Nessuno vuole essere Robin: la spiegazione del brano di Cesare Cremonini


Scorrendo i commenti pubblicati sotto il video di "Nessuno vuole essere Robin", canzone del 2017 di Cesare Cremonini, ne ho notato uno che ha ricevuto oltre 1000 like e il cui autore afferma che il brano è dedicato a tutte le persone, dagli esponenti delle forze dell'ordine fino ai medici, che compiono atti eroici "del quale nessuno parlerà" e per i quali non riceveranno premi, né articoli di esaltazione delle loro gesta. 

Credo che il senso del brano sia stato completamente travisato: "Nessuno vuole essere Robin" è una canzone intima, profonda, fortemente introspettiva. Non sono versi che celebrano una qualche forma di eroismo. 

Partiamo da una dichiarazione di Cremonini: 


Questo brano, che è molto autobiografico, si permette di giocare con le relazioni, mettendo il cane al centro tra l’uomo e la donna come se fosse lo spartiacque dei nostri rapporti umani, personali, famigliari. Il protagonista sono io che chiedo disperatamente di dormire con la persona amata, promettendo persino di non toccarla e lei trova la scusa: No, devo dormire con il cane.


Infatti il protagonista è un uomo che ama una donna, senza essere ricambiato. Può anche essere una ex fidanzata della quale è ancora innamorato. Lui non ha il coraggio di confidare quel sentimento che oserei definire puro, visto che vorrebbe dormire con lei "senza toccarla", solo per poterla contemplare nel sonno, per sentire il suo respiro, per avvertire la sua presenza. Lui, solito perdersi ne gli occhi della sua amata, soffre silenziosamente (la neve è infatti un evento avverso del meteo che si manifesta senza rumore); lei gli pone la domanda: "Perché sei qui stasera?". Lui non ha nessuna scusa credibile.

Cremonini, nello scrivere questo brano autobiografico, descrive anche la società dei tempi moderni. Quella dei boomer che straparlano su Facebook, ma anche di persone che in generale trovano difficoltà nel comunicare col prossimo (un controsenso in un'epoca in cui basta un click per comunicare). É una società dai ritmi assillanti, dalla serrata competizione, che esalta l'individualismo delle persone, ma ci toglie tempo per ascoltare gli altri. Diventiamo così muti, incapaci di esprimere sentimenti e di aprirsi ai sentimenti altrui. L'amore diventa spesso un rebus, così, in carenza di affetto, ci accontentiamo anche di innamorarci della prima disonesta, ma è un sentimento illusorio. Progressivamente perdiamo fiducia in noi stessi, il tempo passa e rimaniamo soli, in compagnia di un cane, l'unico che può darci affetto. 

"Ti sei accorta anche tu, che siamo tutti più soli?". Sì, perché è una società egoista, che esalta il superfluo e l'apparenza: così tutti sui social dobbiamo essere protagonisti, perfetti; eroi, il numero 10 della squadra di calcio (il fantasista, il campione). Siamo parte di una società narcisistica in cui viene sbandierata una sensibilità e un'emotività che però sono di facciata. Pur essendo numeri 10, sbagliamo spesso i rigori, rimanendo nel tema della metafora calcistica, perché la nostra perfezione è solo apparenza. E in fondo l'uomo è per natura un essere che può sbagliare. Dovremo smettere di cercare la perfezione, in noi stessi e negli altri, e accontentarsi di non essere il numero 1. Facendoci apprezzare per quello che possiamo dare: non saremo mai l'eroe, Batman appunto o chi per lui, il principe azzurro senza macchia e senza paura. Siamo persone con pregi e tanti difetti. Siamo persone fragili, ma è una debolezza che possiamo trasformare in forza.

La canzone si chiude ripetendo il verso iniziale "Come mai sono venuto stasera? bella domanda", ma con un passaggio musicale che lascia una porticina aperta alla speranza: riuscirà lui a esternare i suoi sentimenti?



