"Capofortuna" (1978) di Rino Gaetano è l'irriverente e impietoso ritratto del rapporto tra la politica italiana e il suo elettorato. Qualche esegeta ha individuato in Enrico Berlinguer l'obiettivo della simpatica invettiva gaetaniana, probabilmente per quel verso "Se punta sul rosso sa che vincerà" o per il verso introduttivo "cittadini, lavoratori, alle ore diciotto il nostro benamato segretario sarà con noi".
Ma circoscrivere "Capofortuna" alla presa in giro un singolo politico è limitare fortemente la "vis" espressiva di Rino Gaetano. In questo brano il cantautore calabrese non mette alla berlina solo il politico italiano medio, ma anche il processo di beatificazione che è conseguenza del tifo della folla, degli elettori, della stampa allineata e degli adulatori che traggono vantaggi dai suoi successi politici.
E ciò rende il brano di Rino Gaetano ancora di straordinaria attualità. Ascoltare "Capofortuna" negli anni duemila non faceva certo pensare a Enrico Berlinguer, ma a Silvio Berlusconi ("Sembra immortale ma è come noi!"). Soprattutto fa pensare a quanto fosse idolatrato e adulato Berlusconi, visto come un supereroe. Scherzosamente si potrebbe dire che Rino sia stato profetico!
Anche oggi i politici, pure a livello locale, cercano il forte consenso popolare come se fossero delle vere e proprie star, aiutate dalle massicce campagne sui social. Dall'altra parte, ci sono veri e propri fan pronti a celebrarli alla stregua di un idolo sportivo o musicale. Eppure un politico dovrebbe semplicemente guadagnarsi i voti amministrando in modo corretto, onesto, trasparente; dovrebbe guadagnarsi la stima dei cittadini comportandosi in maniera impeccabile, quale loro rappresentante politico nelle sfere istituzionali.
Non è così, purtroppo.
Quindi Rino Gaetano non mette alla berlina solo la figura del politico, sorridente a ogni inaugurazione, dall'autostrada al "cesso" (Verso profetico: oggi i politici locali sono in prima linea a ogni taglio del nastro), ma ridicolizza tutto il sistema.
E non fa mancare un riferimento salace alla "strategia della tensione": "Reprime rivolte e sommosse", canta, tra un verso "giocoso" e l'altro. Un'interpretazione troppo ardita la mia? Solo il buon Rino lo sa.
Cittadini lavoratori alle ore
Diciotto il nostro
Beneamato segretario sarà con noi
Ma che fortuna grazie alla luna
Capofortuna stasera è con noi
Ha una gran testa come uomo e una bestia
Sembra immortale ma è come noi
Lui è stato sempre puro come l'alito di chi
Non beve e non fuma lava i denti tutti i di
Profuma di roba francese e sulla camicia ha un foulard di chiffon
Regala sorrisi distesi ai suoi elettori ai bambini bon bon
Ma che fortuna capofortuna
Guarda stasera con noi la tv
Classe di ferro ha fatto la guerra
È tanto bello che sembra Gesù
Lui è stato sempre puro come l'alito di chi
Non beve e non fuma lava i denti tutti i di
Profuma di roba francese e sulla camicia ha un foulard di chiffon
Regala sorrisi distesi ai suoi elettori ai bambini bon bon
Non teme ne estate ne inverno se andrà all'inferno ci andrà col gilet
Dimentica i tuoi problemi imbarca i tuoi remi lui pensa per te
Inaugura mostre e congressi autostrade e cessi ferrovie e metrò
Sorride ai presenti commosso se punta sul rosso sa che vincerà
Se gioca a tressette è campione se fuma un cannone si sente un pascià
Reprime rivolte e sommosse e cura la tosse alle cinque col te
Sostiene già tesi avanzate e tutta l'estate la passa in tournée
La leggo più verso Berlusconi e quelli che della politica fanno cassa di risonanza per i loro traffici.
RispondiEliminaCioè tutti praticamente.
Infatti, praticamente tutti! Ritratto veramente dissacrante della nostra politica che si è evoluta..per rimaner sempre la stessa.
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