Poetando (di Claudio D'Aleo): Compagna morte ed Equilibrio



Compagna morte


Di fronte a te


il dolore s’inchina

e si contorce

tra le fessure grevi

d’una brezza che narra

e scrive

di chi non c’è più


d’un ricordo

frutto effimero di

un breve momento

che passa


d’ un pianto

che lascia poco o nulla

che possa cambiarci

davvero

prima che tutto

ci venga sottratto


E così viviamo illudendoci

di possedere qualcosa

e senza amore per l’amare


persi tra le nubi opache

di chi pensa

che tu colpisca e prenda

solo altri e mai noi stessi


CD



Equilibrio


Dove i tuoi occhi

splendono

inizia

immaginandoti

la mia vita


dè bagliori

e dei sospiri


al buio rivolti


facile preda


CD


Commenti

  1. Siamo spesso facile prede noi, del dolore che scorgiamo altrove, che a volte ci sfiora soltanto, e altre ci chiede nome e cognome e si accomoda nel cuore. Amiamo nel frattempo, e anche dopo. Non stanchiamoci mai..

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    1. Il dolore estremo tocca le corde di tutti, non solo degli empatici. Scorgere e toccare il dolore altrui anche quando non è estremo è invece un dono-maledizione degli empatici :)

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  2. La morte ci appartiene fin dal primo vagito. O forse anche prima di vedere la luce.
    Ci si pensa il meno possibile perché fa paura. Atterrisce.

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    1. Concordo...però rimpiango la spensieratezza della gioventù, quando pensi che la morte sia qualcosa di lontano

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