Oggi (mercoledì 24 maggio) sono uscite le anticipazioni del capitolo 224 di Jujutsu Kaisen, l'ultimo capitolo del mese, perché il manga andrà in pausa.
E qui apriamo subito una riflessione. L'opera, secondo previsioni, sembra volgere al termine. Akutami ha sempre riferito di voler chiudere Jujutsu Kaisen entro l'anno, quindi con 7 mesi davanti, mancano al massimo una trentina di capitoli. Considerate le fisiologiche pause, i capitoli potrebbero anche essere 24-25.
Al momento stiamo assistendo al combattimento tra Satoru Gojo e Sukuna, ma non dimentichiamoci che è altamente probabile assistere a un combattimento finale con Itadori protagonista. A meno che Akutami voglia davvero sovvertire le regole dei battle shonen e dare a Itadori un ruolo significativo, senza però farlo combattere a lungo come accaduto negli archi precedenti con Mahito. Possiamo aspettarci di tutto. Ma anche l'ennesimo bluff (verbale) dell'autore, che forse porterà i capitoli di Jujutsu Kaisen oltre l'arco temporale del 2023. Vedremo.
Intanto ha preso inizio il combattimento del secolo tra lo stregone più forte della storia (Sukuna) e quello più forte dell'epoca moderna (Gojo). Queste 15 pagine del capitolo 224 sono un manifesto di Jujutsu Kaisen: un combattimento spettacolare (sarà da urlo nella versione anime), niente retorica e anche qualche battuta divertente. Gojo infatti non sembra preoccuparsi di combattere Sukuna nel corpo (e nella fattezze) di Megumi: anzi, dice che agirà senza pietà perché quel volto gli ricorda il suo acerrimo nemico Toji Fushiguro, il padre di Megumi. Nel finale, dopo aver distrutto un palazzo, Gojo e Sukuna riemergono dalla polvere uno a fianco dell'altro e Satoru - con la solita lingua lunga - dice che "tanto darò la colpa a te del disastro", riferendosi al rivale, che però gli ricorda qualcosa: dallo scambio di battute, capiamo che effettivamente lo scontro è ripreso da qualche videocamera. Di mezzo c'è la solita Mei Mei (lei e il fratello sono i due personaggi che più detesto, n.d.r.), che ha organizzato un giro di scommesse sul combattimento.
È evidente quanto siano diversi i toni di Jujutsu Kaisen da quelli di altre opere battle shonen come My Hero Academia. In quest'ultimo manga le riprese e la trasmissione in streaming dei combattimenti finali sono un modo per celebrare gli eroi impegnati, ma anche la testimonianza di un momento fondamentale per la storia dell'umanità. Negli spettatori (di tutto il mondo) c'è la consapevolezza che una vittoria di Shigaraki e di All For One possa portare il Giappone alla distruzione e che l'intero mondo possa seguire lo stesso destino. In Jujutsu Kaisen noi lettori non capiamo a che punto sia..la fine del mondo. E fa sorridere pensare che qualcuno possa pensare di godersi i soldi vinti scommettendo su un successo di Sukuna. Senza Gojo, le speranze di sopravvivere per l'umanità sarebbero risicatissime (rimarrebbero le speranze negli studenti stregoni più forti).
Effettivamente lo scontro tra Gojo e Sukuna sembra appunto quello tra due rivali, non la sfida decisiva tra bene e male, anche se Sukuna, almeno a parole, non dà molto credito alla controparte (ma probabilmente è una risposta al "Qui sei lo sfidante" lanciato da Gojo alla fine del capitolo 223): "Sei solo un pesce sul tagliere. Solo un po' vivace degli altri. Un pesce senza nome. Prima ti libererò delle squame".
Ad ogni modo il combattimento corpo a corpo tra Sukuna e Gojo sembra confermare le mie impressioni: i due, che stanno combattendo a piena potenza, sono assolutamente alla pari per velocità, potenza, riflessi e credo anche per resistenza. Gojo utilizza la tecnica del "minimo infinito" e non viene toccato dagli attacchi. Sukuna nelle prossime fasi utilizzerà gli Shikigami di Megumi? Continuo a credere che Gojo li debellerà, più o facilmente.
Secondo me molti lettori si sono fatti fuorviare dall'aneddoto dello scontro tra l'antenato di Megumi e quello di Gojo, che serviva semplicemente per far capire le potenzialità di Fushiguro come stregone. Sukuna ha preso possesso del corpo di Megumi perché interessato alla sua tecnica e poi facendo una scommessa: quella di "spostarsi" in un corpo incapace di trattenerlo. Megumi, sotto shock per la sorella Tsumiki, lascia via libera a Sukuna, ma lo contrasta dall'interno, fino a quando Sukuna non uccide la donna, che ricordiamo è il corpo in cui si è incarnata Yorozu: l'anima di Megumi sprofonda e ora il re delle maledizioni può esprimere il suo massimo del potenziale. Lo scontro quindi, lo riaffermo, verrà deciso dagli assi nella manica che l'autore ha giustamente nascosto, fin qui.
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