Saxofone: la favola surreale di Pozzetto. La prima apparizione del 'Terrunciello' di Abatantuono


Un musicista di strada chiamato "sax" in onore del suo strumento (Renato Pozzetto) e Fiorenza, una signora dell'alta borghesia (Mariangela Melato), sono i protagonisti di "Saxofone", film del 1978 diretto proprio da Pozzetto. Nel cast c'è Cochi Ponzoni e ci sono i comici del Derby Club di Milano: Massimo Boldi, Teo Teocoli e Diego Abantantuono, che propone per la prima volta il personaggio di Donato Cavallo;  Giorgio Porcaro (che si dice sia stato il vero inventore del personaggio del "terrunciello" portato alla ribalta da Abatantuono) ed Ernst Thole. Senza dimenticare Enzo Jannacci, autore del soggetto, della colonna sonora e co-sceneggiatore assieme a Beppe Viola, a Cochi e Renato.



Il risultato è un film infarcito di "non sense", il cui "manifesto" è il duetto in Chiesa tra Sax e il prete interpretato da Cochi, incentrato su una surreale confessione. "Qual è il peso più grosso che hai sulla coscienza?", chiede il sarcedote, ottenendo come risposta "Non ho mai visitato la Biennale". Il dialogo tra i due personaggi prende vita attorno a frasi fatte del borghese e milanese medio ("Mi viene voglia di vivere in campagna", "Quel che conta è la salute"), arricchito da un breve duetto musicale, tra organo e sassofono.


In sostanza è impossibile approcciarsi alla visione di "Saxofone" senza sapere consapevolmente di dover affrontare un film breve e con un ritmo lento, infarciato di umorismo surreale, con scorci di una Milano che non c'è più (suggestiva la scena in cui Boldi guida un camion motrice, senza rimorchio, scarrozzando Pozzetto e due ragazze per le vie della città). Non tutto si "incastra" alla perfezione: un esempio è il dentista sopra le righe di Felice Andreasi. Tra le trovate degne di nota ci sono invece il bambino titolare di un'officina (Giacomo Pozzetto, figlio di Renato), la disperata corsa di Pozzetto alla ricerca di un bagno dove poter fare pipì e la scena in cui si trova davanti al negozio di televisori. Sacrificato nel minutaggio, purtroppo, il Donato Cavallo di Abatantuono, impegnato nel leggere e nello spiegare le notizie di un quotidiano a un anziano. Servirebbe oggi, nell'Italia degli analfabeti funzionali. In questo contesto si inserisce bene il personaggio di Fiorenza, malinconica e annoiata dalla sua vita, pronta a sacrificare l'agiatezza per vivere come artista di strada con Sax. Il finale è purtroppo ignorato dai commentatori, ma è scena di cruciale importanza: perché tra tanti "nonsense",  c'è anche una morale non trascurabile: quella per cui nella vita non bisogna prendersi troppo sul serio e non rimanere prigionieri di status e convenzioni.

Commenti

  1. Confesso (con somma sorpresa ed un certo disappunto) non solo di non averlo mai visto ma di non sapere nemmeno che esistesse. E dire che Pozzetto in genere lo adoro.
    Sarà uno di quei misteriosi casi della vita dove non hai mai visto una cosa, perchè non si sono mai verificate le favorevoli circostanze e l'allineamento giusto dei pianeti che te la facessero capitare sotto gli occhi.
    Me lo recupererò appena sarò dell'umore giusto per apprezzarlo, grazie ;)

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    1. E' un film strano, naturalmente. Va visto almeno due volte, perché la prima volta può lasciare molte perplessità!

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  2. Lo sapevo di Giorgio Porcaro autentico inventore del "terrunciello".. un bel furto!

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    1. La Wikipedia riassume tutto alla perfezione:

      "Alcune fonti riportano che a inventare il personaggio sia stato Giorgio Porcaro e l'abbia successivamente ceduto ad Abatantuono perché aveva il physique du role più adatto per interpretare la parte[1], mentre altre riportano che nello stesso periodo Abatantuono avrebbe inventato un personaggio simile. Diego Abatantuono ha cercato di fare chiarezza in una puntata di Wanted: il successo è un delitto? affermando che il Terrunciello non sia un personaggio, bensì un accento, un modo di fare, come può essere il parlare in napoletano di Massimo Troisi o l'accento romanesco.

      Quindi, in questo caso non si può parlare di "furto" in quanto non si parla nemmeno di "personaggio". Nella stessa puntata Mauro Di Francesco ha attribuito a Porcaro l'invenzione del Terrunciello ma, chiarisce, il comico lo inseriva in uno sketch più ampio, limitando lo spazio di tale personaggio a uno o due minuti. Visto che il personaggio sembrava promettente e, seppur consigliato, Porcaro non decise di dargli maggior respiro, fu così che Abatantuono decise di proporne una sua versione".

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  3. Questo non ricordo di averlo visto ma so che il "non sense" di Pozzetto a volte può spiazzare..certamente è uno dei primi ad aver fatto questo tipo di umorismo in Italia

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    1. Infatti passava sempre in terza o quarta serata sulla Rai :D.
      Quindi è molto raro!

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  4. Non sapevo che Pozzetto avesse anche prodotto qualcosa, oltre recitare.
    Imparo sempre qualcosa qui da te ;) grazie Riccardo. Buona serata.

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    1. Mi sa che questo film è sconosciuto anche a chi ha visto diversi film di Pozzetto :D.
      Ma io preferisco questo ai film di metà anni '80 e dei '90 che in tv replicano spesso.

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  5. Riky, ma qualche film cult, per caso, ti è capitato di vederlo?😢
    A sembra una follia stare 90 minuti a guardare certi film inutili.

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    1. Recentemente ho visto anche colonne del nostro cinema, come "il sorpasso" "Profumo di donna" e "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto".
      Pozzetto è un comico che adoro e la sua filmografia non deve avere segreti :D

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  6. Questo l'ho visto l'estate scorsa su RaiMovie. Riguardo alla vexata questio su chi abbia inventato il personaggio del terrunciello hai già detto tu in maniera molto corretta riportando la voce già molto corretta di wikipedia . Anche se pare che Porcaro non abbia mai preso molto bene il...come vogliamo chiamarlo? Il fatto di essere stato seguito e superato nel successo dalla versione di Abbatantuono. So che in anni passati Porcaro si era lamentato per il mancato riconoscimento della paternità del "terrunciello" da parte di quello che considerava un suo amico, ci sono comunque degli schetch Rai dove i due compaiono assieme portando ognuno la sua versione del personaggio. Comunque data la morte di Porcaro penso che non sapremo mai la verità totale. Uno che invece anche in tempi recenti non fa altro che parlare bene del suo compagno di lavoro è Cochi Ponzoni che si dice felicissimo del fatto che Pozzetto abbia avuto più successo di lui. Recentemente ha dichiarato che quando cominciarono a girare dei film separatamente, dei produttori fecero la proposta a lui e a Pozzetto di diventare la risposta settentrionale a Franco e Ciccio ma entrambi rifiutarono preferendo dedicarsi alle loro cose.

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    1. Caspita, allora lo replicano ancora! Grazie anche per gli aneddoti che mi hai donato :)

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