Compagna morte
Di fronte a te
il dolore s’inchina
e si contorce
tra le fessure grevi
d’una brezza che narra
e scrive
di chi non c’è più
d’un ricordo
frutto effimero di
un breve momento
che passa
d’ un pianto
che lascia poco o nulla
che possa cambiarci
davvero
prima che tutto
ci venga sottratto
E così viviamo illudendoci
di possedere qualcosa
persi tra le nubi opache
di chi pensa
che tu colpisca e prenda
solo altri e mai noi stessi
CD
Equilibrio
Dove i tuoi occhi
splendono
inizia
immaginandoti
la mia vita
e dei sospiri
al buio rivolti
facile preda
CD
Siamo spesso facile prede noi, del dolore che scorgiamo altrove, che a volte ci sfiora soltanto, e altre ci chiede nome e cognome e si accomoda nel cuore. Amiamo nel frattempo, e anche dopo. Non stanchiamoci mai..
RispondiEliminaIl dolore estremo tocca le corde di tutti, non solo degli empatici. Scorgere e toccare il dolore altrui anche quando non è estremo è invece un dono-maledizione degli empatici :)
EliminaLa morte ci appartiene fin dal primo vagito. O forse anche prima di vedere la luce.
RispondiEliminaCi si pensa il meno possibile perché fa paura. Atterrisce.
Concordo...però rimpiango la spensieratezza della gioventù, quando pensi che la morte sia qualcosa di lontano
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