Gli indimenticabili: Pino Daniele, emblema d’una napoletanità irresistibile (di C. D'Aleo)

Foto Soluzioni Arte Video - dalla pagina FB di Pino Daniele


Di Claudio D'Aleo

Pino Daniele ha vissuto da grande cantautore una vita e una carriera che lo hanno trasformato ben presto in artista ambasciatore nel mondo della napoletanità più attuale e per certi versi migliore, quella del suo tempo e della gente comune, quella che nasce dalle viscere delle tante difficoltà quotidiane affrontate con coraggio e spirito di sacrificio da chi lavora, soffre e vive a vantaggio di se stesso, degli altri e della propria famiglia.

Una napoletanità che con lui ha toccato le più alte sfere della notorietà internazionale e delle condivisione in ogni dove e in ogni ambiente assurgendo ai massimi livelli possibili grazie ad una musica che ti entrava “dentro” e ti trascinava nei posti migliori di quella Napoli che lui ha magistralmente intercettato nei contenuti più profondi e salienti e reso dunque indimenticabile.

Pino Daniele ha edificato se stesso sulla scia dei grandi artisti napoletani e campani d’ogni tempo, da Totò a Eduardo De Filippo, da Massimo Troisi a Nino Taranto fino a Carlo Giuffrè, tanto per citarne qualcuno. 

In lui la musica s’è sempre mossa come protesta e come riscatto dalla sofferenza, come attenzioni invocate, urlate e richieste da quanti hanno sempre sopportato in silenzio, dunque patito, il loro disagio interiore guardando dai “balconi” di casa la felicità degli altri senza poterla mai né intercettare né emulare.

Un grido d’allarme verso chi poteva fare e non ha mai fatto, una solidarietà desiderata verso tutti ma mai davvero ottenuta e men che meno concretizzata. 

Sono passati poco più di nove anni dalla sua morte ma di Pino Daniele restano il suo sguardo,  i suoi messaggi, la sua umanità, i tanti concerti dal vivo, il ricordo delle sue partecipazioni televisive; non passa giorno senza incontrare una testimonianza delle tante collaborazioni con i musicisti che hanno voluto  condividere la scena con lui e che lo hanno sempre apprezzato, come il grande Richie Havens, gli amici chitarristi Eric Clapton e Pat Metheny.

Pino Daniele era un musicista amato dai grandi artisti di tutto il mondo per l'originalità e la schiettezza del suo linguaggio musicale.

Nel “neapolitan power” aveva “fuso” e riassunto l'amore per il blues e la melodia partenopea; in tante canzoni aveva trovato una via tutta sua e personale per addentrarsi nel soul e nel rhythm and blues. 

Tutte le canzoni più famose: da "Nero a metà", a Quanno chiove a Yes I know my way fino a Napule è, tracciano un vero e proprio dipinto su Napoli, i napoletani e la napoletanità.

Dipinti d’amore, poesia, umanità, solidarietà.

Cantautore, chitarrista e compositore, è nato a Napoli il 19 marzo 1955 ed è morto a Roma il 4 gennaio 2015. Il timbro vocale, duttile e sottile, insieme all’indubbia sapienza chitarristica ne hanno fatto uno degli artisti italiani più apprezzati e rispettati.

Poeta espressivo e delicato, triste e melodico, romantico e sentimentale ha sempre colpito in lui la delicata espressività delle sue composizioni, così come l’energia dei suoi arrangiamenti rock blues che hanno determinato il successo di un musicista da sempre ben inserito nel migliore panorama della musica di quel tempo.

In lui il dialetto napoletano ha sempre intercettato l’andamento ritmico del blues, del funky e le soluzioni armoniche tipiche del jazz, dando vita a un’inedita sintesi tra la canzone melodica italiana e le più moderne sonorità della musica mondiale.

Pino Daniele ha sempre portato Napoli in giro per il Mondo. 

Forte la sua amicizia con Tullio De Piscopo, James Senese, Tony Esposito, Rino Zurzolo e Joe Amoruso, membri della storica band Neapolitan power. Nel 2014 fu impegnato con il tour intitolato Nero a metà, in cui reinterpretò i brani dell’omonimo album degli anni Ottanta. 

Artista prezioso e indimenticabile. 


Commenti

  1. Concordo.. E viste le polemiche del festival, grazie a Claudio per aver ricordato un grande artista di questa terra..

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  2. Daniele è uno che ha spiegato al mondo il significato di essere napoletano.

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  3. Ammetto di non averlo saputo apprezzare molto per via della sua voce che ho sempre mal tollerato.
    Ma sul fatto che fosse un grande artista, non ho dubbi neanche io.

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    1. Non è neanche nella mia hall of fame, ma "Napule é" è un assoluto capolavoro per me

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  4. Impossibile dimenticarlo. Fanno parte della nostra vita, almeno della mia sicuramente. Grazie per avergli fatto questo omaggio <3

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    1. Un omaggio doveroso a un altro indimenticabile! Grazie mille :)

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