Colonne sonore del cinema: la mia top 12 (di Bonigol)

di Bonigol

Abbiamo tutti nel cuore una nostra movie song parade che non tiene conto di qualità, blasone dell'autore/compositore, né valore oggettivo del pezzo nel panorama mondiale musicale o tantomeno prestigio cinematografico del film da cui l'abbiamo estrapolato. Certo, possono aver inciso momenti felici, tristi, "assonanze" con la nostra vita vissuta. Sta di fatto che allo scorrere dei titoli di coda o all'uscita dai cinema ci siamo ritrovati a canticchiare proprio quella tal canzone, quel determinato motivetto, a fischiettare proprio quel riff e a non riuscire più a toglierci dalla testa il leitmotiv che ci riconduce a un punto specifico nel mezzo di una scena. 

È impossibile per chi, come me, ha passato la propria adolescenza nell'ultimo quarto del ventesimo secolo, stilare una classifica "scremata" (le canzoni in questione saranno più di un centinaio), ma ormai in preda a questo esperimento social-cinematografico ne ho scelte (argomentando per quanto possibile) una dozzina. Le prime che mi siano venute in mente e che, evidentemente, si sono guadagnate la "residenza" nella mia memoria a lungo termine e (nondimeno) nel mio affetto. 

Veniamo dunque alla mia top twelve.

12) In un campo, lungo il canale d'irrigazione, un gruppo di ragazzi assiste alla sfida fra due trattori. Alla guida ci sono Ren McCormack (Kevin Bacon) e Chuck Cranston che "duellano" per la ribelle Ariel (Lori Singer). I due mezzi agricoli sono direzionati l'uno contro l'altro a qualche centinaio di metri. Vincerà chi, con coraggio, sarà l'ultimo a saltare giù prima dello schianto. Avete già capito che sto parlando di Footloose, diretto da Herbert Ross. Ariel dà il segnale e, via, partono le note di Holding Out For a Hero, di Bonnie Tyler che accompagnano in una sequenza emozionante ed esilarante l'incedere dei due enormi veicoli. Chi vincerà? Non rivelo nulla se non che comprai il disco con la colonna sonora del film e di certo la canzone (molto anni ottanta) mi ha ronzato nella testa per anni e a volte ancora riaffiora. 



11) Forte dei Marmi, Luca e Marina. Impossibile dal luogo menzionato e dai due nomi non dedurre il sillogismo che porta dritti alla scena in cui Jerry Calà (viziato rampollo benestante) e Marina Suma si guardano con rimpianto mentre lei (ormai sposata) abbandona il locale dove si sono reincontrati (nel 1982) diciotto anni dopo il loro breve ma intenso amore. Siamo ovviamente in Sapore di Mare, diretto da Carlo Vanzina e il lungo saluto tra i due, fatto di sguardi significativi,  è scandito dalla grande hit di quell'estate: Celeste Nostalgia, di Riccardo Cocciante; e che nostalgia (di tutto il pubblico) accompagnò quel momento! Non che il film sia un capolavoro, per carità, ma è un'icona generazionale e la canzone è davvero meravigliosa e perfetta per veicolare questo tipo di emozioni.


10) Nel 1998 Nora Ephron dirige una delle più belle storie d'amore contemporanee mai raccontate al cinema. C'è Posta per Te vede Meg Ryan e Tom Hanks rivaleggiare nel campo dell'editoria. La grande catena contro il piccolo negozio. Davide contro Golia. Kathleen, che porta avanti col suo book shop una tradizione di famiglia, è innamorata del quartiere in cui è cresciuta, l'Upper West Side di New York. Ad un certo momento del film, Kathleen cammina per i marciapiedi del village newyorchese con aria compiaciuta e sognante e quale canzone poteva accompagnarla meglio di Dreams, di The Cramberries, con gli splendidi vocalizzi di Dolores O'Riordan, mentre il sole illumina le foglie verdi delle aiuole cittadine mettendo tutti di buonumore. Un vero viaggio onirico questa canzone. 



9) The Fabelmans è un film che racconta l'adolescenza di Spielberg, i suoi primi approcci cinematografici ed è, ovviamente, ambientato (in gran parte) verso la fine degli anni cinquanta. Il giovane protagonista, che nel film si chiama Sammy, viene incaricato di girare un filmino Super 8 come ricordo di una giornata in cui gli studenti dell'ultimo anno si divertono in spiaggia tra scherzi, sport e bagni di mare e sole. È una parte importante del film in cui viene mostrata l'importanza dell'editing nei tempi in cui la computer grafica era totalmente inimmaginabile. Spielberg sceglie come colonna sonora della "gita" in spiaggia un singolo follemente pop (per l'epoca) del 1958: Goodbye Cruel World, di James Darren. Vuoi per l'accostamento (che ho trovato azzeccatissimo) tra musica e sequenza, vuoi per la mia passione per brani vagamente freaky, non appena sono giunto a casa dal cinema ho ricercato il pezzo su YouTube per riascoltarmelo, piacevolmente ossessionato dal ricordo di quella sequenza bellissima.


8) Era il 1984 quando la frase "Who you gonna call?" faceva scattare in tutto il mondo una risposta immediata e una gran voglia di ballare con gli unici, soli ed inimitabili acchiappafantasmi. Ghostbusters, brano dance di Ray Parker Jr. dal ritmo coinvolgente, è colonna sonora dell'omonimo film (diretto da Ivan Reitman) che, credo tutti (ma proprio tutti) abbiano visto almeno una volta. La canzone era presente in una compilation che s'intitolava Mixage e quante batterie ho scaricato per riavvolgere il nastro e riascoltarla! Per fortuna esistono le biro esagonali (J.Ax e Max Pezzali docet)!