Come mai sono venuto stasera?

Bella domanda

Se ti dicessi che mi manca il tuo cane, ci crederesti?

Che in cucina ho tutto tranne che il sale, me lo daresti?

C'ho una spina in gola che mi fa male, fa male, fa male

Fammi un'altra domanda

Che non riesco a parlare

Quel che vorrei dirti stasera è

Non ha importanza

È solo che a guardarti negli occhi mi ci perdo

Quando il cielo è silenzioso mi nevica dentro

Se giurassi di dormire con te e non toccarti, toccarti, toccarti

Ma certo

Vuoi dormire col cane

Sai quanta gente ci vive coi cani

E ci parla come agli esseri umani

Intanto i giorni che passano accanto li vedi partire come treni

Che non hanno i binari, ma ali di carta

E quanti inutili scemi per strada o su Facebook

Che si credono geni, ma parlano a caso

Mentre noi ci lasciamo di notte, piangiamo

E poi dormiamo coi cani

Ti sei accorta anche tu, che siamo tutti più soli?

Tutti col numero dieci sulla schiena, e poi sbagliamo i rigori

Ti sei accorta anche tu, che in questo mondo di eroi

Nessuno vuole essere Robin

È certo che è proprio strana la vita, ci somiglia

È una sala d'aspetto affollata e di provincia

C'è un bambino di fianco all'entrata che mi guarda e mi chiede perché

Perché passiamo le notti aspettando una sveglia

Ci prendiamo una cotta per la prima disonesta

Complichiamo i rapporti come grandi cruciverba

E tu mi chiedi "perché?"

Fammi un'altra domanda

Che non riesco a parlare

Sai quanta gente sorride alla vita e se la canta

Aspettando il domani

Intanto i giorni che passano accanto li vedi partire come treni

Che non hanno i binari, eppure vanno in orario

E quanti inutili scemi per strada o su Facebook

Che si credono geni, ma parlano a caso

Mentre noi ci lasciamo di notte, piangiamo

E poi dormiamo coi cani

Mentre noi ci lasciamo di notte, piangiamo

E poi dormiamo coi cani

Mentre noi ci lasciamo di notte, piangiamo

E poi dormiamo coi cani

Ti sei accorta anche tu, che siamo tutti più soli?

Tutti col numero dieci sulla schiena, e poi sbagliamo i rigori

Ti sei accorta anche tu, che in questo mondo di eroi

Nessuno vuole essere Robin

Come mai sono venuto stasera?

Come mai sono venuto stasera?

Bella domanda

Commenti

  1. Ti rimprovero ancora perché a fronte di sempre lucide analisi, non inserisci il testo della canzone.. mi permetto di svariare anche un po' a margine del tuo bel commento, perché io l'ho provata 'sta cosa di dormire accanto ad una persona che ho amato per un periodo della mia vita, ma che non si sentiva sicura, eppure.. ha acconsentito a dormire con me, per una serie di corcostanze troppo lunghe da descrivere. Ed è stata una notte fantastica, col respiro di chi volevo respirare, e il rispetto per chi si aspettava rispetto. Sembrano cose particolari, avvenimenti unici, ma fanno parte di un bel vivere, e una notte che non dimenticherò mai. E grazie a te Riky!

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    1. Grande Franco, lo aggiungo subito! Devo dire..che ciò che hai descritto è molto emozionante, quindi mi fa piacere che il mio post abbia aperto un cassetto molto importante della tua vita!

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  2. E' una canzone bellissima a cui ho sempre dato la tua stessa interpretazione. Non parla di eroi, parla di un uomo innamorato e non ricambiato.
    Però è bella anche l'altra interpretazione, sebbene non la trovi calzante. Bella perché anche nella musica, così come nell'arte, ciascuno trova "del suo".
    Baci.

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    1. L'eroismo è essere sempre se stessi, con i propri pregi e difetti...e affidarsi all'amore. L'eroismo è avere il cuore aperto e sapere perdonare :)

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