Se mi tagliassero a pezzetti...


Se mi tagliassero a pezzetti,

non vorrei costringere nessuno a partecipare a un triste funerale,

a indossare quei vestiti eleganti che ho sempre odiato

a piangere stando in silenzio.


Se mi tagliassero a pezzetti,

scegliete un giorno, scegliete un orario,

indossate una maglia da calcio, chi ce l'ha

brindate ascoltando una canzone di De André o di Rino Gaetano.


Se mi tagliassero a pezzetti,

non lascerei opere particolari, 

esperienze indimenticabili

vittorie da albo d'oro.


Se mi tagliassero a pezzetti,

non ci sarei dove fiorisce il rosmarino

nelle impetuose onde del mare

nel sorriso più bello


Se mi tagliassero a pezzetti,

non mi ritrovereste in una pomposa citazione

in una poesia d'amore

nel quadro del più bravo pittore


Se mi tagliassero a pezzetti, 

mi ritrovereste davanti a una pizza Margherita

in un cartello posto in direzione contraria

aprendo un ombrello sotto la pioggia


in un amarcord un po' buffo o in qualche aneddoto

in una risata dissacratoria 

in uno slancio di autoironia

in un momento di solitudine


in un vecchio film di Gassmann o Pozzetto

in una canzone di Rino, Faber, Gaber e Dalla

nel "Gulp" di un fumetto

in qualche complotto del passato, ma mai del presente


in qualche cervellotico ragionamento

in un vocale lungo più di un minuto

in uno scritto un po' prolisso e forse un po' noioso

in un canestro inesauribile di parole.


Se mi tagliassero a pezzetti,

non vorrei comunque un vento che li raccogliesse

e sorriderei perché ancora una volta vi sarei sfuggito

Una persona profonda, ma un po' più bassa

Commenti

  1. Se ti tagliassero a pezzetti
    Brano di Fabrizio De André
    TestoVideoAscolta
    Se ti tagliassero a pezzetti
    Il vento li raccoglierebbe
    Il regno dei ragni
    Cucirebbe la pelle
    E la luna tesserebbe
    I capelli e il viso
    E il polline di Dio
    Di Dio il sorriso
    Ti ho trovata lungo il fiume
    Che suonavi una foglia di fiore
    Che cantavi parole leggere parole d'amore
    Ho assaggiato le tue labbra
    Di miele rosso rosso
    Ti ho detto dammi quello che vuoi
    Io quel che posso
    Rosa gialla rosa di rame
    Mai ballato così a lungo
    Lungo il filo della notte
    Sulle pietre del giorno
    Io suonatore di chitarra
    Io suonatore di mandolino
    Alla fine siamo caduti sopra il fieno
    Persa per molto persa per poco
    Presa sul serio presa per gioco
    Non c'è stato molto
    Da dire o da pensare
    La fortuna sorrideva
    Come uno stagno a primavera
    Spettinata da tutti i venti
    Della sera
    E adesso aspetterò domani
    Per avere nostalgia
    Signora libertà signorina fantasia
    Così preziosa come il vino
    Così gratis come la tristezza
    Con la tua nuvola di dubbi e di bellezza
    T'ho incrociata alla stazione
    Che inseguivi il tuo profumo
    Presa in trappola
    Da un tailleur grigio fumo
    I giornali in una mano
    E nell'altra il tuo destino
    Camminavi fianco a fianco
    Al tuo assassino
    Ma se ti tagliassero a pezzetti
    Il vento li raccoglierebbe
    Il regno dei ragni
    Cucirebbe la pelle
    E la luna la luna tesserebbe
    I capelli e il viso
    E il polline di Dio
    Di Dio il sorriso
    Fonte: Musixmatch
    Compositori: Massimo Bubola / Fabrizio De Andre'
    Testo di Se ti tagliassero a pezzetti © Universal Music Publishing Ricordi Srl.

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    1. eh già, un mio (simpatico) omaggio a De Andrè..e a me stesso :)

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  2. Ti ritroverei in una telefonata, e faremmo due chiacchiere da vecchi amici mentre mi racconti quanto è semplice saper vivere.. ;)

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  3. Sai che qualcosa ti smentisce?Il "vento"... contro il tuo volere e nel mentre ricoglie i pezzi ti trova esattamente in quei passi di poesia.





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    1. Hai visto cara..questa volta ho scritto qualcosa di simile a una poesia :). Certo che di epitaffi, nella mia vita, ne ho già scritti tanti :)

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  4. Risposte
    1. Comunque, ridendo e scherzando l'ho detto ufficialmente a mia sorella e mio nipote: non voglio davvero il funerale.

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