"Algeri" di Roberto Vecchioni è una delle perle contenute in uno dei miei album preferiti, "Per amore mio".
Canzone di non facile interpretazione, dove la città di Algeri assume una valenza metaforica. Tuttavia credo che si possa interpretare come un brano scritto in un momento di difficoltà e smarrimento nel vivere il presente.
È in questi momenti che ci aggrappiamo ai ricordi del passato, compresi quelli del primo amore giovanile.
In fondo è ciò che accadeva anche in "Luci a San Siro", brano in cui Vecchioni esprimeva tutta la sua disillusione di cantautore, un potente J'accuse contro l'industria discografica, con la richiesta di poter tornare a un passato felice, quello in cui bastava un'auto (simbolo della indipendenza raggiunta con la maggior età) e una ragazza.
In "Algeri" Vecchioni ripensa alla gioventù ed è una donna la sua ideale interlocutrice in questa fase di smarrimento legata al presente.
La donna era una sua fiamma di gioventù: tempi in cui amava quella donna, ne amava anche i sogni, e insieme volevano condividere il cammino. La vita, raffigurata come un viaggio pieno di difficoltà in cui era necessario prepararsi, portando l'acqua per evitare di morire di sete.
Un viaggio che rappresentava un percorso di affermazione di se stesso e dei propri sogni. Algeri è l'insieme degli ideali che spinge l'uomo a intraprendere il proprio cammino: non è la meta da raggiungere, perché rimane alle spalle.
Oggi Vecchioni non vorrebbe morire per un'altra canzone: quelle stereotipate canzoni d'amore che conquistano il favore del "mainstream" e prova a tornare con la mente ad Algeri. Il pensiero va anche alla donna che è stata il suo primo amore, la sua interlocutrice, e pensa al momento in cui si sono lasciati: lei - non è presente, ma è comunque rimasta impressa nel suo cuore.
Alla fine però lo smarrimento del cantautore è tale da rendergli ogni pensiero inconsistente (come il mattone che si sbriciola e diventa sabbia): continua comunque il suo cammino, consapevole però di non doversi voltare, perché Algeri non c'è più, gli ideali sono crollati a causa della disillusione.
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