questa nuova versione della storia taglia completamente i primi sette numeri del manga per adattare le vicende dall'ottavo numero in poi con la saga del "Regno dei duellanti", in cui il ricco magnate Maximillion Pegasus organizza, in un'isola sperduta, un torneo di Duel Monsters, invitando i migliori giocatori di tutto il Mondo. L'obiettivo di Pegasus è quello di ottenere i 7 magici oggetti del millennio e attraverso essi resuscitare sua moglie Cecilia morta prematuramente.
Maximillion Pegasus |
DUE ANNI DOPO Questa nuova serie di Yu-Gi-Oh si presenta in modo completamente diverso, a partire dalla veste grafica che cambia completamente rispetto alla serie del 1998 realizzata dalla Toei Animation. Non più i colori caldi e accesi tipici degli anni '90, ma una grafica più moderna dall'impronta anni 2000 ben marcata. Forse una grafica più fredda, ma decisamente migliore in ogni aspetto. Il miglioramento è prodigioso tanto che sembra incredibile il fatto che tra le due serie siano passati solo due anni. La rappresentazione dei mostri e i duelli hanno fatto un notevole miglioramento, così come il gioco di carte collezionabili, che ora ha regole precise e dettagliate, seppur rimangano alcune evidenti incoerenze. I character designer sono gli stessi della prima serie, ovvero l'affiatata copia Shingo Araki (curatore dei personaggi maschili) e Michi Himeno (curatrice dei personaggi femminili). Questa volta il design dei personaggi rispecchia fedelmente quello del manga senza le libertà prese nella prima serie.
SUL PIU' BELLO Quasi sempre gli episodi si interrompono sul più bello, lasciando negli spettatori il desiderio di saper cosa succede. Questa era una tecnica molto utilizzata nel mondo dell'animazione giapponese per ragazzi, in un periodo in cui venivano realizzate serie molto lunghe. In questa seconda serie viene quasi abbandonata del tutto la formula degli episodi autoconclusivi per abbracciare una sceneggiatura fatta di saghe a più ampio respiro. Peccato la quasi totale sparizione dei momenti "slice of life" sempre utili alla caratterizzazione dei personaggi, a descriverne caratteri e peculiarietà. Rispetto alla serie precedente, viene lasciato poco spazio alla normale quotidianità.
CULTURA POP E ANTICO EGITTO Particolarmente riuscito il mix tra folclore dell'antico Egitto e la cultura pop rappresentato dal gioco di carte collezionabili. Il mondo di Yu-Gi-Oh riesce ad essere credibile tra avvincenti storie dell'antico Egitto fatte di sacre divinità, importanti eventi passati e reincarnazioni, in un continuo viaggio tra un lontanissimo passato e il presente fatto di tecnologie aveniristiche. Da menzionare le carte delle tre divinità egizie rappresentazione di tre dei dell'antico Egitto, considerate le tre carte più forti: Obelisco del Tiranno, Slifer Drago del Cielo, Drago Alato di Ra.
IL CUORE DELLE CARTE E IL REGNO DELLE OMBRE La trasmissione di "Yu-Gi-Oh Duel Monsters" in Italia inizia il 1° settembre 2003, nel primo pomeriggio di Italia 1, ottenendo sin da subito un grande successo. La puntata di mercoledì 10 settembre 2003 registra ben 2.433.000 telespettatori, con il 15.38% di share.
I quattro protagonisti |
Numeri importanti che proiettarono Yu-Gi-Oh tra i cartoni animati più visti in quegli anni, alla pari di "One Piece" e "Detective Conan". Il successo non passò inosservato: tv e giornali dedicarono ampio spazio al nuovo fenomeno di massa, mentre nei negozi e nelle edicole le carte da gioco collezionabili andarono a ruba tanto che clandestinamente vennero stampate false copie.
La versione italiana venne doppiata dalla Merak Film con la partecipazione dei classici doppiatori della scuola milanese, all'epoca all'apice del successo. Un doppiaggio nel complesso ben riuscito con alcune interpretazioni eccezionali: tra queste spicca il doppiatore di Seto Kaiba, Lorenzo Scattorin, capace di entrare completamente nella parte del personaggio. Da ricordare la dolce voce di Debora Magnaghi per Tea Gardner. A doppiare Joey Wheeler invece l'ottimo Simone D'Andrea. Ottimo anche Massimo Di Benedetto, capace di ben destreggiarsi nel doppio ruolo di Yugi Mutō e il suo alter ego Yami, conosciuto anche come il Faraone.
