Insegnamenti di vita e riflessioni da alcune puntate dei The Real Ghostbusters


Oggi esce nei cinema italiani "Ghostbusters Legacy", terzo film della fortunata saga dedicata agli acchiappafantasmi. The Real Ghostbusters in passato è stato anche una bella trasposizione animata: non è solo "mostri, fantasmi, inseguimenti e catture", ma anche vita vera. Ho scelto sei splendidi insegnamenti che ci ha regalato questo cartone animato, a corredo di momenti emozionanti e anche commoventi. 

6 ARRIVA IL BABAU: episodio culto per la presenza di un "villain" veramente pauroso (anche se un semplice disegno animato!) e centrato sul dualismo tra il Babau ed Egon. L'imperturbabile scienziato, sempre razionale, prova infatti vero terrore per questa creatura, ma alla fine trova il coraggio di affrontare le sue paure. Un insegnamento validissimo per i giovani spettatori: la prudenza è importante, la paura no. Nella vita è necessario coraggio per accettare ogni sfida, piccola o grande che sia. 

Egon affronta il Babau

5 L'ARBITRO MISTERIOSO: grande appassionato di baseball, Winston partecipa in prima persona, come giocatore, a una sfida sportiva tra spiriti del bene e spiriti del male. Nel momento decisivo, il battitore del bene è il nostro acchiappafantasmi, mentre il male schiera come lanciatore un colosso metà ciclope e metà elefante. Peter e Ray sono pronti a lanciare un attacco con i fucili protonici verso il mostro per aiutare l'amico, ma Egon li blocca: "Se noi bariamo, il bene perde!". A Winston non rimane che affrontare il mostro con le sue sole forze. E vince. Semplice, ma sempre efficace metafora: nello sport (ma anche nella vita) non bisogna cercare mai le scorciatoie ed è necessario lottare sempre con le proprie forze e con determinazione.

4 UOMO DEL SOGNO FAMMI SOGNARE: uno degli episodi storici della saga, particolarmente profondo. L'uomo dei sogni (Sandman) sospende le esistenze degli umani, addormentandoli, in modo tale da regalar loro sogni sempre felici, tenerli lontani dalle sofferenze e impedir loro di compiere del male nella vita di tutti i giorni. "Io non sono uno scienziato", riflette sconsolato Winston, rimasto ad affrontare in solitaria la pericolosa minaccia (i compagni acchiappafantasmi sono tutti addormentati). Ma Albert Einstein, materializzato dal sogno di Egon, lo sprona: "Non c'è bisogno di essere uno scienziato per risolvere un problema, basta usare la testa". Nella vita in sostanza bisogna imparare a ragionare, nulla può essere precluso. Ma l'episodio è anche una grande metafora: "L'uomo sogna perché poi spera di avverare quei sogni", dice Winston all'uomo dei sogni. Con determinazione e volontà (nonché la ragione per affrontare e superare i problemi), nulla è impossibile. E Janine diventa infatti un'acchiappafantasmi per fermare il pericoloso Sandman.

Winston durante la personale "epifania"


3 IL DRAGO DI EGON: in questo episodio si risveglia un drago che fu evocato in modo casuale da Zedekiah Spengler, un antenato di Egon. I nostri eroi devono dunque catturarlo e renderlo inoffensivo. A fine episodio riescono a imprigionarlo nuovamente nel suo pozzo. Egon però vuole scendervi dentro per controllare che tutto sia a posto, nonostante i suoi amici la ritengano una premura non necessaria. Hanno ragione: lo scienziato infatti vuole solo rivedere per l'ultima volta il drago e salutarlo affettuosamente. La splendida musica di Shuky Levy accompagna gli istanti finali, con il drago che nella veglia chiama Egon "papà". Evidente l'insegnamento: rispettare tutti gli esseri viventi.

Egon "coccola" il drago addormentato


2 LA FINE DEL MONDO: disperato per essere stato lasciato dalla fidanzata, Jeremy, un giovane ricco e annoiato, decide di risvegliare un'entità maligna che porterà alla distruzione il mondo. E' l'apocalisse, che i Ghostbusters dovranno affrontare con le loro armi. Nel climax finale, l'amico di Jeremy, il gobbo Di Tillio, rischia di cadere dall'apice di un grattacielo dopo aver salvato Cindy, l'ex di Jeremy. Aggrappato al precipizio, Di Tillio accusa l'amico fraterno: "Sei tu il pazzo. Tu hai gettato tutto solo perché il mondo ti ha fatto del male. Guarda me. Io sono piccolo, deforme e brutto, ma almeno sono un essere umano". Di Tillio continua il suo atto d'accusa: "Nessuno ha mai detto che il mondo fosse un posto facile per viverci, nessuno ha mai detto che non ti avrebbe fatto del male. Se la gente non ti ha amato abbastanza, la colpa è tua, non degli altri". Jeremy ha deciso di distruggere il mondo per eliminare le ingiustizie e il dolore che lui ha vissuto in prima persona. Ma alle parole dell'amico si rende conto di non essere non vittima del mondo, ma solo del proprio egoismo. Le parole dell'amico lo rialzano dal fondo in cui era caduto, esclusivamente per colpa propria. Cosa ci insegna questo drammatico e intenso finale? In primis non bisogna cadere nel vittimismo, ma rendersi conto delle nostre responsabilità in determinate situazioni. Se le persone non ci amano, evidentemente non diamo loro abbastanza amore. E poi la splendida lezione di dignità di Di Tillio. Un essere brutto e deforme, che conosce la sofferenza, ma che ama la vita e tutte le creature viventi, nonostante tutto.

