Immaculate: lo scary movie religioso con Sidney Sweeney (di Bonigol)


di Bonigol

Immaculate - La Prescelta è un horror mistico e ambizioso che mescola scienza e religione con una certa irriverenza, sfociando in un'opera (parere mio) appena al di sopra della sufficienza a causa di diverse considerazioni. 

Innanzitutto è l'ennesimo film focalizzato nel mondo della sorellanza cristiana che il cinema ci propina in pochi mesi (Sorella Morte, The Nun 2, Omen - Le Origini del Presagio-, per citare i più significativi) e proprio per questo risulta difficile creare situazioni inquietanti percepite come nuove e inattese, nonostante la suggestiva e tetra location dell'antico convento alle porte di Roma. Ed è proprio a discapito dell'originalità che molte pagine del copione (sebbene differiscano negli intenti) siano un evidente ricalco della trama di Le Origini del Presagio, prequel della trilogia cult di Damien.

Altro appunto (che fa bene agli occhi ma stona un poco con il contesto) è la scelta, da parte del regista Michael Mohan, di Sidney Sweeney e Benedetta Porcaroli come novizie. Mohan, che ha già diretto la Sweeney nel thriller scadente e pruriginoso The Voyeurs, cerca di far leva sulla crescente popolarità dell'attrice omaggiandone il fascino attraverso lunghissimi primi piani che catturano i suoi occhi da cerbiatta. Lei non delude e non incanta in un ruolo non troppo complicato, però è evidente che stiano diventando troppi i film nei quali le suore di un convento potrebbero essere collocate con maggiore credibilità sulla passerella di un concorso di bellezza (vale anche per i cast dei lungometraggi sopracitati). 

Veniamo alla trama. 

Cecilia è una giovane statunitense in procinto di prendere i voti che si trasferisce a Roma in un cenobio che, grazie a un breve prologo, sappiamo nasconda segreti inquietanti. In questo luogo conoscerà donne assai diverse tra loro come l'ambigua badessa, qualche anziana monaca custode di misteri sinistri e ragazze giovani come lei dai caratteri divergenti. Ci sono anche uomini di fede come il Cardinale Merola o Padre Sal Tedeschi (interpretato dal "professore" de La Casa di Carta, Álvaro Morte) che dietro le sue incessanti premure sembra nascondere, come tutti, verità celate. 

In quanto horror, Immaculate vive di scene d'atmosfera, rumori raccapriccianti (immancabili ma non abusati i jump scares) e situazioni di costante apprensione che riportano alla mente (senza scomodarne valore o blasone) film come Suspiria, per la complicità/rivalità nella sorellanza (anche se in quel caso trattavasi di un'accademia di danza) e nondimeno per quel senso di oppressione schiacciante che dà il sospetto verso chi ci circonda.

Ben prima del finale Immaculate scopre le sue carte e scioglie ogni dubbio sul contrasto tra religione ed empietà, sulla scienza e la fede che si mescolano insieme, su quanto ci sia di macabro e misterioso all'interno del piccolo convento.

Tuttavia restano ampie lacune sulla sceneggiatura e (come sottolineato da alcuni critici statunitensi) si "getta lì il sasso" con sagaci riflessioni sul corpo femminile e sulla libertà di decisioni mediche senza obiezioni e si "nasconde la mano" rinunciando completamente ad ogni approfondimento ulteriore e lasciando la scena all'horror puro, privato di ogni psicologia.

Il revival dello scary movie religioso sembra comunque piacere al pubblico e il film ha incassato nel mondo una cifra vicina ai trenta milioni di euro, per cui si prevedono nuove avventure tra chiostri e sacre mura, speriamo con maggiore cura dei contenuti, più che della confezione.

Commenti

  1. "psicologia dell'horror".. approfondirò presto certe predilezioni umane..

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    1. Psicologia quando riflette certe paure e psicosi dell'uomo :P

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  2. Amo molto ogni genere di horror, da quello psicologico (ad esempio Babadook o Shining) fino agli splatter puri e semplici, privi di messaggi/moventi. Quando si mischiano vari sottogeneri dell'horror può capitare che ne escan fuori piccoli capolavori capolavori. Questo film mira ad essere piacione e a far cassa (missione compiuta) ma non lascia molto ad eventuali riflessioni che, visti gli argomenti toccati, potevano dargli un po' di peso.

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    1. Faccio una fatica bestia ad allineare una rara bellezza come Shining con gli infiniti horror/splatter che stanno invadendo il mondo.. sono un fan dell'Armata delle tenebre, o L'alba dei morti dementi, pellicole che almeno si autoperculano con grande maestria.. penso tristemente a Saw, presunto horror vestito da ridicolissimo thriller.. ahahah.. povero Hitch.. ;)

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    2. Anche io adoro Shaun of the dead (l'alba dei morti dementi, che peraltro è il primo di tre film di una fantastica trilogia), evil dead e sono molto critico sull'horror moderno.
      Il primo Saw è bello, dal 2 in poi è solo un torture porn, che per me equivale ai film con i jump scare..troppo comodo così.

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    3. Sia però ben chiaro che questo film potrebbe ottenere un voto che rasenta la sufficienza. È "uno dei tanti" horror. Nulla a che vedere con tutti quelli da voi citati, veri cult.

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  3. "capolavori" scritto erroneamente due volte, non è un rafforzativo stile "Casablanca Casablanca". 😁

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