I nuovi barbari: il Mad Max di Enzo G. Castellari, con George Eastman gran cattivo



Uno scorcio di città, divisa tra grattacieli anni '80 e palazzine in stile primo Novecento, è l'immagine di apertura de "I nuovi barbari", film cult di Enzo G. Castellari (1983), che segue la scia della fortunata saga di Mad Max. E' l'esplosione di un ordigno nucleare, su questi palazzi cartonati in stile puntata dei Power Rangers, a introdurre i titoli di testa della pellicola, ambientata nel 2019 (!). Segue carrellata di scheletri, vestiti con tute antiradiazioni e scarpe da tennis anni '80 (lo scheletro di una donna, nella tuta, ha due cupole trasparenti all'altezza delle tette, mah). Entrati nello scenario post apocalittico, ci accorgiamo che la "Wasteland" nella quale si muoveranno i protagonisti è praticamente il classico scenario da film spaghetti western all'italiana, filone "poveraccismo", con tanto verde. Dimenticatevi, quindi, gli splendidi outback australiani di Mad Max. Inoltre compare anche una strada ben asfaltata, sicuramente più della Marecchiese (la strada che collega il mio comune a Rimini). Infine, in tema di paragoni con i Power Rangers, non posso non citare la cava abbandonata, luogo perfetto per i combattimenti degli eroi in calzamaglia e casco contro i temibili alieni pupazzosi, ma anche dei guerrieri post-apocalittici. 

Il protagonista Skorpion

Avrete certamente capito che le ambientazioni non sono il punto di forza de "I nuovi barbari". Lo è la sceneggiatura? Nulla di innovativo, in apparenza. Il film di Castellari ripropone il personaggio del guerriero in solitaria (Skorpion), impegnato nella guerra per la sopravvivenza personale in uno scenario post-apocalittico. Skorpion si sposta a bordo di un'auto stile Interceptor, dotata di qualche gadget interessante e con una cupola trasparente al posto del tettuccio e luce psichedelica verde per la notte. Incrocerà la sua strada con i Templars, non i soliti banditi alla caccia di acqua e cibo, ma una setta che vuole purificare il mondo dalla presenza degli uomini, ritenuti appunto i responsabili della guerra nucleare che ha portato l'umanità alla quasi totale estinzione. 

Un rito dei Templars

Ecco ciò che rende "I nuovi barbari" un cult: un gruppo di villain post-apocalittici piuttosto originali. Capo dei Templars e gran sacerdote della setta è One, interpretato da George Eastman (Luigi Montefiori) . I suoi pupilli sono Mako, il classico punk post apocalittico con un  originale e curioso codino rosa-nero, e Shadow, una specie di incrocio tra Maccio Capotonda e Bob Sinclar. Tra i Templars non ci sono donne, anzi la presenza femminile in questa Wasteland è piuttosto scarna. E' ovvio che la riproduzione per i Templars sia un atto empio, in quanto finalizzato a dare vita ad altri esseri umani, ma non è empio l'atto sessuale in sé: il rito di iniziazione dei Templars è appunto una sodomizzazione (!) da parte del capo One. 



George Eastman nei panni di One

E a questo rito di iniziazione sarà sottoposto, nel climax del film, proprio Skorpion, momentaneamente catturato dai suoi rivali. Deduciamo che egli era stato addestrato per essere un Templar, ma poi si era rifiutato di far parte della setta (Beh, visto il rito di iniziazione capiamo le sue perplessità). E proprio quella scena, che a immaginarla appare assolutamente ridicola, diventa invece credibile grazie a un George Eastman calato alla perfezione nei panni dell'invasato "villain": "Skorpion, non hai voluto vivere da Templar. Morirai come un Templar!", dice, prima di strappare i pantaloni del suo rivale con una specie di cristallo appuntito e procedere con la sodomizzazione. 


Il rito iniziatico

Ops...

Eastman ha una mimica eccezionale, una presenza scenica perfetta (fisicamente è adatto a vestire i panni del gran capo), inoltre è assolutamente ineccepibile il doppiaggio di un sontuoso Michele Kalamera: tutto rende alla perfezione il carattere crudele, tirannico e visionario del grande "villain". Così come One, sono assolutamente credibili Shadow e Mako, due personaggi anche ben caratterizzati, perfido e calcolatore il primo, avventato e impetuoso il secondo. 


