Il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo ebbe un grande successo al cinema con la loro prima opera cinematografica, uscita nel 1997: "Tre uomini e una gamba". Rivisto oggi, è complessivamente un buon film, che certo non ha nulla a che vedere con la tradizione della commedia italiana degli anni '60-'70, né scava a fondo nell'introspezione dei personaggi.
"Tre uomini e una gamba", che dopo un inizio piuttosto frizzante perde brio, dal momento dell'entrata in scena di Marina Massironi, ripropone però efficacemente i caratteri dei personaggi portati dal trio a teatro. Giovanni il pignolo (divertentissimo lo sketch in auto che ruota attorno a questo suo carattere predominante) è del trio quello con la comicità a mio modo di vedere più efficace, grazie anche a quel fondo di cinismo e di presa in giro del proprio interlocutore che non mancano mai nelle sue battute; Aldo spicca per una comicità più ingenua e istintiva; Giacomo, che del gruppo è praticamente "il normalizzatore", è quello che ha più equilibrio e che spesso si ritrova tra i due fuochi rappresentati dal carattere degli amici.
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Giovanni "bulleggia" alcuni bambini |
Nel film i tre protagonisti sono legati sentimentalmente alle figlie di Eros Cecconi, ricco proprietario della catena di ferramenta "Il paradiso della brugola" (nome geniale), interpretato da Carlo Croccolo. E' estate e i tre partono da Milano, destinazione Gallipoli: in Puglia infatti verranno celebrate le nozze di Giuliana (Luciana Littizzetto) e Giacomo, che dunque si unirà in matrimonio, come i due amici, con una Cecconi. Con loro devono portare anche una gamba di legno, una scultura acquistata da Cecconi in previsione della dipartita dell'autore, lo scultore Garpez, e del relativo aumento di valore.
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Giacomo nella scena dell'edicola dell'autogrill |
La prima parte di questo "road-movie" all'italiana è a mio modo di vedere la migliore. La scena dell'approccio di Giacomo a una bella automobilista nell'autogrill, vista dagli amici attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza, è geniale nella costruzione e nelle battute. Il cane Ringhio, le acrobazie di Giovanni davanti a un gruppetto di bambini per umiliarli, le telefonate dei tre amici con il suocero: tutto funziona alla perfezione, in questa prima parte, facendo di "Tre uomini e una gamba" una commedia fresca e divertente.
Poi entra in scena Marina Massironi (Chiara) e il film vira deciso sul sentimentale, perdendo questa brillantezza. La Massironi è una bravissima spalla teatrale-televisiva, una doppiatrice fantastica, ma da attrice non mi ha convinto, con una recitazione poco spontanea, spesso enfatizzata (esempio, nel raccontare a tavola il mito delle due metà della mela di Platone). Fortunatamente il film regge, perché ci sono altri guizzi di genialità, in primis la parodia della partita sulla sabbia di Marrakech Express, con la geniale trovata del tuffo di Aldo, immerso nella sabbia per colpire a sorpresa, una scena praticamente entrata nell'immaginario collettivo, ma anche costruita con gran cura (credibilissimi tutte le azioni di questa partita, anche la parata della Massironi, che ricopre il ruolo di portiere).
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"La maglia di Ronaldo era finita" |
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Una scena iconica |
Impossibile non menzionare, in questa seconda parte, l'iconica immagine di Giacomo in ospedale con la maglia dell'Inter della meteora svizzera Ciriaco Sforza, con relativa ficcante battuta e il divertente "inserto" della parodia di Dracula in salsa leghista (un sogno fatto da Aldo durante un sonnellino). La particolarità di "Tre uomini e una gamba" è anche questa: inserire degli sketch (i mafiosi, il passeggero dell'autobus e il controllore) all'interno della trama, senza inficiare sulla coesione della sceneggiatura. Finale stile spaghetti western forse troppo "aperto".
Per rispondere a Cassidy, non solo medie e superiori, io continuo ancora adesso a citarlo, visto che lo so praticamente a memoria :D Quanti "meme" ha generato???
RispondiEliminaCaspita,secondo me invece oggi inizia già a essere un po' dimenticato..
EliminaAnche se ora in TV lo replicano spesso
Un film cult che tutti abbiamo visto almeno una volta.
