Jujutsu Kaisen SPOILER: capitolo 236, un'altra svolta


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Il capitolo 236 di Jujutsu Kaisen costituisce un'importante svolta narrativa del manga.

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Dopo 15 capitoli in cui è stato l'assoluto protagonista, dal momento in cui è stato liberato dal sigillo di cui era stato fatto prigioniero durante l'arco di Shibuya, Satoru Gojo esce di scena definitivamente da Jujutsu Kaisen. 

Il combattimento dei più forti, tra lui e Sukuna, ha visto prevalere quest'ultimo. Gege Akutami ha ancora abilmente giocato con il lettore. Nel capitolo 235 infatti Gojo era riuscito a liberarsi di Mahoraga e a ferire in maniera seria il suo rivale. Lo aveva fatto usando la sua tecnica più forte, "purple". Un capitolo prima aveva invece eliminato l'altro Shikigami gigante, Agito.

Sukuna ha certamente rischiato (il suo nervosismo non era di facciata), perché il Purple avrebbe potuto effettivamente eliminarlo. Al termine del capitolo 235 la sentenza "Gojo vince" ha ingannato un po' tutti. Anche perché Kusakabe, durante questo arco narrativo, ha svolto spesso le funzioni dell'autore, spiegando ciò che si vedeva sugli schermi. Gojo, in stato di grazia dopo aver utilizzato più volte il lampo nero, sembrava tornato al pieno della forma per ciò che concerne la produzione di energia malefica. Ed invece ce lo siamo ritrovati agonizzante, con il corpo diviso in due metà, come Yuki, altro stregone di Livello speciale. 

Sukuna lo ha ucciso in questo modo: colpendo con la sua tecnica di taglio l'intero spazio, ponendo quindi esso e non Gojo come obiettivo. Tagliando lo spazio si è tagliato anche tutto quello che era compreso nello spazio, come Gojo appunto.  In pratica l'attacco passa direttamente nello spazio: ricordiamoci che l'infinito non è una barriera che avvolge il corpo dell'utilizzatore proteggendolo dai colpi, ma semplicemente sono i colpi che diminuiscono la propria velocità fino a fermarsi. Sukuna ha abilmente dedotto questa possibilità osservando Mahoraga in azione e ha bypassato l'infinito - la tecnica del rivale - in maniera inaspettata, tanto da sorprenderlo (lo aveva già fatto nella sfida dei domini ma a quel punto Gojo era riuscito ad attivare in tempo la tecnica inversa di guarigione). Se Satoru ha dimostrato di avere una tecnica più raffinata, Sukuna ha risposto, dimostrando a sua volta che la propria tecnica sia la più incisiva, capace anche di superare l'infinito. 

Prima di vedere Gojo sconfitto, il capitolo 236 è iniziato con l'esperienza pre-morte del Sensei, che ha incontrato tutti i suoi ex compagni (Geto, Haibara, Nanami), il preside Yaga (ma si intravede, di spalle, anche Toji), ma anche Riko e Kuroi. Satoru esplicitamente parla della sua sconfitta, riconoscendo la superiorità del rivale. Ed esprime il rimpianto (lo deduciamo dalle immagini e da alcune parole) per la scelta di vita fatta dal suo miglior amico, Geto: intraprendere la strada del male e diventare stregone nero, sottraendosi invece al suo futuro da insegnante. Un momento molto commovente che certamente renderà ancor più in animazione, con la giusta colonna sonora. 

La sconfitta di Gojo era comunque preventivabile nell'ottica della valorizzazione del main character Itadori, ma tutto sommato è stato eliminato un personaggio molto popolare che è difficile definire comprimario, anche perché quasi due volumi del manga sono totalmente dedicati al suo passato. Una sconfitta certamente a testa alta: Satoru ha resistito nella battaglia dei domini, riuscendo addirittura a ribaltare il verdetto; è stato più volte colpito riuscendo però sempre a curarsi con l'energia malefica inversa, ricostruendosi anche un braccio (per le maledizioni è più agevole ricostruire parti amputate del proprio corpo), ha eliminato due Shikigami che avrebbero messo al tappeto chiunque (Yorozu, una delle stregoni più potenti, è stata fatta fuori in un colpo solo da Mahoraga).

Come prevedibile, Gojo si è guadagnato il rispetto del suo forte rivale, ma un po' di amarezza in bocca rimane: il "Vincerò", detto due volte da Gojo, in riferimento al duello con Sukuna, prima in presenza di Itadori, poi davanti a lui e all'altro grande "villain", Kenjaku. Una promessa non mantenuta. E poi anche durante il combattimento con Sukuna, quella frase "Fammi sembrare figo, che mi stanno guardando i miei studenti". I suoi studenti lo hanno visto morire in mondovisione. Apprezzo molto la scelta stilistica dell'autore di mostrare in due veloci panel le reazioni di Itadori e Yuta, i due studenti che più si erano affezionati a lui (d'altra parte li ha salvati già da morte sicura..), il secondo consolato da Maki. Su questo Akutami si dimostra ancora un autore rivoluzionario. La morte del Sensei non viene salutata con passaggi strazianti: non sono necessari, la situazione lo è già di suo. 

Ma ora, cosa possiamo aspettarci da Jujutsu Kaisen?

Jujutsu Kaisen è un manga in cui il rapporto tra le forze del bene e quelle del male (anche se i due concetti hanno più di una sfumatura) pendeva dalle parte delle prime, proprio grazie a Gojo. Kenjaku attraverso una fine strategia ha posto la partita in equilibrio, Sukuna ora ha ribaltato totalmente questo rapporto. Chi può davvero fermarlo?

Kashimo si è lanciato sul campo di battaglia: come sappiamo, ha una tecnica innata che può usare una sola volta e lo farà contro Sukuna. Una tecnica che prevede l'auto-sacrificio dell'utilizzatore? Possibile. Ma dopo la morte di Gojo è facile prevedere che anche Kashimo sia costretto ad alzare bandiera bianca. 

In bilico il destino di Megumi, mentre Yuta e Itadori avranno un ruolo primario. Il primo ha ancora un potenziale da sviluppare. La morte del suo Shikigami sarà seguito da un potenziamento? Itadori sorprenderà eccome. Il suo personaggio è stato accantonato e tornerà al proscenio.  Gojo è definitivamente morto,  ma davvero abbiamo visto per l'ultima volta la tecnica dei sei occhi? 

Il manga è destinato a riservare tante sorprese. Akutami lo deve ai suoi lettori, dopo aver eliminato il suo personaggio più popolare: Satoru Gojo, always the strongest. 

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