Scrivo, quindi sono: ma...



Ho un cruccio per la testa e riguarda la scrittura.

Negli ultimi anni la scrittura l'ho coltivata con cura. Sono felice di aver eliminato il mio vecchio Bazar, perché era un progetto di scrittura non all'altezza di quelli che sono oggi i miei propositi. I primi post risalivano al 2010, poi ci fu la seconda fase di scrittura iniziata nel 2017. Non avevo un'identità precisa: scimmiottavo eccessivamente qualche altro blogger famoso. Ma parola dopo parola ho trovato la mia strada, con mia grande soddisfazione, perché la scrittura è migliorata con riflessi positivi anche sul mio lavoro.

Da questa esperienza ho tratto due considerazioni che sollevano il mio animo.

Attraverso la scrittura, riesco finalmente a trasmettere il mio "io". Certo questo mi suscita qualche rimpianto per il passato: qualcuno avrebbe potuto avere un'opinione migliore di me. Non sempre sono riuscito a esprimere con le parole dette "il mondo che avevo nel cuore", citando il grande De André. Ora penso di riuscirci, ma effettivamente è stato possibile solo forgiando la scrittura negli anni, con impegno. 

La seconda considerazione è che la scrittura ha fatto entrare nella mia vita persone molto importanti. Perché, diciamo la verità, riuscire a esprimere me stesso attraverso questa forma di espressione le ha avvicinate a me.  Non è farina del mio sacco quello che sto per scrivere ora, ma trovo che sia stato così: nel mio cuore c'è un numero limitato di posti a sedere. Tuttavia queste persone si sono portate la sedia da casa e si sono accomodate. 

Ed è proprio questa considerazione che ha generato il mio cruccio: quelle persone che erano già sedute, cosa pensano davvero della mia scrittura?

Ora qualcuno obietterà: se sono sedute lì, apprezzeranno sicuramente...e se invece qualcuno si alzasse dalla sedia? E se trovasse la mia scrittura pesante? E come potrebbe apprezzarmi, senza quella scrittura che è oramai divenuta una parte imprescindibile del mio io? Qual è il punto di equilibrio?

Interrogativi che ogni tanto assediano la mia testa. Si avvicina però un momento molto importante, quello delle festività natalizie, che quest'anno sento particolarmente, proprio perché, per molte cose, sarà una sfida impegnativa..per la mia scrittura. 

Commenti

  1. Scrivere bene è una predisposizione come suonare il violino o il pianoforte. Io ho letto i tuoi post con piacere, ma non per la scrittura, ma per quello che scrivevi.

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    1. Intanto, grazie davvero Gus del tuo sostegno e del tuo apprezzamento. Ovviamente nel parlare di scrittura mi riferisco al contenuto, a quello che si trasmette. La forma ( di scrittura) è solamente il tramite.

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  2. Una riflessione singolare, che mi vede in un approccio diverso ma a tratti simile.
    Ad esempio io non mi sono mai ispirato a nessuno, ma come te ho avuto varie fasi: forse la maturità reale (o l'inizio della stessa) si sta avendo ora -non per nulla mi hanno cercato diverse realtà editoriali- mentre prima ero molto acerbo, o almeno sono io stesso a considerarmi tale se rileggo le cose del passato, delle fasi precedenti.
    Solo che io non voglio chiudere con quel passato, perché è il percorso che mi ha portato a oggi e che mi porta a domani. In questo siamo diversi.
    Come anche la questione dei posti a sedere: mai amato trattenere qualcuno a cui non piaccio più. Certo gli chiederei perché, e valuterei se sia il caso di poter cambiare qualcosa qualora davvero sia oggettivamente un problema, altrimenti pace.
    Il lettore resta sacrosanto ma non può influire su quel che siamo noi.
    Beh, in bocca al lupo per la sfida che ti attende, ma tanto... sai scrivere ;)

    Moz-

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    1. In realtà forse non ho spiegato bene: c'è un "pre blog" e un "post blog". Il post blog non è in discussione: tu sei tra quelle persone che si è portata la sedia da casa e che mi ha apprezzato e conosciuto attraverso ciò che scrivevo, sia nei post che nei commenti.
      Discorso diverso per il "pre blog": i miei amici e le mie amiche che hanno assistito alla mia "esplosione di scrittura". Da loro la mia scrittura, ma soprattutto il mio modo di essere e pensare, è ancora apprezzato?
      Per ciò che concerne il passato, è chiaro che quello che siamo oggi è dovuto a quello che eravamo ieri. Ma dal punto di vista della scrittura, a volte mi dà imbarazzo leggere come scrivevo..pensa, anche con gli articoli del calcio!
      Crepi il lupo, mitico!

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    2. Ah ecco, ora ho compreso.
      Beh, il blog è solo uno strumento. C'è anche un pre-giornalista, un pre-radio... ma tutto è parte di te.
      Anche io, se leggo qualcosa del passato, dico "ma che cazzo scrivevo", però ci sta, perché è ciò che ha portato a oggi.

      Moz-

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    3. Sì, il blog è solo uno strumento. Scrivo (attraverso un blog, un sito, un sociale) e sono.

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  3. Sono arrivato tardi per cui credo di essere uno di quelli con la sdraietta da casa, ma mi sono accomodato con tale cura che credo sia anche tra i più rammaricati nel non leggerti più a commentare gli altri blog, a prescindere dalla natura di questa scelta.
    E' bellissimo leggerti e intravedere tra le righe la tua passione e la tua gioia di scrivere, tant'è che affidi proprio alla scrittura, alla tua scrittura, una delle sfide più impegnative di fine anno, ma potrebbe essere l'arma in più al tuo arco, come Bruno Fernandes che crossa così divinamente per CR7 che alla fine il gol, invece, lo fa lui.
    Continua così carissimo.. e sappi che il non leggerti anche altrove è grosso rammarico, e non solo per me.

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    1. No, non sei arrivato tardi: sei nella "truppa" di quelli che si sono portati la sedia da casa e di questo sono molto felice: della tua presenza nella mia quotidianità, così come per gli altri. Bello il paragone calcistico (sai che li ho sempre fatti e amati): per ciò che concerne la Sfida con la S maiuscola, sono fremente in senso positivo e anche piuttosto ottimista. Ho messo in gioco tutto me stesso, visto che...scrivo quindi sono.

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  4. Devi scindere te stesso dalla tua scrittura, però.
    La scrittura è una meravigliosa forma di scrittura e io apprezzo moltissimo la tua perché indubbiamente trasuda molto di ciò che sei, della tua sensibilità, dei tuoi stati d'animo e così via.
    Io però apprezzo Riccardo a prescindere da essa.

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    1. É bellissimo ciò che mi hai scritto. Perché può essere la risposta per quelle persone amiche "prima del blog". Che mi vogliono bene a prescindere dalla scrittura ❤

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