Yami |
Unico grande problema dell'edizione italiana (come per tutte le edizioni al di fuori del Giappone) é il fatto che derivi dalla versione americana curata dalla 4Kids, che ha censurato pesantemente molte scene, stravolgendo i dialoghi, modificando digitalmente i mostri, eliminando gli elementi mistici e esoterici. Il famoso cuore delle carte o il regno delle ombre sono invenzioni tutte made in USA per alleggerire i toni della serie, soprattutto perché le legge americana impone diversi paletti nella trasmissione dei cartoni animati. L'azienda 4Kids acquistò tutti i diritti internazionali di trasmissione, costringendo Mediaset ad acquistare la versione americana, più costosa di quella giapponese.
A.J.
Grazie A.J. per le informazioni.
RispondiEliminaSono tutte cose che non sapevo.
E' un grande esperto di animazione giapponese :)
EliminaGrazie a te, come sempre :)
RispondiEliminaDevo dire che mi piace più la ending 2, se quella che ho ascoltato è giusta!
RispondiEliminaOvviamente questa virata nasce perché si spingeva a mille il gioco di carte.
RispondiEliminaLo capirono anche dal Giappone... soldi a palate. E infatti addio alle scanzonate storie di Yugi re dei giochi (di tutti i giochi!), storie che adoro... :D
Moz-
Anche a me aveva colpito questa cosa dei giochi molteplici della prima serie..
EliminaSì, diciamo che poi il mercato impose il gioco di carte, che poteva generare molto fatturato... e si sono concentrati su quello.
EliminaPeccato, perché ci hanno tolto uno Yu-gi-oh! più genuino...
Moz-
Lo sto guardando proprio in questo periodo grazie a Netflix e mi sto appassionando al gioco di carte.
RispondiEliminaPeccato per le censure, sono davvero evidenti e rendono alcune scene nonsense.
Peccato davvero per le censure, ma dovevano adattare la storia per un pubblico più giovanile..
Eliminaah però, un taglio di gambe è abbastanza tosto...
EliminaFinalmente un cartone che conosco, sebbene non mi sia mai piaciuto.
RispondiEliminaMio fratello ne collezionava anche le card.
Siiii quello di Maggie e di quell'altra, un cartone che piaceva a Claudia :)
Eliminaricordo che lo seguivo di ritorno dal liceo! Non mi appassionava molto, ma volevo vedere quale situazione si inventavano per far vincere di cu...ore Yugi!
RispondiEliminadel tipo "Ho la carta più forte del mondo, hai perso!" "No, il cuore delle carte mi ha fatto pescare una trappola!" "Ed io ho la trappola contro la trappola!" "Ed io ho la trappola contro la trappola della trappola!"
Ho avuto uno strano rapporto con questo cartone: lo seguivo abbastanza distrattamente, ma ero un buon collezionista delle sue carte da gioco :D
RispondiEliminabeh, da collezionista di carte hai fatto bene!
Eliminasì, lo so che quei termini sono un'invenzione USA, ma di base c'era sempre (immagino) questo colpo di scena "inaspettato" che permetteva al buon protagonista di salvarsi sempre in calcio d'angolo.
RispondiEliminaE no, nemmeno Holly aveva questa fortuna, del tipo "A-ah! Immaginavo che avessi segnato al 97'... per cui io adesso sferrerò il mio tiro segreto che tenevo in serbo per occasioni come questa! GOL DA RIMESSA DAL FONDO!"
ahahahhahaahah, bellissimo il paragone tra Yugi e Holly!
RispondiEliminaNon è questa mi sa :D,
RispondiEliminaforse ho confuso ending e opening?
Ah ecco, mi convince di più allora l'ending che hai indicato tu!
RispondiEliminaMi piaceva guardarlo quando tornavo dalle medie nel primo pomeriggio su Italia 1 fino al 2006 poi con il fatto che iniziai il liceo e con altri grandi cambiamenti del periodo non guardi più la tv per anni se non a sprazzi se mi veniva la voglia.
RispondiEliminaFirma
Ciao Firma, benvenuto\a!
EliminaGrazie per la tua testimonianza e spero che l'articolo di A.J. abbia risvegliato qualche piacevole ricordo :)