Il pesciolone, il divertente brano di Jannacci sull'Italia del weekend fuoriporta al mare


Il pesciolone, brano del 2003 di Enzo Jannacci, è una divertente e pungente "cartolina" della gita fuoriporta del weekend, destinazione una località balneare.

Jannacci è stato un grande artista poliedrico: pianista talentuoso, cantautore irriverente, ironico e graffiante, una pietra miliare del nostro cabaret.  Il titolo del brano "strizza l'occhio" a un possibile doppio senso, ma credo sia anche un richiamo alla canzone del 1981 intitolata Pesciolin.

Il pesciolone, come anticipato, ironizza sulle famiglie che nel weekend lasciano le loro cittadine per riversarsi al mare. Giornate che, quantomeno nelle premesse, sono tutt'altro che rilassanti: si parte la mattina presto, come se si dovesse arrivare a un appuntamento di lavoro, per poi trovare un buon posto in spiaggia. Il parcheggio? Lontanissimo dalla spiaggia. Così, pieni di "bagagli", tra cui l'immancabile gommone, si suda sotto il sole per raggiungere "un mare un po' lontano".

Per la famiglia o comunque la "combriccola" protagonista de Il pesciolone si tratta della prima volta al mare: l'ironia di Jannacci si fa graffiante nel descrivere lo stupore ingenuo di chi si meraviglia "per quanto sia grande il mare" o per vedere che è lo stesso visto finora solamente..in cartolina. 

Il cantautore usa poi immagini per descrivere l'atmosfera della spiaggia: l'ombrellone, il Mottarello, il prete bello che mi fa ricordare il prete del film di Pupi Avati "Regalo di laurea", il gommone "stipato" di persone, la mortadella (e il panino), la burrata (nell'insalata). 

Jannacci cita infine se stesso e la celebre "Vengo anch'io, no tu no" nel descrivere questa confusionaria prima gita in spiaggia, che si chiude con l'immancabile escursione in pedalò. 

Il pesciolone di Enzo Jannacci, il testo

Siamo partiti, ma di mattina
Perché ci vuole la disciplina
Siamo arrivati sullo stradone
Partito l'ultimo torpedone
 
Corrigli dietro coi tuoi piedoni
Tocca tirare anche il tuo gommone
Arriviamo prima che scoppi il motore
Saliva zero, lingua di fuori
 
E finalmente, ma un po' lontano
Si vede il mare col suo baccano
Il mare è roba mai vista prima
È proprio come la cartolina
È proprio grande, oh, troppo grande
Mi tocca togliermi le due mutande
 
C'è l'ombrellone
C'è il pesciolone
C'è il Mottarello
C'è un prete bello
 
Il festolone
Dentro il gommone
La mortadella
C'è tua sorella
 
Un birrolone
La passeggiata
La serenata
E la burrata
 
Manca del tutto l'orientamento
Posso disdire l'appuntamento
E vengo anch'io e no tu no
Ti vengo dietro col pedalò
Ti vengo a prendere col pedalò

Commenti

  1. Ha sempre cantato e musicato magistralmente il suo pensiero traendo spunto dalla sua grande umanita. Un Mito.

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    1. Grazie mitico..è stato impareggiabile cantore di momenti quotidiani filtrati attraverso la lente della sua grande ironia

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