RispondiEliminaNel mio caso proprio una volta sola :D non mi impressionò.
Io li adoravo in Mai dire gol, quindi fu un "vincere facile".
EliminaAnche se nel film non c'era lo sketch degli svizzeri, che amavo😍
Non è volgare e fa ridere: anche non contando gli altri aspetti positivi, penso che anche solo questi due basterebbero ad asfaltare molta della "commedia" di oggi.
RispondiEliminaHai proprio ragione. Non è perfetto, ma molto gradevole. Poi se penso a certi film di Neri Parenti...tre uomini e una gamba tutta la vita !!
Eliminasecondo me è un buon film d'esordio, ma ancora troppo legato ai vecchi sketch (il Dracula terrone, l'arrampicata ecc), di cui il film è solo un collante.
RispondiEliminaDai film successivi invece il Trio AGG scriverà roba migliore a tutto tondo (compreso il sottovalutato "La leggenda di Al, John & Jack")
PS: la settimana scorsa mi sono sentito vecchio perché ad un matrimonio gli invitati milanesi non conoscevano "l'inganno della cadrega" perché nati dopo il film :/
E dire che io ero il contro-stereotipo perfetto, dato che a 2 anni giravo gridando "SCHILLACI!"
https://www.facebook.com/andrea.smedile.9/videos/10201852001812419
Lo dico da lombardo che abita poco lontano da Milano: capisco che a Milano ci siano sempre meno milanesi e capisco che uno possa anche non aver mai guardato AGG per questione di gusti personali (legittimo, per carità). Ma per non conoscere una cosa così le motivazioni non possono essere anagrafiche: vuol dire aver vissuto sotto una pietra per tutto l'ultimo quarto di secolo... Loro ed i solo genitori.
Elimina"L'inganno della cadrega" è un po' come Goldrake durante gli anni 80: anche chi non lo ha mai visto, lo conosce almeno di nome, sa che esiste.
invece io non amo i film successivi, tranne così è la vita, che ha un finale bellissimo, commovente.
EliminaIl ricco, il povero e il maggiordomo mi lasciò una grande tristezza. Però ovviamente siamo nell'ambito dei gusti personali..
Alex, mi trovi molto d'accordo..purtroppo però è così. Per i giovani nati nel 2000, Aldo Giovanni e Giacomo saranno "vecchiume".
EliminaChe poi noi nati negli anni ottanta, apprezzavamo tanto anche le commedie vintage..
Vado controcorrente. Aldo Giovanni e Giacomo sono tra quelli che devono restarsene buoni buoni in tv o a teatro. E non sono pochi. Tantissima gente che fa ottimo cabaret, finisce col sprecare la sua qualità al cinema. Ma a fin troppa utenza va bene così. :(
RispondiEliminaFranco, mi trovi d'accordo. Troppi film del trio sono deludenti, secondo me. In TV, a Mai dire gol, i loro sketch invece erano fantastici, sempre.
EliminaPer me è il migliore! Veramente iconico, grazie ad alcune scene cult!
RispondiEliminaNeppure io ricordavo dell’inganno della cadrega e son Veneto.
RispondiEliminaMi son rivisto lo sketch su YouTube…😂😂😂
Anch’io li preferisco in Tv più che al cinema.
Però questo film mi è piaciuto molto .
Si dall’entrata della Massironi perde un po’ di verve.
Io lei me la ricordavo da quando in tele faceva la Fifigna (la valletta brasiliana .... sai che non so se il nome sia corretto in rete non trovo niente, la ricordo solo io ahaha!!) a Mai dire Gol o era Mai dire Tv
Forse nei film del trio la Massironi è un po’ quello che è stata Nicoletta Braschi nei film di Benigni.
Ciao
Come spalla (vedi sketch dei Bulgari), la Massironi era fantastica.
EliminaPoi, oh, è una doppiatrice bravissima! Moz può confermare.
Come attrice sì, direi che il paragone che hai fatto è perfetto!
Insomma, carino... ma non l'ho mai amato particolarmente. Concordo sulla Massironi, sia come attrice di cinema che come personaggio all'interno di questo film: a mio parere la parte sentimentale lo ridimensiona parecchio.
RispondiEliminaA proposito della Massironi, l'ho ritrovata come doppiatrice in Luca, film che ho visto due sere fa.
EliminaMolto brava...