Poetando di Claudio D'Aleo: Solitudini e Nessun approdo



Solitudini


Rami secchi percuotono

la tempesta

prima della neve


Le nubi sparse qua e là 

giocano a inseguirsi


Nessun brusio per strada


Solo il boato dei tuoni

in su la vetta dei monti


Lieve è il desiderio  

di pace in chi torna

a casa


In cammino 

tra piantagioni gelide

d’affetti mancati


vicoli bui


e soste forzate

in attesa del sole


CD

Nessun approdo



Nell’immensità

di un’idea

mi perdo


sosto


tra quell’ onde gelide

che m’allontanano da te


che mi respingono


maree e correnti

d’un mare in  tempesta

in cerca di scogli


CD







Commenti

  1. Gli affetti mancati legano malinconicamente con l'assenza di approdi, ma non ne escludono la continua ricerca, la costante speranza che si nutre di meraviglia, che trova conforto nel moto continuo della natura, della sua instancabile frenesia.. e del nostro infinito guardare avanti, certi di riuscire a sorprenderci ancora e ancora..

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    1. Bravo Franco, le tue parole trasmettono sempre una profonda consapevolezza della complessità delle emozioni che Claudio vuole trasmettere. Chapeau, come direbbe il nostro mitico amico poeta :)

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  2. Caro Franco la nostra vita è una continua ricerca e, per certi versi, un continuo aspettare. Cerchiamo la verità, l'amore, la quiete con noi stessi che ci porta ad amare gli altri e a star bene con loro, il senso d'appartenenza con la quotidianità che talvolta ci sfugge, la cultura, l'essere attori protagonisti d'una realtà che non sempre amiamo accettare ma che rimane palcoscenico attento del nostro operato. Aspettiamo che la vita ci offra quel qualcosa che forse non ci darà mai o che, distratti, non ci siamo mai accorti d'avere già ricevuto. In questa sublimazione alchemica e metodica con "l'essere pensiero" prima ancora che "corpo" e che porta inevitabilmente a interrogarsi su noi stessi e tutto quello che ci circonda, l'amore detta con decisione il suo passo e sciorina equilibri e stati d'animo incontrollabili che poi, privi di approdo, si sciolgono spesso come neve al sole e rimangono "sogno" . E allora sembra che tutto sia sfumato e che in pugno non ti sia rimasto nulla. In realtà cresci e maturi e col tempo ti offri di continuo a nuove esperienze e a nuovi orizzonti che siano ricchi d'amore o di altro non importa purchè siano vivibili e sentimentalmente proficui.

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    1. Mitico, la vita, come dici, è un continuo ricercare e attendere. Una ricerca di verità, amore, tranquillità interiore che talvolta si perde nella frenesia quotidiana. Ed è vero anche ciò che dici sull'importanza della crescita personale.

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  3. Certe solitudini me le vado proprio a cercare.
    Altre mi pesano, come è naturale che sia.
    Sempre belle le tue poesie che suscitano riflessioni.

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    1. Esattamente. C'è un tipo di solitudine che è corroborante e serve per ricaricare le batterie

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  4. La bellezza del poeta risiede nella straordinaria capacità di imprimere in eterno sentimenti ed emozioni che restano memoria nel tempo.

    Per quanto potente possa essere la forza della natura ,che nel mentre solidifica pensieri malinconici come ghiacciai e l'attimo dopo il sole che fa capolino li scioglie,la forza poetica ne conserva e racchiude ogni processo,come a custodirne l'essenza che verrà sprigionata ogni qualvolta si avvicina un passante e ne coglie sfumature che si propagano.

    ...se questo non è amore cos'altro è?:)

    L.



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    1. Sentimenti ed emozioni che restano memoria nel tempo. In fondo anche io scrivo per quello scopo: parole che non siano perse al vento, ma che possano essere custodite anche in un futuro prossimo in cui non ci sarò più. Perché il mio corpo "potrà essere tagliato a pezzetti", ma la mia essenza rimarrà, ricostruita anche da questo fiume di parole, come tessere di un mosaico

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    2. "In fondo anche io scrivo per quello scopo"..ma davvero non me ne ero accorta:))

      Si, decisamente stiamo parlando della stessa essenza ,della stessa propagazione.

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    3. Ovviamente l'ho precisato "per qualche distratto" :D

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  5. Buonasera cari amici e care amiche. Grazie intanto per le vostre argomentazioni come sempre parecchio interessanti e foriere di molteplici riflessioni. Compito principale del Poeta è quello di generare alchimie positive con i suoi lettori per il tramite dei versi. La Poesia è da sempre crescita interiore, dialogo, punto di contatto emotivo con chi la preferisce, la legge e in essa si adagia. La Poesia è memoria storica, si tramanda e si conserva nel tempo, è passaggio romantico dalla notte al mattino, è l'imbrunire che si sposta verso sera e apre lentamente le porte del nuovo giorno all'Alba che verrà. E' tramonto e maree, salsedine sul bagnasciuga in attesa dell'onde prima che s'infrangano sugli scogli. E' frase scritta su un vetro appannato, non scompare ma lascia sempre un'impronta. La Poesia talvolta scivola densa verso la solitudine e lo fa con con decisione, come se se ne nutrisse o ne avesse addirittura bisogno. La solitudine oggi ha un sapore diverso. Rispetto a prima non fa più paura e anzi talvolta è cercata perchè ci mancano e sono tanto desiderati quei momenti in cui stretti attorno a noi stessi, ci guardiamo dentro, traiamo i primi bilanci, cerchiamo attraverso la consapevolizzazione di ciò che abbiamo appena vissuto e siamo stati le chiavi di risposta a tante domande quasi sempre rimaste "tabula rasa" o perse nel vuoto. Oggi la solitudine diventa quasi passaggio obbligato per crescere, maturare, rafforzarsi interiormente e presentarsi a noi stessi e agli altri pronti per amare e essere amati.

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  6. Mi piace quello che dice il Poeta che vita è una continua ricerca e un continuo aspettare quest’ultimo aspetto magari un po’ pesa a chi aspetta una risposta, un cambiamento, quiete nei propri pensieri e pertanto poter maturare in pazienza perché tutto ha un tempo, un percorso, un’attesa appunto.

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    1. Esattamente. La vita è una ricerca intervallata a fasi di attesa. In questo cammino viviamo momenti di felicità e di infelicità. Il concetto di felicità totale e costante è purtroppo un'utopia

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