Tommy: la commovente poesia di Roberto Vecchioni sull'amico suicida


Da bambino credevo che il "Tommy" raccontato in versi da Roberto Vecchioni fosse un mio coetaneo. Imprudentemente, in un gioco pericoloso, si era strozzato con una corda.

Non era così.

"Tommy", canzone tratta dall'album "Per amore mio" (1991), era un amico e il dentista del cantautore, morto suicida per impiccagione. Una tragedia del quale Vecchioni fu testimone, come si evince da alcuni versi di questa emozionante poesia in musica.

Notte lunga notte breve
notte impossibile per la neve
notte nera come il mare
notte che correvo senza mai arrivare.

Fa che sia una notte breve.
Fa che l'inverno gli sia lieve
quando poi sarà il momento
digli che io c'ero e non ho fatto in tempo.

Vecchioni infatti ricevette una telefonata dall'amico, tuttavia non riuscì a giungere in tempo. Era notte, nevicava, così fu impossibile per il cantautore cercare di salvarlo dalla sua sorte.

Nella sua splendida canzone, Vecchioni si rivolge a Dio, dicendo di non mettere Tommy vicino ad un assassino ("Se l'hai messo vicino a un assassino toglilo di lì Signore"). Questo perché la Chiesa in passato aveva una concezione negativa del suicidio, mentre oggi, se non sbaglio, si considera il suicida pentito, poco prima della sua morte, e quindi la sua anima viene accolta in paradiso.

Struggente la seconda invocazione a Dio: "Dagli un attimo di madre contro i tuoi regolamenti fallo, tanto chi ti vede toglilo dai miei che ne ho già avuti tanti". Da queste parole si intuisce che una delle cause della tristezza che ha spinto Tommy a togliersi la vita sia stata, verosimilmente, la prematura scomparsa della madre.

Da evidenziare, inoltre, un altro elemento fondamentale della canzone. Tommy non ha dato avvisaglie di suicidio, prima della telefonata nella quale annunciava a Vecchioni il gesto estremo: infatti nell'ultimo incontro "parlava di denti" e del fatto che il cantautore si dovesse sottoporre a delle sedute presso il suo studio dentistico. La depressione e la sofferenza delle persone sono infatti spesso nascoste.

Tommy non aveva niente
da sognare
aveva già passato tutto
il suo avvenire
nel suo giardino degli alberi incrociati
dove i dolori non sono segnati.

Tommy non aveva più sogni (che sono una spinta per continuare a vivere), non aveva più aspirazioni, ma (bellissima immagine quella del giardino degli alberi incrociati) non c'erano segnali, in apparenza, del suo malessere.

Commenti

  1. Credo non riuscire a captare una qualsiasi minima richiesta di aiuto da parte di qualcuno disperato, divenga rimorso impresso a fuoco.

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    1. Esatto. E Vecchioni ha "esorcizzato" in musica tutto ciò

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