7) Uno dei primissimi film di Carlo Verdone lo vedeva nei panni di un laureato con 110 e lode impiegato come bidello in una scuola cattolica. Dopo aver risposto per sbaglio a una telefonata indirizzata al suo datore di lavoro, il precettore Don Spinetti, si finge lui per accettare il ruolo d'insegnante privato di una star-girl in ascesa. Sto parlando (ovviamente) di Acqua e Sapone e la canzone (che riecheggia il titolo del film) è cantata dagli Stadio. Non so se le vicende narrate abbiano contribuito farmela piacere ma fa  sia da sigla d'apertura che di chiusura e ai titoli di coda ero già innamorato di musica e parole. 


6) Nel 1961, Blake Edwards dirige la trasposizione cinematografica di un romanzo di Truman Capote, dal titolo Colazione da Tiffany. Il film, sebbene non privo di momenti drammatici, è una commedia sentimentale. Holly e Paul vivono nello stesso condominio e per una serie di vicissitudini, pian piano si conoscono e si avvicinano. C'è una sequenza molto tenera e suggestiva in cui Paul sta scrivendo a macchina decantando le doti della sua vicina e viene distratto da una melodia dolce e tenera. Si affaccia sulla scala antincendio e vede Holly (Audrey Hepburn) seduta sul davanzale del piano di sotto, con un panno che le avvolge i capelli, mentre suona la chitarra e canta Moon River. Indimenticabile. Sfido chiunque di voi a ripensare alla melodia di quel brano senza rivedere Audrey che carezza le corde.




5) I cartoni sono un'enciclopedia, per quanto riguarda musiche e canzoni. Soprattutto Disney, coi suoi musical d'animazione, colorati e festosi, ci ha infarcito i ricordi di belle melodie. Ogni anno usciva un nuovo lungometraggio "classico" ma in Rai, sotto le feste natalizie, passavano sempre gli stessi. Uno di questi era Robin Hood, con animali antropomorfi a far le veci degli umani. Il Cantagallo (menestrello) introduceva la storia intonando una lunga ballata con la quale esaltava le imprese di Robin e Little John. La canzone s'intitola Urca Urca Tirulero ed è uno di quei tormentoni che ho faticato a sradicare dalla testa. Era una vera fissazione canticchiare quel ritornello, ovviamente gonfiando la voce e imitando il Cantagallo. 



4) Un abbraccio in corsa tra un ragazzo e una ragazza mentre il treno per Stoccarda parte dalla stazione di Parigi. Cosa vi ricorda? Ma naturalmente Vic e Philippe, la coppia di adolescenti innamorati interpretati da Pierre Cosso e Sophie Marceau ne Il Tempo delle Mele 2, di Claude Pinoteau (film del 1982). La canzone che solennizza il loro bacio è Your Eyes, dei Cook da Book, un gruppo che, dopo il successo di questa hit, non ho mai più sentito nominare. Sospetto siano stati una meteora ma li ringrazio col pensiero per ogni volta che ho fatto girare il disco di questa canzone attivando la modalità romantica.



3) Nel 2010 James Wan rivoluzionò il mondo dell'horror con Insidious, film che non si limitava a spaventarti lasciandoti percepire una presenza maligna ma si spingeva oltre, mostrandoti l'aspetto del demone in sequenze inquietanti e talvolta grottesche. Una delle melodie suggestive che risuona spesso all'interno del film è una canzone di Tiny Tim del 1968 (cover di una popular song degli anni trenta). Quei suoni, in quel determinato contesto, col falsetto di Tim e l'ukulele ad accompagnare i vocalizzi, mi hanno spaventato, affascinato e conquistato allo stesso tempo. Siccome vi ho già confessato di amare i motivetti strambi e nonsense, la canzone di cui sto parlando è Tiptoe Trough the Tulips, che da allora ho riascoltato almeno un centinaio di volte.


2) Lo abbiamo guardato tutti almeno una dozzina di volte mentre, trascinato dal suo cavallo, attraversava le praterie: Terence Hill in Lo Chiamavano Trinità, di E.B. Clucher. In sottofondo risuonava il tema che tutti, nella vita, hanno fischiettato. C'è chi ha speso cifre folli per averla come suoneria quando i vecchi Nokia ne hanno dato la possibilità. Trinity, cantata da Annibale Giannarelli, è sicuramente una tra le canzoni più popolari del secolo scorso. A chi ama gli western non possono non brillare gli occhi ascoltandola.



1) E torniamo negli anni ottanta (1984, per la precisione) quando Wolfgang Petersen portò sullo schermo il capolavoro di Michael Ende, La Storia Infinita. La colonna sonora, con melodie nordiche e sintetizzatori tipici di quell'epoca, ci regalò un pezzo da brividi: The Neverending Story, di Limahl. Brano entrato con prepotenza tra gli evergreen e tuttora riproposto dalle radio e citato nei film. Pezzo sempre piacevole che non "skippo" mai quando mi ci imbatto. 



Eccoli i 12 piacevoli "tormentoni" di Bonigol. Ho fatto un mio elenco, non certo scientifico. Me ne vengono in mente altre 10, 20, 30... che avrebbero potuto trovare spazio in quella che è più una pagina di diario che una hit-parade. Niente di oggettivo, tanto di personale. E voi, avete la vostra playlist "da film" nel cassetto dei ricordi?

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