Shadow

A destra Mako

Non convince pienamente Giancarlo Prete, nonostante un certo impegno nel calarsi nella parte, nei panni di Skorpion: si cerca una somiglianza con Mel Gibson, la si trova con un vecchio portiere del Milan, Andrea Pazzagli. D'altro canto gli stessi produttori decisero di lasciarlo fuori dalla locandina, dando spazio ad altri personaggi. Skorpion è così a metà tra il Mad Max di Gibson e un pistolero da spaghetti western (l'abbigliamento unisce i due tipi di personaggi); le sue "spalle" sono un bambino fenomeno della meccanica e abile nell'uso della fionda, il mitico Fred Williamson (noto caratterista di questo tipo di film) dall'armatura galattica e dall'arco con frecce esplosive (Nadir) e la bella Anna Kanakis (Alma), che gira con un costume da amazzone e perizoma che spunta sotto il vestito (ma il regista non indugia su questo stringato capo di abbigliamento). Alma (in locandina con Nadir) sarà protagonista anche di una gratuita e fugace scena di sesso con Skorpion, dall'effetto comico per la lucina verde shock della loro tenda. 

Nadir e il suo arco

Ma torniamo ai costumi: i Templars sembrano un incrocio tra astronauti, giocatori di baseball e motociclisti. I civili sopravvissuti vestono di stracci. Skorpion nella battaglia finale sfoggia un'armatura trasparente (!) che mette in mostra i suoi pettorali e addominali, dando un tocco kitsch inaspettato. 


L'armatura di Skorpion

"I nuovi barbari", dalla confezione irresistibilmente kitsch, è ricco di buoni spunti e di trovate da WTF (What the fuck!, che cazzo). E' impossibile non divertirsi di fronte alle numerose scene d'azione, che Castellari dirige sempre con bravura. Che sia un film di guerra, uno spaghetti western o un post apocalittico, vedremo praticamente le stesse scene e vedremo comparse compiere salti acrobatici di un certo spessore, fintamente colpite da proiettili o dall'esplosione di ordigni. Ci sono diverse inquadrature "in particolare", che richiamano alla memoria gli spaghetti western e gli emozionanti duelli tra pistoleri. Castellari, e qui il purtroppo è inevitabile, aggiunge una componente splatter che, a mio modo di vedere, dà al film una deriva trash: manichini che saltano in pezzi, una decapitazione grottesca (la testa del manichino non si riesce a staccare), colpi di pistola che a seconda del caso non provocano neppure un minuscolo foro o producono devastazione della pelle, stile bomba d'acido. I Templars guidano speciali Dune Buggy con arpioni che infilzano i malcapitati, con una ventola utilizzata per decapitare (la già citata scena della decapitazione: praticamente il fuggiasco si mette in ginocchio, invece di inciampare, per farsi decapitare) e un lanciafiamme (usato sadicamente per bruciare un malcapitato impossibilitato a fuggire). 


Fatality...

Anche i mezzi utilizzati ne "I nuovi barbari" hanno reso questo film un cult: c'è un certo impegno, da parte della crew, nella realizzazione di queste Dune Buggy. Solo qualche altro veicolo è invece palesemente un furgone con alluminio appicciato sopra (come avviene in un altro epigono tricolore di Mad Max, "Il giustiziere della strada"). Film dunque a basso costo, artigianale, kitsch e un po' trash, ma dal ritmo dinamico, divertente. E tutto sommato neanche così banale: tra un combattimento e un inseguimento stradale, si legge tra le righe la contrapposizione tra il fanatismo religioso dei Templars (l'uomo peccatore che viene punito da un Dio vendicatore, la cui espressione sulla terra è One) e invece lo spirito di fraternità della comunità religiosa difesa da Skorpion e alleati, guidata da un ottimo Venantino Venantini. Una comunità che accoglie generosamente (sapendo che la ricompensa arriverà non su questa terra, ma nella vita dopo la morte) e che simboleggia la via della salvezza: i valori trasmessi dalla famiglia, dall'unione solidale tra le persone. In fondo lo stesso Skorpion porta a termine vittorioso la sua battaglia con i Templars, grazie all'aiuto di tutti.


