Via della Scala è sempre là


"Via 24 Maggio è sempre qua".

Ricordo quelle mattine senza sveglia e senza pensieri, salendo sul dondolo con l'ultima copia di Topolino o del Guerin Sportivo, prima di fare i compiti delle vacanze, che non dovevano sottrarre tempo prezioso al gioco del pomeriggio. 

Ricordo i vecchi gradoni della bottega di Aldo. Mi sedevo lì, nei caldi pomeriggi d'estate, aspettando l'amico Francy N. che, terminato il riposino dopo pranzo, quello a cui tutte le nonne ci obbligavano amorevolmente, avrebbe attraversato la strada per raggiungermi.

Ricordo il vecchio dondolo, un po' incrostato, forse neanche troppo comodo. Ci inventavamo tanti giochi. Usavo una vecchia cartelletta, quella che si usavano nelle ore di educazione tecnica o a catechismo. Dentro ci mettevo pistole d'acqua,  i gadget di Topolino e qualche altro oggetto di scarto. La trasformavo nella valigia dell'agente segreto. 

Ricordo quando Francy C. mi faceva spostare i Pirati Lego nell'ingresso di casa, fuori dal portone. Ma anche in quei tempi il solleone scaldava ed era meglio rifugiarsi sotto l'ombra del grande castagno. 

Ricordo le sere di San Lorenzo, in giardino, a guardare le stelle e a desiderare che al Milan arrivasse il tal centrocampista o la tal punta. Eppure Berlusconi ci comprava più o meno tutto. Oggi, se vedessi una stella cadente, chiederei "solamente" la salute per me e i miei affetti più cari. 

Non ho altro da desiderare, perché in fondo ho tutto quello che mi serve. 

"Via 24 Maggio è sempre qua".

Io e Francy N. siamo diventati grandi, forse i suoi ricordi delle estati di Novafeltria sono chiusi in un cassetto destinato a rimanere chiuso. Chissà.

Il dondolo non c'è più e ho smesso di guardare il cielo di notte. 

Un rapida scorsa al cellulare. Francy C. è al centesimo giorno di ferie, ma non lo invidio. Sorrido, pensando a lui 14enne che guarda la porta di casa di lui 41enne, con i cuoricini e la frase sull'amore da cioccolatino di seconda fascia. Ora guardo la mia foto in giacca. Chissà se lei l'ha vista o se l'ha volutamente ignorata. 

Oggi comunque è il suo compleanno e non mi servono notifiche social per ricordarlo. 

"Io chiudo gli occhi e penso a te. Ti sento e invece non ci sei". 


Commenti

  1. Centesimo giorno di ferie? caspita.
    Non so cosa sia successo tra voi due, le amicizie negli anni si sfilacciano e alcune di esse sono destinate a restare solo un ricordo. Però questo testo che hai scritto per lui è molto bello, segno di un affetto che non è morto mai.
    Mi piace anche quello che hai scritto qui: "Non ho altro da desiderare, perché in fondo ho tutto quello che mi serve. "...e ti pare poco ;)
    Un abbraccio.

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    1. Ho mescolato i due francy della mia infanzia e giovinezza :D. Hai detto bene: le amicizie si sfilacciano, da parte mia però l'affetto non sparisce, se non altro perché legato agli splendidi ricordi.

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  2. I ricordi belli restano sempre, e c'è sempre spazio per splendide sorprese. Persone belle come te non possono sparire nel cuore di nessuno, specie di chi ha condiviso crescita e sorrisi.. spero ti legga..

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    1. Ma sì...sparire no di sicuro. I ricordi della nostra infanzia poi, quelli tendono a essere molto forti e duraturi.

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