Vent'anni fa iniziava la mia esperienza universitaria a Bologna, esperienza in chiaro-scuro che ha ovviamente lasciato tanti ricordi.
Samuele Bersani, cantautore di Cattolica, viveva a pochi passi dall'appartamento che avevo preso in affitto, nel centro storico, con l'amico di lunghissima data Alberto M. e con un nuovo amico, Luca Mazz. Ho incrociato Bersani pochissime volte e non ho mai avuto il coraggio di fermarlo, non tanto per una banale richiesta di autografo, quanto per scambiare due parole, magari su quella canzone, "Cattiva", che è tra i miei brani preferiti in assoluto.
L'artista romagnolo ha dedicato alla sua città adottiva un brano purtroppo tralasciato dall'airplay radiofonico, intitolato "A Bologna (Canzone d'amore)". Una toccante poesia d'amore che parte però dall'elenco di ciò che non va: in primis il degrado portato dalla microcriminalità e dall'inciviltà, riassunte con lo splendido verso "A Bologna è comodo avere poteri speciali per schivare le armi da taglio e la merda dei cani" , ma poi anche i tanti divieti (le telecamere anti-intrusione mi sembra un riferimento alle ztl) e la mentalità degli stessi bolognesi, troppo conservatori, in contrasto con la nomea di "Città europea", essendo Bologna un importante centro culturale con la sua Università, e di città dell'arte, della musica.
Bologna resta però una splendida città: arriviamo così al commovente verso finale, al cantautore che si trova nella suggestiva piazza Maggiore, dedicandole questo splendido pensiero:
Bologna, adesso voltati, mi fai commuovere
Lo sai che esagero con le parole
E' un autore convincente.
RispondiEliminaMolto poetico, spesso ermetico
EliminaLo si dovrebbe ascoltare di più Bersani, tra i "giovani" è uno dei migliori.
RispondiEliminaCapisco in effetti che non sia un facile ascolto. Ma secondo me è troppo sottovalutato
Elimina