L'arco di Shibuya è uno snodo narrativo fondamentale di Jujutsu Kaisen, raccontato dai prossimi 18 episodi della stagione 2 dell'anime.
Shibuya è uno dei quartieri più famosi di Tokyo e nella notte di Halloween del 2018 diventa, all'apparenza, il luogo di un regolamento di conti: da una parte Satoru Gojo, lo stregone più forte dell'era moderna, dall'altra le due maledizioni di livello speciale, Hanami e Jogo, con un altro alleato importante a fianco (anzi due).
Tuttavia l'arco di Shibuya è più che un regolamento di conti. È uno dei tasselli principali del piano del grande burattinaio che si presenta attraverso le spoglie di Suguru Geto, prima talentuoso studente di stregoneria, poi stregone nero ucciso dallo studente Yuta Okkotsu e da Gojo, che ne è stato unico e grande amico.
L'arco di Shibuya costituirà un momento di grande crescita per Yuji Itadori. Per alcuni sarà il passo finale di un percorso intenso e vibrante, per altri costituirà un radicale cambio di prospettiva. Gli equilibri salteranno, nella società degli stregoni, alcuni cambiamenti saranno davvero sorprendenti.
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| Satoru Gojo si prepara alla resa dei conti |
I fari non saranno puntati solo su Satoru Gojo e sul trio di studenti che abbiamo osservato finora in azione: Itadori, Kugisaki e Megumi Fushiguro.
Questo arco narrativo parte ponendo i fari su Mechamaru. Hanno poi un ruolo di primo piano Kento Nanami, uno dei personaggi più amati di Jujutsu Kaisen, Maki Zenin e il suo "ingombrante" parente, Naobito Zenin, il capo-casata. E naturalmente Aoi Todo, "Brother" di Itadori. Ci saranno altri nemici, altri stregoni in prima linea, un sorprendente ritorno dal passato. Non aspettatevi combattimenti scontati: il confine tra alleati e nemici è spesso molto labile e questo è uno dei punti di forza del manga di Gege Akutami.
Senza fare spoiler su Jujutsu Kaisen, vorrei infine toccare un aspetto fondamentale: la drammaticità di questo arco narrativo.
QUESTA PARTE CONTIENE SPOILER SU UN'ALTRA OPERA, MY HERO ACADEMIA
L'arco di Shibuya in diversi passaggi assume toni molto drammatici ed emozionanti, ma all'interno di un'opera che non può essere banalmente definita un battle shonen. Jujutsu Kaisen è una storia dark, dalle intense venature horror. Sorrido quando leggo sui social che "Akutami maltratti" i suoi personaggi. Io trovo molto più drammatico, ad esempio, l'arco dell'ospedale di Jaku all'interno di uno dei manga moderni più celebri, My Hero Academia, che sto seguendo parallelamente a Jujutsu Kaisen. Perché lì si crea un punto di rottura, al momento non ricucito, tra i cittadini e gli eroi che li proteggono.
In Jujutsu Kaisen nulla di tutto ciò. Shibuya porta infatti alla luce le contraddizioni e le divisioni che caratterizzano la società degli stregoni, è una pioggia che batte incessante, ma dopo mesi di cielo nuvoloso. Jaku è invece un temporale che spazza via il sole nell'universo immaginario di My Hero Academia: in proporzione è molto più angosciante e drammatico. D'altra parte in una storia abbiamo supereroi e aspiranti supereroi che devono salvare persone e sorridere, mantenendo l'ordine nella società; dall'altra abbiamo stregoni che esercitano arti occulte, che devono sì salvare le persone, ma solamente esorcizzando quelle maledizioni che gli stessi uomini, con le loro negatività, materializzano.
Da una parte, ad esempio, abbiamo Mirio Togata che si rende conto di non poter salvare tutti, ma che lotta per salvare "un milione" di persone (da qui il soprannome da eroe di "Lemillion"), dall'altra abbiamo giovani venati di follia che lottano per affermare se stessi. Izuku Midoriya, il protagonista di My Hero Academia, è una persona altruista e di cuore puro, che mette davanti a tutto il bene del prossimo; Yuji Itadori è indubbiamente un personaggio positivo, ma inizialmente è spinto dal desiderio di poter morire circondato da più amici possibile, da qui la sua determinazione nel diventare uno stregone forte. Ma l'arco di Shibuya ci restituirà un Itadori diverso, più maturo, consapevole del suo ruolo, che appunto non è quello delle eroe delle fiabe.
Diciotto episodi dunque ricchi di momenti altamente emozionanti e di combattimenti spettacolari, con tanto sangue - sempre funzionale alla trama - e molti personaggi pronti a salire al proscenio.


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