Poetando (di Claudio D'Aleo): Vento di maestrale e l'attesa



Vento di maestrale  

 

Non mi curo

di un respiro

pesante

 

del maestrale

che percuote

i miei giorni

e con essi

i miei sogni

 

Guardo la brezza

che ti scombina

nei tratti

 

il sole che vaga

tra le nubi

cercandoti

 

Quell’acque

rendono i tuoi occhi

un tutt’uno

col cielo

 

Ti penso

 

E mentre i gabbiani

s’acchetano all’orizzonte

 

tra le siepi della sera

t’ immagino mia

CD

 

L’attesa

 

Seduto sui

gradini

del tempo

aspetto

 

Gli ulivi

giacciono

al sole

 

I prati

anelano

quei passi

 

I tuoi

 

E non c’è petalo

di rosa

che lambendomi

non mi ricordi

Il tuo sfiorarmi

 

CD


Commenti

  1. Risposte
    1. Immenso come il mare, che tanto ispira sensazioni e sentimenti e che poi qualche penna abile sa trasformare in versi :)

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  2. "gradini del tempo" metafore che intrigano..

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    1. Mi ha ricordato una vecchia canzone di Ranieri che adoravo..Sui davanzali del tramonto.

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  3. L'ultimo verso della seconda poesia mi piace moltissimo.
    Evocativo al massimo. Complimenti Claudio.

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    1. Due belle poesie, cara Dama, che rispecchiano alla perfezione la poetica di Claudio, il forte legame tra il mondo interiore del poeta e la natura, manifestazione di un ultraterreno e dell'infinito..

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