Canto di Primavera, canzone che dà il titolo anche al disco del 1979, è uno dei cavalli di battaglia del Banco del Mutuo Soccorso.
La voce del compianto Francesco Di Giacomo valorizza al massimo il poetico testo scritto assieme a Vittorio Nocenzi, mentre la musica è frutto di contaminazioni: come hanno precisato gli autori, ci sono echi di un canto popolare palestinese.
Il brano descrive l'arrivo della Primavera con quell'improvviso che ci ricorda il vecchio detto De Andreiano: non bussa, entra sicura. D'altra parte è la stagione anche di qualche improvviso temporale: ma in questo caso la grandine è un'immagine utilizzata per richiamare quella repentinità della bella stagione, che suscita intense sensazioni nel cuore delle persone, spinte a vivere e godersi il sole e i primi tepori, trovando sollievo e distrazione da pensieri e problemi quotidiani.
La primavera è una delle più belle manifestazioni della natura, attraverso i suoi profumi e i suoi colori, così diversi da quelli del freddo inverno: una natura infinita, come il mare, che arriva impetuoso con le sue onde. Non vediamo confini e barriere quando guardiamo il mare, provando un grande senso di libertà, che ci avvicina proprio a quel trascendente dal quale siamo costantemente attratti.
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