Venantino Venantini


Commenti

  1. Per commentare il post bisogna attrezzarsi indossando mutandine di ferro😢😢😒 per
    evitare sodomizzazioni cruenti.

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    1. ahahahahah, sì :D, in effetti per i non appassionati questo film è veramente un supplizio..dal primo all'ultimo minuto 😁

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    2. Dormirei dopo sette minuti. Lo sappiamo entrambi. 😜

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    3. Naaa...ti entusiasmeresti a vedere i Templar assalire un avamposto di civiltà :D

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  2. Il povero Giancarlo Prete, funzionava meglio come doppiatore che come attore. I film che fece con Castellari sono tra i più rappresentativi della sua filmografia, per il resto citerei i suoi lavori televisivi, tra cui un episodio della prima serie di "Spazio 1999" intitolato "Fantasma su Alpha", all'epoca la Rai era coproduttrice della serie e cercò di infilare quanti più attori italiani come guest star, altri due furono Gianni Garko e Orso Maria Guerrini. Prete purtroppo è scomparso nel 2000 a causa di un tumore al cervello. Non è riuscito a vedere un 2019 molto diverso dal film "I Nuovi Barbari".

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    1. Grazie Nick per l'ottimo contributo! Con Castellari ha fatto anche i due film di Fuga dal Bronx, ma lì non era protagonista.
      Mi dispiace per la sua prematura scomparsa..

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    2. Se appunto penso che la Rai una volta produceva (anche se in collaborazione non importa) cose incredibili come Spazio 1999, mi sale lo sconforto.

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  3. Ahaha sulla somiglianza col giocatore del Milan mi hai steso.
    Comunque, sì: ci abbiamo provato anche noi a fare i post-apocalittici e sono diventati scult del genere, con un loro perché. Forse anche involontario.
    Di certo, come sottolinei, l'Italia poco si presta ad avere le wasteland adatte allo scopo.
    Dovevano scegliere un po' più a Sud, se non il solito lunare Campo Imperatore.
    In ogni caso, cast di livello, che poi sia capace o meno; i nomi ci sono e anche una certa coraggiosa follia nella trama^^

    Moz-

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    1. Questo è un vero (s)cult.
      Sicuramente era preferibile girarlo in Spagna, dove peraltro giravano molti spaghetti Western.
      Invece tanto bel verde...
      Hai detto bene: "coraggiosa follia" nella trama.

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  4. Purtroppo quando il cinema nostrano ha cercato di entrare nel filone fantasy ed in quello fantascientifico, ha fatto uno scivolone brutto dal quale non si è più ripreso: era roba che per farla bene costava troppo e se cercavi di farla in economia poi il risultato si vedeva, per non parlare spesso e volentieri di una certa ignoranza su questi generi narrativi. C'era la buona volontà ed è innegabile, ma da sola non bastava.

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    1. Sai Alex, una cosa mi è sempre piaciuta del nostro cinema.
      Lo spaghetti western non tira più?
      Bene, mi reinvento con i post apocalittici.
      E' vero quello che dice Franco, il cinema italiano ha certamente le sue peculiarità nella narrazione, ma cattura spesso idee e suggestioni di altri tipi di cinema.
      E questi post-apocalittici rubacchiano a Mad Max, creando una contaminazione di genere, con lo spaghetti western, che mi piace assai :D

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    2. Gli anni dove il nostro cinema riusciva a competere mi mancano, perchè anche nel peggiore dei casi almeno ci provavamo. Solo che il fantasy ed il post-apocalittico non lo hanno capito come si doveva fare correttamente, proprio per una questione di narrazione: al massimo tiravano fuori buoni se non anche ottimi spunti qua e là ma si fermavano lì. Poi in aggiunta a quello c'era la differenza di soldi che negli anni 80 ormai faceva sentire la differenza con i film americani, specialmente in quei generi.
      A causa di questo il pubblico ha iniziato a considerare le produzioni nostrane come le taroccate da bancarella di quelle americane, iniziando a snobbarle e fu un vero peccato.

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    3. Infatti il budget scarso pesava molto, eccome.
      Pensa a Fulci: un genio che spesso ha fatto cose orribili a causa di un budget poverissimo.
      A proposito di Fantasy e di Fulci, hai visto Conquest?
      Ne parlerò in futuro, qui sull'abcb..

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    4. Si, a Conquest avevo accennato in una cosa che ho scritto proprio riguardo questo argomento. E' uno dei film ai quali pensavo riferendomi agli ottimi spunti.

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    5. Conquest con un budget vero e una sceneggiatura migliore poteva essere un gran bel film.
      E' uscita un'orrida schifezza :D

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    6. Sarebbe uscito almeno decente come minimo.
      Un appunto, Riky: hai messo il culo di Giancarlo Prete, quindi per par condicio non potevi mettere qualcosa anche della Kanakis? :D :D :D :D

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    7. ahahahah,
      della Kanakis si vede solo il profilo ignudo, sotto la luce verde, se ricordo bene :D

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