Di Tillio e Jeremy nel climax dell'episodio

1 Non aprite quella porta: l'episodio cita nel titolo un noto film splatter, ma non parla di una famiglia di cannibali assassini (ovviamente), bensì di spiriti che infestano l'attico della signora Faversham. I Ghostbusters risolvono la situazione, come sempre, tuttavia c'è un epilogo inaspettato. La signora Faversham offre loro un thé, ma una chiamata urgente costringe i nostri eroi a declinare l'invito e a ripartire sulla Ecto1. Peter però si ferma. "E' rimasta sola sola". Ray insiste: "Lo so, è veramente triste, ma noi non possiamo farci niente Peter". Un'ora in compagnia non risolverà il problema della solitudine. Peter decide però di rimanere. "E' vero, domani no e nemmeno dopodomani, ma forse oggi...". Ecco, ribaltiamo questa frase. "Vado a trovare oggi la mia mamma? Ma no...lo farò domani, o dopodomani". E il tempo passa, fino a quando la mamma non c'è più. Ecco lo struggente rimpianto di Peter. Quale insegnamento ci lascia questo finale? Stare sempre vicino ai nostri cari, per quanto è possibile, perché un giorno non ci saranno più. In generale, il monito è quello di non abbandonare gli anziani, costretti ad affrontare un nemico peggiore di ogni fantasma: la loro solitudine. E infine: fare qualcosa, anche se poco, può avere un grande valore. "Spendere" due ore con la signora Faversham di turno non risolverà il problema della solitudine. Ma le porterà sollievo.

Il momento più commovente di tutta la serie


Commenti

  1. Io avevo apprezzato anche la puntata su Cthulhu e Weird Tales. Credo che sia stata la prima volta che le creazioni di Lovecraft sia apparse in un cartoon.

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    1. Weird Tales era proprio citata direttamente con una copertina mostrata a inizio puntata...e confermo, la puntata su Cthulhu era davvero affascinante (e anche un po' spaventosa, nei limiti ovviamente di un prodotto cucito su un pubblico molto giovane).

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  2. La puntata del babau e quella dell'uomo dei sogni le ricordo come fosse ieri e concordo con tutto quello che hai scritto. Le altre, purtroppo, non le ricordo affatto (è passato così tanto tempo... ero una bambina!) ma sembrano episodi davvero belli, soprattutto gli ultimi due.

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    1. Le prime due puntate che hai citato sono davvero tra le più cult. Quella del drago di Egon, ad esempio, è meno conosciuta: in effetti è ordinaria, salvo il finale molto commovente!

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  3. Mi ricordo questi spezzoni, a parte che questo cartone era tra i miei preferiti (per non parlare dei due film). Erano altri tempi (non smetterò mai di dirlo).

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    1. Per me è il miglior cartone della mia infanzia, sotto tutti i profili.
      Anche un doppiaggio fantastico :)

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  4. Un paio degli episodi che hai riportato li ricordo ancora. E devo dire che, visto che ho tutti gli episodi da qualche parte, mi hai fatto venir voglia di andarmeli a rivedere (attualmente sto rivedendo, con molta calma, il mitico "Il Mistero della Pietra Azzurra!)

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    1. il Mistero della Pietra Azzurra è un bel cult...
      Ghostbusters è una serie molto lunga, ma il mio consiglio è di fermarsi ai primi 65 episodi!

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  5. Bellissimi questi episodi, vero.
    C'era una bella morale dietro tante cose. Io ricordo quello del Babau, mentre mi interessa rivedere La fine del mondo. Non sono sempre d'accordo con quell'insegnamento (giusto, mai cadere nel vittimismo, ma a volte davvero il nostro amore esiste ed è purtroppo a senso unico...)

    Moz-

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    1. Beh sì, chiaro che a leggere quelle parole in modo ortodosso, è quasi una dichiarazione di colpa verso chi non è amato.
      Però lo stesso Di Tillio era un emarginato, quindi non erano parole da prendere in senso assoluto, ma da considerare se si assume un po' l'ottica del protagonista!

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  6. grande serie, purtroppo dimenticata :(

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    1. Beh, diciamo che rimane nel cuore degli appassionati.
      Poi è stata molto longeva, credo che l'ultima trasmissione, su Italia 1, sia avvenuta nel nuovo millennio.

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  7. Un mitico cartone con dei grandi insegnamenti. Oggi non lo si ricorda neanche più ed è un vero peccato, bisognerebbe riproporlo. Ho adorato anche i due film. Complimenti per il tuo blog. Buona serata.

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    1. Grazie mille :).
      In realtà lo hanno riproposto su Netflix, con un nuovo doppiaggio..è stato un flop :) (secondo me per colpa del nuovo doppiaggio: avendo a disposizione quello storico, era superfluo ridoppiarlo..)

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    2. Veramente? Non ci ho fatto caso, però se mi dici che c'è un nuovo doppiaggio, ci credo che sia stato un flop, comunque vedrò di recuperarlo. Grazie dell'informazione.

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    3. Esattamente, c'è anche Emiliano Coltorti tra i nuovi doppiatori :D

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